Conflitti ambientali in Toscana
Gli 8 conflitti censiti nell’Atlante del Centro di documentazione sui conflitti ambientali
[13 Ottobre 2017]
L’Atlante Italiano dei conflitti ambientali, curato dal Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali (CDCA), raccoglie, su una piattaforma Web, geo referenziata, le schede descrittive delle principali vertenze ambientali italiane. In una precedente Arpatnews abbiamo illustrato i criteri di raccolta e selezione di tali conflitti, qui vogliamo concentrarci sulle situazioni al momento analizzate in Toscana e cioè 1, Ampliamento Aeroporto “Amerigo Vespucci” Peretola, 2, Il nodo ferroviario Alta Velocità di Firenze, 3, Impianti geotermici Enel sul Monte Amiata, 4, Inceneritore di Firenze, 5. La distruzione delle Alpi Apuane a causa dell’estrazione del marmo. 6, Produzione industriale della Solvay in Val di Cecina. 7, Rigassificatore GNL di Livorno. 8. Stabilimento siderurgico della Lucchini a Piombino
Le schede relative a questi 8 casi – tutte quante aggiornate nel corso del 2017 – sono state inserite e curate da comitati e/o cittadini e validate dai ricercatori del Cdca. La fonte è dunque, in coerenza con la logica partecipativa dell’Atlante, la controparte, ovvero chi si oppone alla costruzione dell’opera o infrastruttura; solo nel caso degli Impianti geotermici Enel sul Monte Amiata la scheda è stata inserita e curata solo da personale del Centro. Per gli altri, nel dettaglio: Ampliamento Aeroporto “Amerigo Vespucci” Peretola: Comitato Settimello No Aeroporto; Il nodo ferroviario Alta Velocità di Firenze: Comitato No Tunnel TAV di Firenze; Inceneritore di Firenze: Comitato Mamme No Inceneritore; La distruzione delle Alpi Apuane a causa dell’estrazione del marmo: Comitato Salviamo le Apuane; Produzione industriale della Solvay in Val di Cecina: Comitato per la difesa della Val di Cecina; Rigassificatore GNL di Livorno: Comitato contro il rigassificatore Offshore di Livorno e Pisa; Stabilimento siderurgico della Lucchini a Piombino: Comitato Antinquinamento
Di questi conflitti mappati, solo 3 (Aeroporto Peretola, Inceneritore Firenze, Rigassificatore Livorno) sono stati registrati anche dall’Osservatorio Nimby Forum per l’anno 2015 (i dati 2016 saranno disponibili entro la fine dell’anno).
Ricordiamo che l’Osservatorio Media Permanente di Nimby Forum si basa su un sistema di media monitoring, che – nell’arco di 12 mesi – analizza quotidiani, periodici, agenzie, testate e portali Web per individuare notizie relative ad opposizioni territoriali ed aggregare informazioni per il censimento degli impianti oggetto di resistenze.
Sono dunque molto diverse le fonti e le modalità di selezione delle situazioni di opposizione dell’Osservatorio rispetto al lavoro del Cdca.
Anche Arpat, nel 2015, ha svolto un proprio censimento su questo tema, individuando 83 situazioni critiche; la ricerca condotta dall’Agenzia ha coinvolto vari aspetti, come i ricorsi alla giustizia amministrativa, gli esposti e le richieste di accesso a dati ambientali e/o documenti amministrativi rivolti ad Arpat da parte di cittadini e/o comitati e associazioni ambientaliste.
I primi 4 conflitti dell’Atlante (Aeroporto Peretola, Alta velocità Firenze, Impianti geotermici Monte Amiata e Inceneritore Firenze) sono presenti anche nel censimento fatto da Arpat.
Per quanto riguarda la tipologia di conflitto, secondo la categorizzazione fatta dal Cdca, gli 8 casi toscani presentano le caratteristiche riportate in tabella, relative soprattutto alla mobilitazione messa in atto. Attraverso lo Status i vari conflitti sono suddivisi tramite una scala che va da alto (diffuso, mobilitazioni di massa, arresti e reazione forze dell’ordine) a basso (capacità di mobilitazione modesta, coinvolgimento limitato alle organizzazioni locali), passando per medio (proteste, mobilitazione visibile) e latente (mobilitazione poco visibile, conflitto sopito ma esistente).
La Reazione riguarda invece il tipo di mobilitazione messa in atto:Resistenza preventiva (fase di precauzione); Mobilitazioni per la riparazione dopo impatti; Latente (mobilitazioni ancora non visibili); In reazione all’implementazione del progetto (durante la costruzione o il funzionamento).
Ampliamento aeroporto Firenze.
Status: Medio. Reazione: Resistenza preventiva. Gruppi mobilitati: contadini, lavoratori industriali, lavoratori informali, organizzazioni sociali locali, governi locali/partiti politici, scienziati/professionisti, abitanti, movimenti sociali. Forme di mobilitazione: azioni legali o giudiziarie, elaborazione di documenti indipendenti, ricerca partecipativa, media-attivismo, campagne pubbliche, osservazioni alla VIA-AIA
Alta Velocità Firenze
Status: Medio. Reazione: In reazione all’implementazione del progetto. Gruppi mobilitati: organizzazioni sociali locali, scienziati/professionisti, abitanti, movimenti sociali, sindacati. Forme di mobilitazione: proteste di strada, azioni legali o giudiziarie, elaborazione di documenti indipendenti, azioni collettive, ricerca partecipativa, petizioni di reclamo, media-attivismo, sviluppo di proposte alternative, campagne pubbliche, osservazioni alla VIA-AIA
Impianti geotermici Monte Amiata
Status: Medio. Reazione: Mobilitazioni per la riparazione dopo impatti. Gruppi mobilitati: organizzazioni sociali locali, governi locali/partiti politici, scienziati/professionisti, abitanti, movimenti sociali. Forme di mobilitazione: azioni collettive, campagne pubbliche, azioni artistico-creative, coinvolgimento ONG, azioni legali o giudiziarie, ricerca partecipativa, osservazioni alla VIA-AIA, proteste di strada, occupazione di spazi pubblici e edifici, sviluppo di proposte alternative, petizioni di reclamo.
Inceneritore di Firenze
Status: Alto. Reazione: Resistenza preventiva, Gruppi mobilitati: organizzazioni sociali internazionali, organizzazioni sociali locali, governi locali/partiti politici, scienziati/professionisti, abitanti, movimenti sociali, organizzazioni di donne. Forme di mobilitazione: proteste di strada, azioni legali o giudiziarie, elaborazione di documenti indipendenti, azioni collettive, ricerca partecipativa, petizioni di reclamo, azioni artistico-creative, media-attivismo, blocchi stradali/picchetti, occupazione di terre, sviluppo di proposte alternative, campagne pubbliche, osservazioni alla VIA-AIA, coinvolgimento ONG.
Estrazione marmo Alpi Apuane
Status: Medio. Reazione: Mobilitazioni per la riparazione dopo impatti. Gruppi mobilitati: minatori, contadini, popoli indigeni, lavoratori industriali, lavoratori informali, organizzazioni sociali locali, governi locali/partiti politici, scienziati/professionisti, abitanti, pastori, movimenti sociali, sindacati. Forme di mobilitazione: coinvolgimento ONG, petizioni di reclamo, media-attivismo, proteste di strada, elaborazione di documenti indipendenti, azioni collettive, sviluppo di proposte alternative, campagne pubbliche,
Produzione industriale Solvay
Status: Basso. Reazione: In reazione all’implementazione del progetto. Gruppi mobilitati: contadini, pescatori, organizzazioni sociali locali, scienziati/professionisti, abitanti, sindacati. elaborazione di documenti indipendenti, consultazioni popolari, osservazioni alla VIA-AIA, azioni legali o giudiziarie, campagne pubbliche. Forme di mobilitazione: elaborazione di documenti indipendenti, consultazioni popolari, osservazioni alla VIA-AIA, azioni legali o giudiziarie, campagne pubbliche.
Rigassificatore GNL di Livorno
Status: Medio. Reazione: In reazione all’implementazione del progetto. Gruppi mobilitati: organizzazioni sociali internazionali, organizzazioni sociali locali, governi locali/partiti politici, scienziati/professionisti, abitanti, movimenti sociali. Forme di mobilitazione: azioni legali o giudiziarie, azioni collettive, ricerca partecipativa, azionariato critico, azioni artistico-creative, media-attivismo, campagne pubbliche, coinvolgimento ONG.
Lucchini a Piombino
Status: Medio. Reazione: Mobilitazioni per la riparazione dopo impatt., Gruppi mobilitati: lavoratori industriali, organizzazioni sociali internazionali, organizzazioni sociali locali, scienziati/professionisti, abitanti. Forme di mobilitazione: proteste di strada, azioni legali o giudiziarie, elaborazione di documenti indipendenti, ricorsi per una valutazione economica dello status dell’ambiente, ricerca partecipativa, petizioni di reclamo, media-attivismo, sviluppo di proposte alternative
di Agenzia regionale per la protezione ambientale della Toscana (Arpat)