Il Consorzio di bonifica Toscana Nord vuole costituire una Comunità energetica da fonti rinnovabili

Allo studio diverse ipotesi di fattibilità per costituire o entrare a far parte di comunità

[26 Maggio 2023]

Il Consorzio di Bonifica 1Toscana Nord  è al lavoro per costituire o entrare a far parte di una Comunità Energetica. Infatti, durante l’ultima assemblea, i consiglieri del Consorzio hanno dato all’unanimità mandato al Presidente Ismaele Ridolfi, di «Valutare tutte le possibilità esistenti affinché il Consorzio possa promuovere una Comunità Energetica».

Al Consirzio1 spiegano che «Queste consistono in uno schema innovativo in cui la produzione e il consumo di energia proveniente da fonti rinnovabili locali, viene premiata con incentivi statali, andando ad abbattere il costo delle bollette e ad ammortizzare l’investimento. Cittadini, attività commerciali, imprese ed enti territoriali possono unirsi per produrre e condividere la propria energia prodotta da fonti rinnovabili ed essere protagonisti nella transizione energetica».

L’Unione europea e il governo italiano stanno definendo la normativa di dettaglio, ma  per il Consorzio1 «E’ già chiaro che questa forma di produzione e consumo di energia rinnovabile rappresenta il futuro del settore, in un contesto importante per il Consorzio che solo nel 2022 ha consumato oltre 1,9 milioni di kWh per una spesa superiore ad 880.000 euro, e che prevede, per il 2023, un consumo di 3,2 milioni di kWh per 1.228.318 euro».

In attesa della normativa definitiva il Consorzio si sta adoperando per valutare tutte le possibili soluzioni che portino alla costituzione di Comunità energetiche territoriali, assieme ai Comuni del comprensorio che si renderanno disponibili.

Ridolfi ha concluso:  «Sono troppe le variabili legate ai costi dell’energia di cui dobbiamo tenere conto per mantenere un equilibrio nella buona conduzione dell’Ente. Durante i periodi piovosi il Consorzio, che per natura è un Ente energivoro, consuma grandi quantità di corrente per poter azionare gli impianti idrovori, essenziali per garantire il corretto e rapido allontanamento delle acque dai nostri territori, rendendoli sicuri. Inoltre il mercato instabile genera fluttuazioni dei costi che si ripercuotono inevitabilmente sulla gestione. Le Comunità Energetiche Rinnovabili, oltre a favorire l’autoconsumo a livello locale, rappresentano l’unica soluzione per usufruire degli incentivi statali erogati dal GSE sulla produzione di energia derivante da fonti rinnovabili».