Riceviamo e pubblichiamo

Il rigassificatore di Piombino e i partiti: una storia di incoerenza

Le posizioni su tassonomia verde europea, gas e rinnovabili di tutte le forze politiche

[8 Agosto 2022]

A Piombino e all’Elba tutte le forze politiche che il 25 settembre ci chiederanno il voto sembrano essere contrarie al rigassificatore. Ma è davvero così, o meglio quanto sono coerenti i Partiti e i candidati e i consiglieri regionali elbani e piombinesi con i programmi dei loro Partiti e con le scelte che i loro partiti hanno fatto in Europa e in Italia?

Salvo qualche rara eccezione, l’incoerenza e l’inganno degli elettori pare predominare.

Per capirlo bisogna però sapere cosa hanno fatto le diverse forze politiche italiane al Parlamento europeo quando si è trattato di votare a Strasburgo la “Tassonomia Verde europea” che ha definito sostenibili il gas e il nucleare e poi a Roma quando si e votato sul rigassificatore a Piombino. Inoltre non sarebbe male ricordarsi cosa hanno e non hanno fatto le diverse forze politiche in Comune a Piombino e alla Regione a Firenze.

Fatto questo si può stilare un prospetto della situazione.

Fratelli d’Italia: Sì al gas e al nucleare come energie sostenibili al Parlamento europeo. No all’European Green Deal che prevede un aumento delle vere energie rinnovabili e una riduzione delle emissioni di gas serra. Si all’importazione di molto nuovo gas, anche GNL per i rigassificatori in Italia, e petrolio. No al rigassificatore in Consiglio Regionale. A Piombino no al rigassificatore ma anche no alla mozione per realizzare le Comunità energetiche rinnovabili e alla realizzazione di un impianto per il fotovoltaico. Insomma: la botte piena (di gas) a Bruxelles e a Roma e la moglie ubriaca (di demagogiche promesse) a Piombino.

Partito Democratico: No al gas e al nucleare come energie sostenibili al Parlamento europeo. Si al rigassificatore al Parlamento Italiano. Si al rigassificatore in Regione con dissidi interni. Sì alle  Comunità energetiche rinnovabili  a Piombino.

Lega: vedasi Fratelli d’Italia ma. facendo parte del governo Draghi, la Lega ha anche votato per il rigassificatore approvando il decretone che lo conteneva.

Movimento 5 Stelle: No al gas e al nucleare come energie sostenibili al Parlamento europeo. Si al rigassificatore al Parlamento Italiano. No al rigassificatore a Piombino e in Regione.  Sì alle comunità rinnovabili a Piombino.

Forza Italia: vedasi Lega e Fratelli d’Italia

Calenda e centristi vari: a tutto gas e nucleare in Europa e a Roma e rigassificatori  ovunque e comunque.

Sinistra Italiana, Verdi, altri Partiti e movimenti di sinistra:  No al gas e al nucleare come energie sostenibili al Parlamento europeo.  No al rigassificatore al Parlamento Italiano. No al rigassificatore in Regione. Sì alle  Comunità energetiche rinnovabili  Piombino.

Quindi: il centrodestra unito è un fan sfegatato del gas e Fratelli d’Italia e Lega sono arrivati a negare più volte l’esistenza del cambiamento climatico e, probabilmente, dopo aver promesso ai piombinesi e agli elbani che se vincono loro il rigassificatore  (che vogliono ovunque) non si farà, dopo aver preso i voti faranno quel che ha fatto la Meloni col dissalatore a Mola: è necessario e va fatto per il bene della Patria e di Dio e della Famiglia.

Il PD non riuscirà a districarsi dal labirinto in cui lo hanno cacciato Giani a Firenze e Letta a Roma.

I 5 Stelle si trovano a dover subire una scelta imposta loro a Roma da Di Maio, fedele ministro degli esteri di Draghi, poco prima di lasciarli per chiedere asilo politico al centro e voti per essere eletto al PD.

La Sinistra sparsa, che potrebbe essere l’unica a poter vantare coerentemente un no al gas e al rigassificatore e un sì alle rinnovabili, si è nuovamente divisa a Roma come fece per le elezioni europee e regionali e rischia di non contare nulla.

All’elettore l’ardua sentenza, ma il puzzo di gas e di colossale presa in giro elettorale è fortissimo.

di L.F.