L’elettrodotto dell’Isola d’Elba sarà tutto interrato
La Regione approva l'intesa col ministero dello sviluppo economico
[26 Aprile 2019]
Dopo che il Ministero dello sviluppo economico ha chiuso la conferenza di servizi, con la delibera presentata dall’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni e approvata nell’ultima giunta., la Regione Toscana ha detto « sì al rilascio dell’intesa per l’autorizzazione statale e l’esercizio dell’elettrodotto Terna da 132 kv San Giuseppe – Portofferaio sull’isola d’Elba che sarà completamente interrato». Inoltre, a febbraio il Parco Nazionale dell’Arcipelago Toscano ha proceduto alla valutazione di incidenza concedendo un nulla osta con prescrizioni, che riguardano in particolare le modalità di cantierizzazione degli interventi che dovranno essere eseguiti nei periodi più adeguati per ridurre al minimo l’impatto sulla fauna.
In un comunicato la Regione sottolinea che «Si sblocca così una storia lunga quasi vent’anni con il via al nuovo impianto che sarà realizzato sottoterra in modo da adempiere a due esigenze: garantire, attraverso un adeguato collegamento ad anello ad alta tensione, l’affidabilità di alimentazione del carico elettrico dell’Isola d’Elba che è particolarmente ingente nel periodo estivo. E, nel contempo, non impattare sul paesaggio con un netto miglioramento ambientale. Una volta entrato in servizio il cavo interrato, si procederà alla demolizione totale dell’attuale elettrodotto aereo S. Giuseppe – Portoferraio n. 048 ed alle sistemazioni ambientali delle fondazioni, per sostegni di alta tensione, già realizzate seguendo il precedente progetto di rifacimento della linea avviato da Terna nel 2008 e sospeso nel 2010 dopo che le forti proteste di Comune e cittadini avevano preso di mira i nuovi tralicci appena realizzati a Portoferraio».
La Regione si riferisce alle polemiche sollevate dal progetto di elettrodotto all’Elba contro il quale si costituì un Comitato, anche se la vera svolta avvenne nel 2011 con la presentazione di una interrogazione parlamentare dell’ex presidente della Commissione ambiente della Camera (allora responsabile per la green economy del Pd) Ermete Realacci ai ministri Scajola (Sviluppo economico) e Prestigiacomo (Ambiente), un’interrogazione sollecitata da Legambiente Arcipelago Toscano, che portò Terna a rinunciare all’elettrodotto “aereo”.
La Regione spiega che «Nel dettaglio, l’intervento interessa il Comune di Portoferraio e di Rio (solo per la demolizione di un tratto di elettrodotto esistente) e consiste in: realizzazione di un tratto in cavo interrato di circa 9 chilometri di lunghezza; demolizione completa di tutto l’elettrodotto aereo esistente S. Giuseppe – Portoferraio n. 048 per una lunghezza di 10 Km circa e per un totale di 49 sostegni a 132 kV in semplice terna; sistemazioni ambientali delle fondazioni per sostegni di alta tensione (per un totale di 10 fondazioni) già realizzate seguendo il precedente progetto, autorizzato a dicembre 2008.