In Toscana Re Mida abbatte del 40-100% le emissioni di metano e odorigene dalle discariche
Il progetto europeo sperimenta soluzioni innovative per gli impianti giunti a fine vita, tentando di colmare il «vuoto normativo che presenta la normativa europea e nazionale»
[12 Aprile 2017]
Il progetto europeo Life Re Mida, finalizzato allo sviluppo di nuove tecnologie per la gestione dei gas di discarica, prosegue spedito e porta in Toscana risultati concreti per gestire al meglio le discariche giunte a fine vita: il perno del progetto – inaugrato nel gennaio 2016 – ruota attorno a un innovativo sistema di biofiltrazione naturale, capace di trattenere i gas da discarica poveri di metano e quindi difficilmente valorizzabili a fini energetici, ma comunque corresponsabili dell’effetto serra.
Durante il Mid-Term Workshop che si è svolto nella sede della Regione Toscana (il progetto è infatti coordinato dal dipartimento di Ingegneria industriale dell’Università degli Studi di Firenze e vede la partecipazione della Regione Toscana e di due partner industriali, Sienambiente e Csai) per illustrare gli esiti e il lavoro effettuato nella prima fase di sperimentazione realizzata nella discarica in fase di post gestione di Monticiano (Siena), è intervenuto il direttore tecnico di Sienambiente, Fabio Menghetti.
«Sienambiente – spiega l’azienda – ha installato 7 biowindows (biofiltri) nella discarica dismessa delle Fornaci nel Comune di Monticiano (SI). Tali biofiltri, realizzati con il compost prodotto con i rifiuti organici provenienti dalle raccolte differenziate della provincia di Siena, hanno la funzione di catturare e inertizzare i principali gas responsabili dell’effetto serra e fornire informazioni e dati utili ai fini della sperimentazione. Lo studio ha avuto ottimi risultati poiché le emissioni di metano e odorigene sono state abbattute con una percentuale variabile compresa tra il 40 e il 100%. Nel corso dell’attività, i risultati ottenuti sono stati graduali, ma in continua crescita lasciando ipotizzare, per il futuro, ulteriori margini di miglioramento». Ancor più rilevante, secondo i tecnici di Sienambiente, in base all’esperienza effettuata questo sistema «può essere facilmente replicabile anche in altre discariche in fase di post gestione». L’ingegnere Luca Zipoli, direttore tecnico di Csai, ha invece sottolineto che nella gestione dei loro impianti una tecnologie come quelle proposte da Life Re Mida dà già «una concreta risposta al vuoto normativo che presenta la normativa europea e nazionale».
Da parte sua, la Regione Toscana ha ribadito l’efficienza del funzionamento degli impianti pilota a Castiglion Fibocchi (Csai) e a Monticiano, con buoni risultati fin dalle prime prove di start up, ma questo naturalmente ancora non basta: dall’Università di Firenze Isabella Pecorini, entrando nel merito della redazione delle linee guida della Regione per la gestione del biogas in discarica, ha stimolato gli stakeholder presenti fra cui Arpat, Arrr, Arpat e i gestori delle discariche toscane, alla costruzione di un percorso condiviso e propositivo.