Tutti i numeri di Bagnore 4, la centrale geotermica inaugurata oggi sull’Amiata
[25 Luglio 2016]
Ultimo in ordine di tempo (fine dicembre 2014) a essere entrato in funzione dei 34 sparsi sul territorio toscano, l’impianto geotermoelettrico di Bagnore 4 – costruito interamente con materiali “made in Italy” – è stato ufficialmente inaugurato oggi sul Monte Amiata, nei Comuni di Santa Fiora e Arcidosso. Al taglio del nastro hanno partecipato tra gli altri tutti i sindaci dei comuni geotermici, il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, l’ad di Enel green power Francesco Venturini insieme ai vertici del Co.SVi.G (Consorzio sviluppo aree geotermiche).
Costituito da due gruppi da 20 MW per una capacità installata totale di 40 MW, la centrale di Bagnore 4 è in grado di generare 310 milioni di chilowattora all’anno, con un risparmio di 70 mila Tep (tonnellate equivalenti di petrolio) e le conseguenti emissioni di gas climalteranti, al netto di quelle prodotte naturalmente da ogni manifestazione geotermica.
«Oggi – ha dichiarato Venturini – inauguriamo un impianto rinnovabile tra i più moderni al mondo, un’eccellenza tecnologica completamente made in Italy che stiamo esportando anche in altre parti del mondo, dagli Stati Uniti al Cile, dalla Germania fino all’Indonesia. L’Italia e la Toscana costituiscono il motore dello sviluppo geotermico sul territorio e nel mondo e la nostra volontà è di proseguire nel percorso di collaborazione con la Regione Toscana, i Comuni geotermici, il CoSviG per stimolare ed implementare un tessuto industriale locale che sia sempre più specializzato e che insieme a noi promuova lo sviluppo della geotermia in tutto il pianeta».
Intanto la realizzazione di questa nuova, singola centrale ha richiesto un investimento totale di circa 130 milioni di euro (finanziato parzialmente attraverso risorse della Banca europea per gli investimenti, la Bei), e si sta dimostrando un investimento fruttuoso anche sotto il profilo economico: è infatti in linea con gli obiettivi di crescita stabiliti nel piano industriale di Enel green power, che prevede investimenti nella geotermia toscana per un totale di circa 600 milioni di euro entro il 2022. Nel cantiere hanno lavorato per oltre due anni 130 persone e lo sviluppo realizzato negli ultimi anni ha consentito di assumere nel settore geotermico Egp della sola Toscana un totale di 280 giovani dal 2010 ad oggi.
Perché la sostenibilità economica deve progredire di pari passo con quella sociale ed ambientale per essere veritiera. «C’è’ un impegno con Enel green power – ha dichiarato al proposito il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi – perché entro settembre nell’area geotermica dell’Amiata si arrivi a un accordo di programma che porti a un miglioramento dal punto di vista ambientale, paesaggistico e occupazionale tale da fare dell’utilizzo di questa risorsa un vero motore di sviluppo per tutto il territorio».