Legambiente contro la costruzione della base militare a Pisa e gli investimenti in armi e fonti fossili

Sabato la manifestazione nazionale che partirà alle 14 da San Piero a Grado

[20 Ottobre 2023]

Una manifestazione per fermare la costruzione di una base militare diffusa all’interno dell’area ex-Cisam di Pisa e Pontedera ma anche per portare in piazza il rifiuto della guerra e dell’economia legata alle armi e alla produzione di energia con fonti fossili. Questi i temi strettamente connessi che sono al centro della manifestazione nazionale e generale in programma sabato 21 ottobreFERMARE L’ESCALATION, Unitə contro guerra, armi e fossile a San Piero a Grado (PI) a partire dalle 14. Alla manifestazione, convocata dal Movimento “No base – Né a Coltano né altrove” insieme a molte altre realtà di lotta politica, sociale, ecologica, transfemminista, dell’associazionismo e del mondo antimilitarista e pacifista – partecipera’ anche Legambiente.

Secondo Fausto Ferruzza, presidente di Legambiente Toscana, «Essere alla manifestazione nazionale sabato 21 è per noi fondamentale. Per un duplice motivo. Primo perché siamo fermamente contrari alla localizzazione della base dentro una delle aree più fragili del Parco. Secondo, perché il nostro ecologismo integrale è tutt’uno col pacifismo e quindi siamo irrevocabilmente contrari a questa escalation militarista, fatta di schemi vetusti e incardinati sulla logica di guerra».

«Questa mobilitazione – commenta Mattia Lolli responsabile volontariato Legambiente – arriva in un momento in cui fermare l’escalation e ricercare la pace è più urgente che mai, a livello nazionale e internazionale. Transizione ecologica e giustizia climatica sono le chiavi per trasformare la nostra società e ripensare un futuro libero da guerre, militarizzazione e fonti fossili».

Il punto sulla costruzione della nuova base militare a Pisa: se nel 2022, l’opposizione di partiti e associazioni e l’enorme manifestazione nazionale del 2 giugno a Coltano sembravano aver sospeso il progetto di una nuova base militare di 70 ettari da realizzare nel Parco di Migliarino – San Rossore – Massaciuccoli, dal 6 settembre 2023, in una riunione a Roma del Tavolo Interistituzionale che riunisce tutte le amministrazioni coinvolte, sono state presentate le linee generali di un nuovo progetto. Per questo la mobilitazione continua a opporsi alla base militare diffusa, per la difesa del Parco, in un’area segnata da un consumo di suolo che ha già raggiunto livelli inammissibili e con rischi dovuti alla presenza di un reattore nucleare dismesso e un deposito di rifiuti radioattivi.

La manifestazione di sabato sarà anche l’occasione per dire stop alle guerre. Il nuovo conflitto israelo-palestinese e il crudele assedio di Gaza e gli altri conflitti in corso nel mondo rendono urgente l’opposizione a tutte le guerre per una cultura di pace, sottolineando l’aumento di investimenti militari. Secondo il dati dello Stockholm International Peace Reseatch Institute (SIPRI), In Italia i fondi previsti per spesa militare, nuove basi, poligoni di tiro e ammodernamento delle strutture attualmente esistenti passano dai 89,9 milioni di euro nel 2022 alla previsione di 262,3 milioni nel 2023-25; le spese strettamente militari, invece, dai 28,75 miliardi del 2022 ai previsti 38 miliardi nel 2027-28 . Spese che sono strettamente correlate con la produzione di energia da fonti fossili. Secondo l’ultimo report di Legambiente “Stop ai sussidi ambientalmente dannosi”, nel 2021 in Italia sono stati stanziati 41,8 miliardi di euro per le fonti fossili. Ben 7,2 miliardi in più rispetto all’anno precedente.

Legambiente Toscana evidenzia che «Nello scenario bellico globale, la corsa a nuove fonti fossili accelera la crisi climatica e approfondisce le disuguaglianze sociali. Molte delle missioni militari condotte dallo Stato italiano hanno come destinazione paesi, dallo stretto di Hormuz a Mozambico, Egitto, Libia e Qatar, in cui sono più o meno espliciti degli interessi strategici legati a energia e fossile e ad aziende come ENI e SNAM».

Per arrivare alla manifestazione da Pisa sarà attivato un servizio di navette straordinarie dalle 12.30 alle 15 che partirà dalla Sesta Porta (Pisa centro città, vicino alla stazione) e per il ritorno da San Piero a Grado dalle 18 alle 20.

Per chi può spostarsi in bici, il circolo di Legambiente Pisa organizza una critical mass: concentramento a Pisa in piazza XX settembre alle 12.30 per partire verso le 13:00. Qui tutte le informazioni logistiche per raggiungere la manifestazione da tutta Italia: https://fermarelescalation.org/raggiungici-il-21-ottobre-per-fermare-lescalation/