Podere Rota, nessuna criticità per l’acqua potabile a San Giovanni Valdarno

Il sindaco Vadi: «Publiacqua ci rassicura sulla buona qualità dell’acqua distribuita»

[26 Gennaio 2022]

Dopo l’allarme arrivato nei giorni scorsi per il «potenziale inquinamento» delle acque sotterranee nel sito di Podere Rota, dove insiste la discarica per rifiuti speciali non pericolosi gestita da Csai, è intervenuto il gestore del servizio idrico fornendo dati rassicuranti.

«Riceviamo con piacere la comunicazione di Publiacqua che ci rassicura sulla buona qualità dell’acqua distribuita e che su tutti i punti di prelievo nella rete del Comune di San Giovanni Valdarno, afferenti al potabilizzatore, non sono state registrate criticità», dichiara il sindaco Valentina Vadi.

La partecipata pubblica Publiacqua esegue infatti «costanti controlli qualitativi» dalla captazione dell’acqua fino al punto di consegna, e da tali controlli «sul pozzo Badiola, sui pozzi San Giovanni, che alimentano il locale potabilizzatore, sul pozzo Lucheria come anche su tutti i punti di prelievo nella rete del Comune di San Giovanni Valdarno, afferenti al potabilizzatore, non si sono registrate criticità né dai controlli del nostro laboratorio né da quelli eseguiti da Asl, che confermano la buona qualità dell’acqua distribuita».

Controlli peraltro intensificati sul pozzo Badiola – il più vicino alla discarica –, dopo che lo scorso anno la stessa Csai aveva segnalato alle autorità un superamento dei limiti delle Csc (concentrazioni soglia di contaminazione) per le acque sotterranee, con l’Autorità idrica toscana (Ait) che a sua volta era prontamente intervenuta per richiedere a Publiacqua una valutazione circa i potenziali rischi per le risorse idriche e una campagna urgente di monitoraggio; il campionamento straordinario è stato dunque effettuato «su parametri del D.Lgs. 31/01 e non solo (Pcb, diossine, furani) da cui non sono emerse criticità».

Non solo: sempre sul pozzo Badiola, dal secondo semestre 2021, è stata intensificata la frequenza di campionamento e «sulla base dei risultati, inviati il 31 dicembre 2021 ad Ait e Regione Toscana, non si evidenziavano anomalie e criticità», concludono da Publiacqua.

Tutti questi controlli sono il «segno che non soltanto il Comune, a seguito del rapporto di Arpat dove viene evidenziata una potenziale contaminazione delle acquee sotterranee, è preoccupato per la salute dei cittadini, ma che anche altri Enti monitorano con attenzione la situazione», commenta la sindaca. Fortunatamente, finora a questa preoccupazione i dati raccolti dalle autorità preposte rispondono mostrandosi invece rassicuranti.