Regione e Città metropolitana lavorano a un Protocollo d’intesa per contrastare il Pm10
Smog, a Firenze proviene dal traffico il 7% delle polveri sottili
Domani la manifestazione Fiab in bicicletta per chiedere provvedimenti contro l’inquinamento
[26 Febbraio 2016]
I preoccupanti livelli raggiunti dall’inquinamento atmosferico in Toscana alla fine del 2015, e proseguiti – per quanto attenuati – anche in quest’inizio di 2016 hanno spinto l’associazione Fiab – FirenzeInBici a promuovere una manifestazione-pedalata per la giornata di domani: dalla stazione di Santa Maria Novella (alle 10 di mattina) fino in piazza San Firenze, sui pedali per chiedere provvedimenti contro l’emergenza inquinamento.
Alla fine della manifestazione, una delegazione porterà in Comune un documento con le specifiche richieste di provvedimenti contro l’inquinamento atmosferico. «Chiediamo al comune alcuni semplici provvedimenti attuabili da subito – spiega Alessandro Cosci, presidente di Fiab – FirenzeInBici – In particolar chiediamo che il Comune si faccia promotore di adeguate campagne pubbliche di sensibilizzazione a favore della mobilità nuova/sostenibile; che sia promossa l’integrazione modale consentendo, sui tram almeno 3 posti bici per convoglio, adeguatamente predisposti; che sia preso un serio impegno nel far rispettare i limiti di velocità in ambito cittadino; che siano estese le zone 30».
Provvedimenti importanti per una mobilità più sostenibili, che dovranno però giocoforza essere accompagnati anche da interventi in altri settori: nel solo agglomerato urbano di Firenze (comprensivo del capoluogo e degli otto comuni più vicini) si è potuto registrare che le polveri sono determinate soprattutto dalla combustione di biomasse anche se il traffico è una causa non trascurabile (7%). Sono infatti questi i dati ricordati ieri dai partecipanti al confronto presso la presidenza della Regione Toscana: l’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni, l’assessore all’Ambiente del Comune di Firenze Alessia Bettini e i consiglieri metropolitani Andrea Ceccarelli e Alessandro Manni, delegati rispettivamente alla Pianificazione territoriale e all’Ambiente.
Proprio per affrontare “l’eterna emergenza” dell’inquinamento, ieri in Regione è stata dunque decisa l’elaborazione di un protocollo d’intesa tra la Regione Toscana, che è titolare della materia, e la Città Metropolitana di Firenze per prevenire l’inquinamento atmosferico causato dalle polveri sottili (Pm 10).
Con il protocollo – spiegano da Firenze – si accorderanno i suoni da una parte per gli interventi, su scala regionale, nei Comuni e negli agglomerati urbani; dall’altra si recepirà il coordinamento che la Città Metropolitana di Firenze, deciso nella Conferenza con i sindaci del 17 febbraio scorso, svolgerà a servizio dei Comuni per interventi di medio-lungo termine. Si tratta di rinnovare e allargare a tutti i Comuni le misure adottate contro smog e polveri sottili per il cosiddetto agglomerato urbano di Firenze in modo da superare una logica emergenziale e acquisirne una preventiva, per soluzioni permanenti dei problemi. Decisivo l’apporto di Arpat, Lamma e degli assessorati all’Ambiente e alla Sanità: il lavoro di coordinamento consentirà di presentarsi in sede europea per accedere ai fondi Ue e reperire le risorse necessarie a realizzare i provvedimenti strutturali per l’abbattimento delle polveri sottili.