Tramvia, come sarà il sistema fiorentino del futuro
La linee tramviarie fattibili e sostenibili secondo Regione e Comuni
[8 Aprile 2015]
Oggi è stato presentato lo studio sulla fattibilità delle nuove linee che dovrebbero completare il sistema tranviario fiorentino e la sua estensione verso tre comuni dell’Area metropolitana: Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino e che andranno ad aggiungersi alla linea 1, già in esercizio, e alla 2 e 3.1, in corso di realizzazione. La Regione dice che «Sono fattibili e sostenibili dal punto di vista ambientale, territoriale ed economico-finanziario».
Lo studio, realizzato sulla base di un accordo di programma sottoscritto il 24 aprile 2014 dalla Regione Toscana e dai Comuni di Firenze, Bagno a Ripoli, Campi Bisenzio e Sesto Fiorentino, è stato redatto da un pool formato da tecnici ed amministrativi della Regione Toscana e dei 4 Comuni interessati con l’attivazione di studi specialistici che avevano l’obiettivo di verificare la fattibilità trasportistica, geometrico/funzionale, economico/finanziaria e giuridico/legale delle opere.
L’’assessore regionale alle infrastrutture, Vincenzo Ceccarelli, ha detto: «Oggi abbiamo presentato uno studio di grande interesse che dimostra la sostenibilità e la fattibilità dell’estensione delle linee della tramvia. E’ stato realizzato direttamente dai tecnici della Regione e dei Comuni, con grande risparmio rispetto a quanto precedentemente preventivato. Si tratta di un lavoro di grande portata che prevede ulteriori approfondimenti anche per valutare l’integrazione con gli altri sistemi di trasporto nell’area metropolitana. Se a questo uniamo la prospettiva di un piano tariffario unico e le politiche per l’infomobilità e il rafforzamento dell’informazione ai cittadini, quello che si prospetta pensando al 2030 è uno scenario europeo, che rende il mezzo pubblico molto qualificato ed appetibile. Uno scenario in linea con la nostra programmazione e con indubbi benefici per quanto riguarda la fluidità del traffico e il miglioramento della qualità dell’aria».
Il completamento del sistema tranviario fiorentino, già in corso di progettazione, è costituito dalla cosiddetta “alternativa al centro storico” della linea 2 (Viale Lavagnini, Piazza Libertà, Piazza San Marco); la linea 3.2 (Rovezzano, Piazza della Libertà, Bagno a Ripoli) e la linea 4 (Leopolda, Le Piagge). A questo scenario si aggiungono le tre estensioni verso i comuni dell’area metropolitana.
Lo studio, partendo dalla pianificazione urbanistica regionale e comunale, ha analizzato i diversi tracciati verificandone la sostenibilità ambientale e territoriale, sulla base di una progettazione tecnica coerente con il sistema tranviario attuale. La Regione spiga che «Oggetto dello studio sono state quindi le tre estensioni verso i comuni dell’area metropolitana. Verso Sesto Fiorentino, come prosecuzione della linea 2, da Peretola verso la stazione ferroviaria di Castello e quindi al polo universitario per circa 6 km, con 6 fermate. Verso Campi Bisenzio, come prosecuzione della linea 4, dalle Piagge attraverso San Donnino fino a Villa Rucellai, per 5,4 km, con 6 fermate. Verso Bagno a Ripoli, come prosecuzione della linea 3.2, dal confine del Comune di Firenze lungo la SP 34 di Rosano, per 1,3 km, con 2 fermate».
E’ stata presa in considerazione anche l’alternativa del sottoattraversamento di Firenze, compreso fra la stazione Alta Velocità, quella di Santa Maria Novella, fino al lungarno Pecori Giraldi, «ma non è stata oggetto di particolari approfondimenti in quanto argomento di uno specifico studio da parte del Comune di Firenze, come previsto dal Decreto “Sblocca Italia”». Gli studi presentati prevedono tracciati provvisori, in particolare quello per Campi Bisenzio, possono ancora subire variazioni dopo ulteriori approfondimenti.
L’assessore alla mobilità di Firenze, Stefano Giorgetti, ha sottolineato che «Una volta completato il sistema tranviario rivoluzionerà il modo di muoversi di 8,5 milioni di cittadini non solo in città ma nell’intera area con benefici di grande rilievo dal punto di vista della mobilità e della vivibilità e che comporterà anche una modifica profonda del trasporto pubblico su gomma. L’Amministrazione comunale di Firenze sta realizzando le linee 2 e 3, ma non possiamo fermarci. Stiamo infatti già progettando la linea 4 nel tratto dalla stazione Leopolda alle Piagge e questo studio conferma la fattibilità del prolungamento fino a Campi Bisenzio che, tra quelle approfondite, è quella che ha la fattibilità più immediata sia dal punto di vista progettuale che finanziario. Molto importanti anche le estensioni come pure il sottoattraversamento del centro. Su questo è ancora in corso l’approfondimento tecnico ma la decisione è prevista in tempi brevi».
In una nota di presentazione dello studio, la Regione sottolinea che «Grazie anche alla localizzazione di capienti parcheggi scambiatori posti lungo le principali vie di accesso alla città e all’interconnessione con le stazioni ferroviarie, si prospetta uno scenario temporale che, proiettato all’anno 2030 disegna un nuovo modello di mobilità sostenibile dell’area fiorentina: poco più di 50 chilometri di tramvia che trasportano 85 milioni di passeggeri all’anno a fronte dei 12,5 milioni attualmente trasportati dalla linea 1 e dei 36 milioni ipotizzati una volta messe in funzione anche la linea 2 e la 3.1 attualmente in corso di esecuzione».
Ora, i sottoscrittori dell’accordo del 2014 stipuleranno un nuovo accordo, da estendere alla Città Metropolitana di Firenze, che prevede di «effettuare un ulteriore approfondimento tecnico sulla definizione e fattibilità dei tracciati e dei costi stimati, e di promuovere uno studio trasportistico esteso a tutta l’area metropolitana, che comprenda il sistema ferroviario, quello tramviario, il TPL su gomma urbano ed extraurbano e il sistema di piste ciclabili, con particolare attenzione ai nodi di interscambio (stazioni ferroviarie, nodi TPL, parcheggi scambiatori, ciclo-stazioni, ecc.), prevedendo scenari a breve, media e lunga scadenza. E’ stato infine deciso di redigere il progetto preliminare dell’estensione della linea 3.2 fino a Bagno a Ripoli».
Per Francesco Casini, sindaco di Bagno a Ripoli, «Si tratta di un’opera strategica , importante per Bagno a Ripoli, ma anche per il Quartiere 3 e tutta l’area a sud-est di Firenze. I tempi non saranno brevi, ma dobbiamo crederci perché è sempre più vicino il momento di dare avvio ai lavori. Bagno a Ripoli farà la sua parte e con i parcheggi scambiatori che integreranno la tramvia potremo drenare il traffico che quotidianamente passa dal nostro territorio diretto verso la città di Firenze. Stiamo inoltre portando avanti i progetti di nuove ciclabili, per costruire nel futuro una mobilità sempre più sostenibile».
Secondo Sara Biagiotti, sindaco di Sesto Fiorentino, «La tramvia è una grande opportunità per il nostro territorio Si integra con il sistema ferroviario esistente e diventa un nodo di scambio strategico per l’area metropolitana, con il collegamento alla Perfetti Ricasoli e i parcheggi scambiatori. Stiamo lavorando per una mobilità alternativa all’auto e soprattutto sostenibile. A regime questo tratto della tramvia trasporterà circa 10 milioni di passeggeri all’anno. Il Polo scientifico, intorno al quale gravitano ogni giorno circa 4mila persone, avrà un collegamento efficace e funzionale alla città, insieme alle piste ciclabili in fase di progettazione. Un servizio fondamentale per un luogo di eccellenza e di attrazione quale è appunto il Polo Scientifico».
Soddisfatto anche il sindaco di Campi Bisenzio, Emiliano Fossi, che ha aggiunto: «Quanto stiamo facendo oggi rappresenta un importante esempio di collaborazione virtuosa tra istituzioni, sia per la realizzazione in tempi così brevi del progetto sia per il contenimento dei costi. Il collegamento Leopolda Campi Bisenzio rappresenterà un vero cambio della qualità della vita dei cittadini, la tramvia sarà la vera infrastruttura necessaria per il nostro territorio. Stiamo realizzando il principale punto di impegno della nostra campagna elettorale attraverso la collaborazione fattiva tra Comuni, Città Metropolitana e Regione. Quello che 2 anni fa era un sogno sta diventando realtà, sono contento perché vedo il traguardo avvicinarsi».