Lucchini, la Toscana fa quadrato: pronte le proposte, ora la palla passa al governo
Corex, forno elettrico, filiera della rottamazione: presentata la piattaforma regionale per il rilancio di Piombino
[28 Ottobre 2013]
Dopo l’interessamento del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e le aperture del presidente del Consiglio Enrico Letta in relazione alla vertenza Lucchini, oggi in un incontro in Regione tra istituzioni e forze sociali sono state studiate le prossime mosse da attuare in modo condiviso.
Al tavolo, insieme al presidente Enrico Rossi, che era affiancato dall’assessore alle Attività produttive Gianfranco Simoncini; erano presenti il sindaco di Piombino Gianni Anselmi, il presidente della Provincia di Livorno Giorgio Kutufà e i rappresentanti sindacali delle acciaierie.
Tutti gli intervenuti hanno concordato di ribadire al governo la richiesta di una ulteriore durata del funzionamento dell’altoforno, misura necessaria per dare tempo e fiato alla ricerca di una soluzione complessiva per il futuro del polo siderurgico. Futuro che può passare da una forte integrazione tra la realizzazione del Corex, di un forno elettrico e il Polo di smantellamento navi sul quale si è lavorato in questi mesi.
«Decisiva, in questa direzione, per mantenere livelli adeguati di occupazione diretta e indiretta- hanno sottolineato istituzioni e sindacati- è la realizzazione del Corex, essenziale per mantenere le produzioni e la siderurgia a Piombino. Per questo è fondamentale che il governo si impegni per garantire finanziamenti pubblici (circa un terzo del fabbisogno totale) a sostegno di questo impianto e che questo avvenga prima che venga dato il via al bando da parte del commissario».
Il presidente Rossi ha ribadito anche l’importanza della prospettiva «di trasformare quello di Piombino in un porto dedicato alla rottamazione dei navigli dismessi, una prospettiva, su cui siamo ben posizionati» e su cui è possibile sfruttare anche le novità emerse in sede europea. Istituzioni e sindacati ora chiederanno su questi punti un incontro urgente al governo, al premier Letta e al sottosegretario De Vincenti.