Assi viari di Lucca, lettera aperta di Legambiente al viceministro Nencini
[30 Dicembre 2015]
Legambiente Lucca ha scritto una lettera aperta al viceministro dei Trasporti e delle Infrastrutture, Riccardo Nencini, che ritorna sulle questioni e sulle vicissitudini del progetto dei cosiddetti Assi Viari di Lucca – D.Lgs. 12 Aprile 2006 n.163 e s.m.i, del Sistema Tangenziale di Lucca e del progetto preliminare della viabilità Est di Lucca, comprendente i collegamenti tra Ponte a Moriano e i caselli dell’A11 del Frizzone e di Lucca Est. Ecco cosa scrivono gli ambientalisti a Nencini in una lettera inviata per conoscenza anche al ministro Graziano Delrio; al presidente dell’ Autorità Nazionale Anticorruzione, Raffaele Cantone; al presidente del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici, Massimo Sessa; ai presidenti delle commissioni ambiente e trasporti della Camera, Ermete Realacci e Michele Pompeo Meta:
Egregio signor Viceministro,
le affermazioni che ella continua a riproporre sulla stampa in merito ai notevoli ritardi accumulati dal progetto degli Assi Viari di Lucca attribuibili, a suo dire, alla circostanza per cui “la Corte dei Conti ha chiesto di avere il parere del Consiglio Superiore dei Lavori pubblici” e che “prima di avere quel parere abbiamo dovuto attendere la nomina del presidente e, appena avvenuta, abbiamo chiesto che venisse subito convocato il consiglio”, ci appaiono prive di reali e fondati riferimenti ad atti normativi ed amministrativi.
Infatti, per quel che riguarda la mancata nomina del Presidente del Consiglio dei Lavori Pubblici, appaiono oggettive le responsabilità su questa nomina che, per legge, viene conferita con Decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente (c. 3 art. 19 D.lgs 165/2001): le ricordiamo che per tale organo continua a perdurare la pluriennale reggenza dell’ing. Massimo Sessa (attuale presidente ad interim), reggenza interrotta brevemente solo dalla nomina dell’ing. Francesco Musci che, nominato il 12 marzo scorso dal Consiglio dei Ministri, è stata sospesa dal nuovo Ministro Delrio in data 8 aprile, successivamente sostituito dalla rinnovata reggenza di Sessa a seguito del sopraggiunto pre-pensionamento di Musci, avvenuto a fine maggio.
Per quel che riguarda il ruolo attribuito alla Corte dei Conti essa non si è mai occupata dell’infrastruttura in oggetto in modo diretto. Esiste invece la Deliberazione n. 9 del 22 aprile 20151 con cui la Corte dei Conti ha censurato l’operato del Ministro, in quanto attraverso il “decreto n.622/2009, inopinatamente, il Ministro delle infrastrutture rinuncia ad esprimere la propria protesta decisionale nella “subjecta materia” [N.d.R. il controllo sulle opere pubbliche progettate da ANAS e dalle Concessionarie autostradali di importante rilievo economico], lasciando all’ANAS S.p.A. e alle Concessionarie autostradali la facoltà di decidere, in piena autonomia e discrezionalità, se sottoporre o meno i progetti delle opere al parere del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici”, ovvero “il Collegio non ritiene di poter condividere il contenuto del citato Decreto ministeriale n.622 del 2009 né, conseguentemente, la sua applicazione nella fattispecie in esame, in quanto esso si pone in evidente contrasto con una norma primaria.”. In tal modo la Corte dei Conti ha ritenuto illegittimo il Decreto Ministeriale del 2009 sul controllo dei progetti ANAS e delle Concessionarie autostradali, ed il suo Ministero avrebbe dovuto porre rimedio a tale situazione con urgenza, cosa che non è avvenuta, in quanto il nuovo decreto, emanato il 19 giugno scorso senza richiamare le censure contenute nella su citata Deliberazione della Corte dei Conti, non ha visto la propria pubblicazione nella Gazzetta Ufficiale fino a quando, sulla scorta della nostra PEC del 14/10/2015 inviata al suo Ministero, è intervenuto un deputato della Commissione Trasporti, Dott.ssa Arianna Spessotto del M5S, che ha presentato una interrogazione sulla questione, cui è immediatamente seguita la pubblicazione del Decreto nella Gazzetta Ufficiale del 4 novembre 2015. Un vero capolavoro amministrativo del suo Ministero, ove si consideri la prolungata ed inesplicabile reggenza del Presidente del Consiglio dei Lavori Pubblici, organo che dovrebbe essere rafforzato per svolgere la propria delicata funzione amministrativa mentre, come apprendiamo dalla stampa, è stato “depotenziato negli ultimi anni del 50% sulla dotazione globale e del 60% per quel che concerne i consiglieri (rimasti in 8), sarebbe stata sensibilmente lesa con un dirigente impegnato full time in attività sindacale”.
Venendo al ruolo dell’ANAS essa ha trasmesso il progetto della Tangenziale di Lucca al Consiglio Superiore dei Lavori pubblici, assunto al suo protocollo generale in data 30 luglio 2015, solo in data 8 luglio 2015, per l’espressione del parere obbligatorio prescritto in base alla legge quadro sui lavori pubblici, e non già in forza del Decreto MIT del 19 giugno4 , ovvero di una nuova normativa che non era ancora vigore, come invece pubblicamente dichiarato, senza fondamento, dal Senatore Andrea Marcucci (membro di questo esecutivo): «L’incontro che c’è stato a Roma fra il consigliere regionale Stefano Baccelli e il viceministro Riccardo Nencini ha fatto finalmente chiarezza sulla procedura. Si è chiarito che il ritardo – che c’è e del quale mi dispiace – è dovuto alla nuova normativa che rende obbligatorio la richiesta, da parte della Corte dei conti, del parere del Consiglio superiore dei lavori pubblici.» (sic!)
Assai più significativi per motivare i ritardi procedurali ci appaiono, invece, i rilievi eccepiti dall’ANAC, che ha aperto il fascicolo n. 3821/2014 “Al fine di valutare la sussistenza di eventuali profili di interesse per la scrivente Autorità si chiede alle Amministrazioni in indirizzo di fornire informazioni aggiornate sulle questioni attinenti alla fase economica-finanziaria dell’intervento medesimo e del suo inserimento negli strumenti di programmazione, in particolare nel Programma MIT-ANAS 2007/2011.”, a cui ANAS, nella propria nota di replica prot. n. 40163 del 27/03/2015, non ha fornito il chiarimento richiesto dall’ANAC circa l’effettivo inserimento dell’infrastruttura in oggetto nel Programma MITANAS 2007/2011.
Le significhiamo, inoltre, che attende ancora risposta quanto denunciato durante l’Inchiesta Pubblica, compiuta unitamente alla procedura di VIA Speciale, dall’Amministrazione Provinciale di Lucca sul progetto in oggetto, che si è conclusa con una relazione dei Garanti sui lavori svolti ed un giudizio sui risultati emersi da acquisire e valutare ai fini della pronuncia di compatibilità ambientale (art. 53 L.R. Toscana n. 10/2010), allegata al RAPPORTO INTERDISCIPLINARE di VIA (Provincia di Lucca – protocollo N.0211563/2014 del 21/10/2014), in cui il Comitato dei Garanti in relazione alla “Legittimità degli atti amministrativi” denuncia che “Una articolata osservazione dell’associazione Legambiente della città di Lucca solleva la questione della correttezza amministrativa dell’opera rilevando l’incertezza sull’effettivo inserimento nel Contratto di Programma MIT-Anas 2007 e, a cascata, su tutti gli atti che ne sono discesi nel tempo. Nell’Atto aggiuntivo all’Intesa Generale Quadro Stato-Regione Toscana del 2011 l’opera è inserita tra le priorità di finanziamento sotto il titolo “Statale 12-viabilità est di Lucca” con valore di 200 milioni di euro, ma senza alcun riferimento al soggetto responsabile della copertura di tale finanziamento. L’assenza dello studio di fattibilità previsto dalla DL163/2006 aggrava l’incertezza e mette in discussione la legalità degli atti”. Sulla questione irrisolta del “nodo relativo alla legittimità del finanziamento e della programmazione economica” è stata presentata una interrogazione a risposta in commissione 5-06990 al Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti del Deputato On. Arianna Spessotto, che attende risposta6 . Che cosa frena il progresso portato da questa nuova infrastruttura, di cui ignoriamo la reale necessità in quanto non rilevabile da alcun atto fondato di programmazione obbligatorio per legge (assenza dell’opera dal Contratto di Programma MIT-ANAS 2007/2011 e mancanza dello Studio di Fattibilità della stessa)? Forse la sua irresistibile illegalità ed inutilità in rapporto ad alternative trasportistiche mai analizzate? Di sicuro non gioverebbe ai problemi sanitari legati all’inquinamento atmosferico del nostro territorio ed alla sua bellezza, caratteristica che il mondo riconosce a tutta l’Italia: “Bellezza è verità e verità è bellezza” .
Michele Urbano
Presidente Legambiente Città di Lucca