Lucca: la mobilità ferroviaria delle merci del distretto industriale è a rischio

Legambiente: E' urgente che si attivino e si coordino tutti gli Enti competenti

[26 Gennaio 2016]

E’ grave che vengano messi a rischio gli obiettivi di rilancio del trasporto pubblico ferroviario delle merci del nostro Distretto Cartario, caratterizzato da importanti impegni economici, attuati fra difficoltà e ritardi, che aveva dato segnali concreti con l’impegno preso da Lucart di movimentare la cellulosa dal porto di Livorno allo stabilimento di Borgo a Mozzano e che stava collaborando alla riattivazione dello scalo merci di Castelnuovo, il tutto a causa dell’improvviso aumento delle tariffe di trasporto su rotaia.
L’Allegato Infrastrutture al DEF 2015, “Programma delle infrastrutture strategiche del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti”, dà rilevanza al collegamento strategico tra le scelte di investimento adottate dal Governo e dal Parlamento e gli indirizzi comunitari, a partire dall’integrazione tra i nodi portuali, aeroportuali, intermodali e urbani con i 4 Corridoi multimodali TEN-T che attraversano l’Italia, che, nel caso di interesse, fa perno su Livorno, principale porto forestale in Italia e punto di arrivo della materia prima del Distretto Cartario lucchese. Infatti l’Allegato 2 al Rapporto Ambientale a tale programma (attualmente oggetto di VAS) pone esplicito riferimento alle azioni di Potenziamento ed efficientamento delle interconnessioni tra la rete ferroviaria e i distretti produttivi, i porti e gli interporti: è un grave errore strategico che da tale misura sia assente il porto di Livorno con i collegamenti al nostro Distretto Cartario, mentre nella realizzazione di interventi di “ultimo miglio” nei nodi logistici appartenenti alla rete Core si ritrovano i porti di Augusta, Gioia Tauro, Napoli, Palermo e Taranto, interporti campani (Marcianise e Nola) e di Bari.
Anche per dare una risposta ai problemi della qualità dell’aria, nuovamente pessima, è necessario che venga data concreta attuazione a quanto annunciato nel PAC di Area Vasta, condiviso dai comuni della piana Lucchese, là dove è stato annunciato che “Le pubbliche amministrazioni istituiranno tavoli di concertazione al fine di definire forme di incentivazione destinate alle aziende per l’utilizzo della ferrovia per il trasferimento delle merci”.
E’ urgente che si attivino e si coordino tutti gli Enti competenti che, spesso solo a parole, si dicono sensibili alle esigenze di uno sviluppo economico sostenibile ambientalmente, affinché vengano perseguiti gli obiettivi strategici di efficientamento e di risanamento ambientale.
di Legambiente Città di Lucca