Ieri l’inaugurazione della linea 2
La tramvia fiorentina taglia oltre 12 mila tonnellate annue di CO2
Rossi: «Possibile conciliare sviluppo e sostenibilità, crescita territoriale e collaborazione istituzionale»
[12 Febbraio 2019]
«Oggi è una bella giornata a Firenze e per chi crede che la mobilità in Italia possa cambiare aiutando i cittadini». Edoardo Zanchini, vicepresidente nazionale di Legambiente, saluta così l’inaugurazione della linea 2 della tramvia fiorentina: una cura del ferro che ha già offerto un importante contributo in termini di riduzione dell’inquinamento atmosferico nell’area, come testimonia l’ultimo dossier Mal’Aria elaborato dal Cigno verde. Con la nuova linea Stazione Santa Maria Novella-Aeroporto, il sistema tramviario fiorentino finora realizzato avrà uno sviluppo complessivo di circa 16,9 km, con 40 fermate.
Ieri la nuova tratta Santa Maria Novella-Peretola è stata inaugurata alla presenza del presidente della Repubblica Sergio Mattarella, insieme al presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, la commissaria europea Corinna Crețu, il ministro dei trasporti Danilo Toninelli, l’assessore regionale alle Infrastrutture Vincenzo Ceccarelli, il sindaco di Firenze Dario Nardella e gli altri sindaci dei Comuni interessati dall’infrastruttura e dalle sue future estensioni: Scandicci, Sesto Fiorentino, Campi Bisenzio, Bagno a Ripoli. «La tramvia – commenta Rossi – mostra come sia possibile conciliare sviluppo e sostenibilità, crescita territoriale e collaborazione istituzionale. Collegherà non solo i comuni della cintura fiorentina ma anche l’aeroporto e la stazione, creando un vero sistema intermodale».
La Regione ha destinato finora alla realizzazione della tramvia fiorentina 70 milioni di euro – di cui 50 milioni nell’ambito del programma comunitario Por Creo Fesr 2007-2013 e 20 milioni di contributi regionali, e dunque con un contributo determinante dei fondi europei – su un costo complessivo di oltre 600 mln di euro. Cifre che cresceranno in vista delle estensioni delle linee tramviarie per cui sono già previsti allo stato attuale 80 milioni del Por-Fesr 2014-2020 e circa 5 milioni di risorse regionali per le progettazioni. Inoltre ogni anno la Regione finanzia il funzionamento dell’intero sistema con un contributo annuo che, con l’attivazione della tratta Santa Maria Novella-Careggi, passerà a 12 milioni di euro annui. Investimenti dalle ampie ricadute ambientali e sociali.
«Con la tramvia – conclude Rossi – abbiamo visto la rinascita di interi quartieri. Ci siamo avvicinati ai sistemi di trasporto delle grandi realtà europee. E questo senza penalizzare l’ambiente, al contrario con la previsione di un forte abbattimento della CO2 e un parco di 7000 ettari che si va costituendo nella Piana». Nel dettaglio, gli studi trasportistici stimano che grazie al sistema tramviario, per il quale si calcolano 39 milioni di passeggeri già dal primo anno, a Firenze saranno abbattute oltre 12 mila tonnellate annue di CO2 e che oltre 14 milioni e mezzo di persone rinunceranno all’uso del mezzo privato a favore del mezzo collettivo, con evidenti vantaggi per l’ambiente, la qualità della vita e la fluidificazione del traffico.