Iniziativa unitaria da parte di Pomarance, Castelnuovo, Montecatini, Monteverdi, Volterra
Strada statale 439 da ristrutturare, i Comuni dell’Alta Valdicecina scrivono ad Anas e istituzioni
Bacci: «Le sue condizioni hanno da sempre penalizzato lo sviluppo socio-economico del territorio. La Valdicecina non è più disponibile a tollerare questo stato di abbandono»
[17 Agosto 2020]
Il Comune di Pomarance, per conto anche dei Comuni di Castelnuovo di Val di Cecina, Montecatini Val di Cecina, Volterra, Monteverdi Marittimo, ha chiesto un incontro urgente ad Anas, ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, commissione Lavori pubblici del Senato e della Camera, Prefettura e Regione Toscana per la definizione di un cronoprogramma urgente di interventi di ristrutturazione della strada statale 439 Sarzanese-Valdera nel tratto che attraversa la Valdicecina, dal bivio della Bonifica a Castelnuovo.
«La Statale 439 – dichiara la sindaca di Pomarance, Ilaria Bacci – versa in pessimo stato di manutenzione dopo decenni di assoluto disinteresse ed incuria, è l’unica arteria principale che attraversa l’Alta Val di Cecina e le sue condizioni hanno da sempre penalizzato lo sviluppo socio-economico del territorio. La Valdicecina non è più disponibile a tollerare questo stato di abbandono e pretende un impegno concreto ed urgente da parte di tutte le istituzioni coinvolte».
Riportiamo di seguito il testo integrale della missiva.
Oggetto: Strada Statale 439 Sarzanese-Valdera (ex SR 439). Problematiche e necessità infrastrutturali non rinviabili. Richiesta convocazione incontro urgente.
Egregio dottore,
questa nostra per portare formalmente e, si spera, definitivamente alla sua cortese attenzione un gravissimo problema infrastrutturale che interessa ormai da molti decenni questa parte del territorio della Regione Toscana e che, mai sino ad ora, ha trovato soluzione di sorta e neppure considerazione da parte delle Istituzioni coinvolte.
Preme effettuare innanzitutto una breve sintesi di quasi due secoli di storia, perché comprendiamo che la rete viaria gestita dalla sua spettabile società sia vasta, articolata sull’intero territorio nazionale e quindi occorra talvolta, da parte nostra, circostanziare date e fatti che sono ormai stratificati ma chiarificatori per molti aspetti.
Il territorio dell’Alta Val di Cecina, che comprende storicamente i Comuni di Pomarance, Volterra, Castelnuovo di Val di Cecina, Montecatini Val di Cecina e Monteverdi Marittimo (circa 23.000 abitanti in totale per migliaia di chilometri quadrati di territorio), si trova nella parte meridionale della Provincia di Pisa occupandone, più o meno, quasi la metà ed è limitrofa alla cosiddetta Bassa Val di Cecina (in Provincia di Livorno), alle Colline Metallifere (in Provincia di Grosseto), alla Val d’Elsa (in Provincia di Siena), ed alla zona della Valdera che invece ingloba i territori che vanno sino alla Città di Pontedera, distante circa 60 chilometri. Le città capoluogo a noi più prossime sono Pisa, Siena e Firenze, tutte a circa 90 chilometri di distanza. Confiniamo quindi con i territori delle Province di Siena, Livorno e Grosseto.
Il territorio dei Comuni scriventi è attraversato da poche infrastrutture viarie, quasi tutte secondarie, e pressoché da una unica arteria principale ovverosia la Strada Statale 439 Sarzanese Valdera, strada che parte da Lucca e termina a Massa Marittima in Provincia di Grosseto. Quel tracciato stradale, dal ’98 e sino ad anni recenti in gestione alla Regione Toscana e solo negli ultimi anni passato di nuovo ad ANAS, è l’arteria principale che consente di collegare i nostri territori con il capoluogo provinciale, ove sono presenti importanti servizi tra cui un Ospedale universitario, Università, Aeroporto intercontinentale, Tribunale, sedi di Istituzioni pubbliche varie, servizi pubblici di differenti tipologie ecc.
Nel territorio dell’Alta Val di Cecina vi sono importanti insediamenti industriali, in particolare ma non solo quelli legati alla produzione di energia elettrica geotermica con le numerose centrali di Enel S.p.A. che forniscono energia elettrica da fonte rinnovabile per circa il 3% del totale della produzione energetica nazionale ed un vasto tessuto di piccole e medie imprese industriali attive e dinamiche operanti in numerosi settori.
Negli ultimi anni si è poi sviluppata anche una economia turistica che i nostri Comuni cercano di sostenere, in quanto complementare con l’industria locale ed in grado di poter sfruttare le qualità ambientali, paesaggistiche e storiche locali differenziando il tessuto economico quivi presente.
I tempi di percorrenza media dal punto estremo della Provincia di Pisa (nel Comune di Castelnuovo di Val di Cecina) al capoluogo provinciale sono dell’ordine di circa 2 ore di auto, pressoché integralmente in piena campagna fatta eccezione del tratto di Strada di grande comunicazione Fi Pi Li per circa 25 chilometri, gli ultimi che da Pontedera conducono a Pisa. Un ulteriore elemento preme sottolineare e mettere ben in evidenza: il tracciato, e per molti versi Io stesso sedime stradale, risalgono ai gloriosi tempi del Granduca Leopoldo II di Toscana, uomo certo illuminato ma, suo malgrado, ormai passato alla storia da almeno un secolo e mezzo.
Crediamo che questa situazione rappresenti probabilmente un unicum in Italia perché, forse, la SS439 è la strada più vecchia “in servizio effettivo” ancora cioè attivamente percorsa su quel tracciato attualmente esistente nella medesima esatta configurazione di prima dell’Unità nazionale!
Questa la sintetica descrizione per un inquadramento generale del problema e per consentirle di comprendere sin da subito la situazione. Ma veniamo davvero al dunque di questa missiva che interesserà due distinte tematiche legate tra loro: una prima questione immediata, ma strettamente e funzionalmente collegata ad una seconda invece mediata ma ancora più importante, che riteniamo debbano essere trattate assieme da tutti gli attori istituzionali per evitare sprechi, inefficienza e diseconomie.
Il primo tema riguarda lo stato davvero pessimo dell’intero tratto di SS439 che da Castelnuovo di Val di Cecina arriva sino alla cosiddetta “Bonifica” al confine tra i Comuni di Volterra e Lajatico, luogo ove, circa una quindicina di anni or sono, furono fatti dei minimali adeguamenti al tracciato che ne agevolarono la percorribilità da quel punto verso Peccioli/Pontedera.
Infatti nel tratto di nostro interesse non solo la sede stradale è strettissima, poco più della dimensione di una mulattiera al punto che sono difficoltosi anche i semplici scambi di mezzi provenienti dalle due direzioni di marcia, ma non vi sono banchine percorribili, vi è la presenza di numerose e frequenti curve con raggi stranissimi e stretti, il fondo asfaltato è pressoché ovunque in pessime condizioni anche dopo qualche “toppa” messa qua e là negli anni scorsi, vi sono numerose e pericolose strettoie e limitazioni al transito dei mezzi, con imposizioni oggi davvero ai limiti dell’assurdo ossia tratti con limiti di velocità a 30 Km/h, a tacere poi della segnaletica orizzontale e verticale che è pienamente in linea con la descrizione fatta sin qui e più consona alle Guerre napoleoniche che al ventunesimo secolo. Manca poi una sistematica ed accurata manutenzione, con taglio del verde ai margini della carreggiata che è invasa dalla vegetazione e, in taluni casi, addirittura si sono verificati eventi di caduta di rami su mezzi in transito, frequenti ribaltamenti di mezzi dovuti ai cedimenti del sedime e alla configurazione stradale, solo per citare alcuni eventi rilevanti.
Questo per quanto attiene all’ordinario, per così dire. Ad ogni buon conto si allega una foto che forse può aiutare a farsi davvero una idea della situazione.
Ma dal punto precedente vogliamo direttamente passare ad un secondo elemento essenziale e collegato: crediamo, oltre ogni ragionevole dubbio in ciò sostenuti da dati e fatti storici, che sia oramai giunto il tempo che codesta società proceda ad effettuare una complessiva e globale ristrutturazione dell’intero tracciato che abbiamo segnalato, quindi per chiarezza ed onde evitare dubbi dal cosiddetto bivio della Bonifica in Volterra almeno sino a Castelnuovo di Val di Cecina, ritracciando in parte la sede stradale, eliminando e rettificando curve, ampliando le carreggiate, realizzando banchine stradali, adeguando l’intero fondo stradale (che letteralmente collassa, in particolare ai margini delle due carreggiate ma non solo, per i cento anni di transiti di mezzi anche pesanti senza, più o meno, alcuna manutenzione o intervento straordinario di sorta), ristrutturando l’intera segnaletica ecc…
Ossia, finalmente do, almeno settanta anni di pressoché assoluto disinteresse ed incuria, sulle cui responsabilità non ci interessa troppo entrare a patto che si trovi una soluzione per questo territorio e per i suoi cittadini che, sia detto per incidens, pagano le tasse come tutti gli altri cittadini italiani e toscani e quindi hanno diritto, sottolineeremmo un diritto costituzionale, a spostarsi con un minimo di agevolezza e senza rischio costante per la vita e l’incolumità personale e di terzi, per la propria vita lavorativa, professionale, familiare ma anche per ragioni di educazione ed istruzione, per usufruire di servizi pubblici essenziali, per poter vedere garantito il diritto alla salute nonché, appunto, per assicurare la stessa incolumità personale dei cittadini e degli utenti della strada, sovente messa in grave pericolo dalle condizioni di quella infrastruttura che, nostro malgrado e nonostante gli appelli degli ultimi dieci anni, sono soltanto inesorabilmente peggiorate fin quasi a richiederne la immediata chiusura.
Crediamo, e abbiamo ampi e numerosi fatti a nostro sostegno, che sia ormai giunto definitivamente il tempo che le Istituzioni competenti, e le Società pubbliche cui sono delegati gli specifici incombenti tecnici, provvedano a risolvere definitivamente una situazione ormai, da anni, intollerabile sotto tutti i punti di vista.
Questo nostro accorato ma al tempo stesso forte e irremovibile appello ad un celere e risolutivo intervento di “ristrutturazione” complessiva e sistematica del menzionato tratto di Strada Statale 439 Sarzanese-Valdera, riteniamo debba essere seguito da codesta spettabile società e quindi, proprio perché confidiamo in una risposta che non potrà che essere totalmente positiva e non già dilatoria come accaduto in passato, inviamo questa nostra. Quindi forti di questa convinzione invitiamo tutti gli Enti in indirizzo ad un primo incontro per la definizione certa di un cronoprogramma obbligatorio di interventi di generale ristrutturazione di quel tratto di viabilità di interesse di questi territori, quale base per l’adozione poi degli atti programmatori e gestionali necessari a raggiungere l’obiettivo di un completamento dell’intervento infrastrutturale, garantendo medio tempore anche una degna manutenzione ordinaria al fine di attenuare almeno il grado di pericolosità attuale, in un arco temporale di medio periodo e comunque accettabile per i cittadini di questa parte d’Italia che, lo si ribadisce un’ulteriore volta, hanno i medesimi ed identici diritti degli altri italiani e non li si può in alcun modo continuare a trattare come “figlio di un Dio minore” o peggio semplici paganti tributi e non ancora cittadini di un Paese avanzato e potenza economica membro del G7.
Disponibili per ogni chiarimento e dettaglio del caso, attendiamo l’indicazione di date, già a partire dal prossimo mese di settembre e se del caso costituendo un apposito tavolo presso la Prefettura UTG di Pisa, in cui procedere ad un primo incontro preliminare per la definizione del menzionato cronoprogramma e dei passaggi successivi. Ringraziando sin d’ora, porgiamo distinti saluti.
La sindaca del Comune di Pomarance, avv. Ilaria Bacci, anche per conto dei sindaci dei Comuni di Castelnuovo di Val di Cecina, Montecatini Val di Cecina, Volterra, Monteverdi Marittimo