Tpl, Filippo Di Rocca entra nel Consiglio direttivo di Cispel Toscana

De Girolamo: «Momento particolarmente delicato per il trasporto pubblico locale in Toscana, mentre è ancora aperta la nuova fase della lunga e complessa vicenda della gara regionale»

[2 Febbraio 2021]

Il nuovo presidente di Ctt nord, ovvero l’azienda di trasporto pubblico locale di Livorno, Pisa, Lucca e Massa-Carrara, è entrato a far parte del Consiglio direttivo di Confservizi Cispel Toscana, ovvero l’associazione regionale che raggruppa le aziende di servizio pubblico nel territorio toscano, comprese quelle del tpl: in tutto sono 7 le aziende di settore associate, con quasi 6.000 addetti e circa mezzo miliardo di euro di valore della produzione.

Filippo Di Rocca, livornese classe 1974, avvocato, nel campo dei servizi pubblici locali ha ricoperto dal 2004 al 2009 il ruolo di presidente di Aamps, la società in house che eroga tutti i servizi connessi alla gestione del ciclo integrato dei rifiuti e alla pulizia stradale per il Comune di Livorno. Dal 2015 è membro del consiglio di amministrazione di Svs gestione servizi srl, società impegnata nei servizi alla persona ed erogatrice del servizio di trasporto di sangue ed organi per conto della Regione Toscana, e nell’ottobre 2019 diviene liquidatore di Livorno reti ed impianti spa in liquidazione, società immobiliare proprietaria anche di parte delle reti del gas della città di Livorno. È presidente di Ctt Nord da dicembre 2020.

L’ingresso di Di Rocca (nella foto, ndr) nel direttivo Cispel «giunge in un momento particolarmente delicato per il trasporto pubblico locale in Toscana, chiamato – ricorda il presidente dell’associazione, Alfredo De Girolamo – a garantire la mobilità dei lavoratori e soprattutto degli studenti in uno sforzo che vede la e aziende in prima linea per garantire una riapertura in sicurezza. Tutto questo mentre è ancora aperta la nuova fase della lunga e complessa vicenda della gara regionale Tpl, servizio che dovrà essere ripensato e riprogrammato, attraverso una strategia forte, che ripensi le scelte organizzative e gestionali adottate fino alla crisi dell’emergenza epidemiologica».