Amianto: 10 milioni per le bonifiche, ma il dove metterlo in Toscana resta un rebus
In arrivo 2 milioni e 630mila per interventi su 54 scuole e 7 milioni e 440mila euro per 18 ospedali. E dopo?
[5 Giugno 2020]
Bene, ma non benissimo. La Regione bravamente mette a disposizione 10 milioni di euro per finanziare un piano di bonifica dall’amianto che riguarderà diversi edifici scolastici e ospedali in tutta la Toscana. Il punto non risolto però è sempre il dove verranno smaltite le tonnellate di rifiuti speciali, l’amianto appunto, che verranno prima smantellate e poi trattate. Come noto, o almeno dovrebbe esserlo, l’amianto deve essere smaltito nelle discariche autorizzate, diversamente prende la via della Germania con costi altissimi (a carico della comunità). Da decenni nella nostra regione si cerca di chiudere il cerchio, ma ogni impianto che viene attivato o indicato come possibile punto di arrivo dei ‘nostri’ rifiuti di amianto (anche se trattati come previsto dalla legge), l’opposizione arriva a tutti i livelli.
Dal comitato di turno, fino al sindaco, al consigliere regionale ecc. ecc. Una consuetudine, come dimostra buon ultimo il caso della discarica di Chianni. L’iniziativa della Regione è quindi giustissima, ma lo sarebbe altrettanto trovare la quadra impiantistica. Le risorse che saranno utilizzate arrivano dal Fondo di sviluppo e coesione, messe a disposizione del ministero dell’Ambiente grazie alle quali la Giunta toscana tramite l’assessore all’ambiente Federica Fratoni potrà intervenire su 54 scuole e 18 strutture ospedaliere pubbliche e sanificarle per sempre dall’amianto che sarà rimosso e smaltito.
‟Intervenire su edifici strategici come ospedali e scuole per sanare una ferita del passato comporta per me una grande gratificazione – ha detto l’assessore Fratoni – Questo intervento, unico per la quantità di risorse stanziate e per tipologia, sono sicura che segni l’inizio di una politica attenta che di recente si è dotata anche di una pianificazione in materia grazie alle Linee guida approvate in Consiglio regionale, un passo fondamentale e prioritario per aumentare la sicurezza dei cittadini, dei lavoratori e dell’ambiente”.
Nello specifico, 2 milioni e 630mila euro sono destinati a interventi su 54 scuole e 7 milioni e 440mila euro a interventi sui 18 ospedali, la maggior parte da iniziare, alcuni in corso.
In particolare per le scuole:
Interventi sono stati già eseguiti su: l’ITIS “G. Galilei” Arezzo, ITI L. Vinci di Firenze, la secondaria Dino Compagni di Firenze, la secondaria “Poliziano” di Firenze, la secondaria “Puccini” di Firenze, la primaria “A. Moro” e Infanzia “E. Barsanti” di Piano di Mommio nel comune di Massarosa (LU), l’asilo Nido Pinocchio di Firenze.
Si finanziano i progetti esecutivi per: la palestra scolastica – IC di Scarperia e San Piero (FI), l’istituto Minuto di Massa, l’ITIS” E. Fermi” Bibbiena (AR), l’ITIS “G. Galilei” Arezzo. Suc Via Montessori di Arezzo, la secondaria di I grado E. Pistelli di Camaiore (LU), I.C. Don Breschi, Infanzia, primaria e secondaria di Massa Marittima (GR), la scuola media Fucini di Pisa, I.C. D. Campana, Primaria e Secondaria di I° di Marradi (FI), la primaria Barsottini loc. Africa a Pietrasanta (LU), la Sec. I – San Quirico d’Orcia (SI), la materna Pertini di Pisa, la materna Montebianco di Pisa, la sc uola per l’infazia Salgari loc. Strettoia a Pietrasanta (LU), la scuola per l’ Infanzia F.lli Grimm loc. Ponterosso a Pietrasanta (LU).
Si finanziano i progetti definitivi per: I.C. Cino-Galei, Secondaria di I Cino da Pistoia a Pistoia, l’istituto Pascoli di Massa, l’istituto Barsanti di Massa, la Scuola Media M. Buonarroti di Sansepolcro (AR), la Secondaria di I Antonio Pacinotti di Pontedera (PI), la scuola Second. L. da Vinci Loc. Matassino a Figline Valdarno-Incisa (FI), la Don Milani – Fasolo di Firenze, la scuola primaria G.Pascoli di Pontedera (PI), la scuola per l’infanzia Arcobaleno Primaria Paliotti di Cortona (AR), la scuola dell’infanzia Fonterossa di Arezzo.
Si finanziano i progetti di fattibilità tecnico-economica per: ISIS Leopolodo II di Lorena Az. Agraria scolastica loc. Macchiascandona a Grosseto, ITIS “G. Ferraris” – Palestra di Arezzo, l’ITI Galilei di Livorno, il liceo Fermi di Massa, ITCG “E. Fermi” (edificio nord) di Pontedera (PI), Liceo “E. Montale” (sede via Puccini) – Pontedera (PI), succursale I.S.I.S. Sismondi Pacinotti di Pescia (PT), la secondaria di I “San Bernardino” di Siena, la primaria Argentina Altobelli di Campiglia marittima (LI), la palestra scolastica Via Boni di Casciana Terme – Lari (PI), il liceo Cecioni di Livorno, la scuola p rimaria G. Giusti di Ponsacco (PI), la Scuola G. Pascoli/ D’Angeli di Montecatini Terme (PT), l’istituto professionale .Serv.Agr. Svil.Rur “A.M.CAMAITI” di Arezzo, Primaria Via Casabianca Secondaria I Bettino Ricasoli di Gaiole in Chianti (FI), la scuola primaria Nazario Sauro di Comeana a Carmignano (PO), Scuola Elementare P. Vannucci di Suvereto (LI), Scuola primaria N. Machiavelli Via Gramsci di Montespertoli (FI), la scuola secondaria di I Grado “E. Fabietti” di Cetona (SI), la scuola primaria Rodari di Castelnuovo Berardenga (SI), l’istituto professionale Magiotti di Arezzo, la Scuola Casciani Via Casciani di Montecatini Terme (PT), la scuola primaria Edmondo de Amicis di Poggio a Caiano (PO).
Gli ospedali su cui si inizieranno gli interventi sono, invece:
le Scotte di Siena l’unico su cui sono già in corso, il CTO di Careggi a Firenze, l’ospedale del Mugello (FI), l’ ospedale S. Donato di Arezzo, San Damiano a Careggi (FI), il Banti a Vaglia (FI), San Salvi a Firenze, il presidio Santa Rosa a Firenze, Ex Poliambulatorio Colle Val d’Elsa (SI), il Centro Sanitario Polifunzionale Quartiere Gobetti di Aulla (MS), Distretto Socio Sanitario Montecatini Terme (PT), l’edificio S.Fina San Gimignano (SI), ospedale del Cuore G. Pasquinucci a Massa, il presidio ospedaliero di Volterra, il presidio “Misericordia e Dolce” di Prato, il presidio di Portoferraio, il Distretto di Via Saragat a Pisa e il Palagi di Firenze.