I risultati del progetto presentati dal Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno
A Firenze i migranti hanno pulito torrenti e fiumi: raccolti 1.120 kg di rifiuti, gratis
Altri 500 kg a Pistoia, e continueranno in inverno. Bugli: «Percorso pilota che vogliamo ‘esportare’ in tutta la Toscana»
[28 Ottobre 2016]
Nei giorni scorsi il sindaco di Firenze, Dario Nardella, dopo aver saputo dell’arrivo di altri 600 migranti sul territorio regionale ha rivolto al prefetto del capoluogo una lettera lamentando che «la Toscana ha una presenza di richiedenti asilo superiore del 12% rispetto alle quote dovute, mentre sono presenti varie altre regioni che sono sotto questa quota (per fare alcuni esempi: Lombardia, Lazio, Campania, Emilia Romagna, Puglia, Valle d’Aosta) […] Sono dunque a chiederle cortesemente di sollecitare il Ministero affinché non invii ulteriori richiedenti asilo sul territorio toscano, fino al riequilibrio delle percentuali tra le regioni». Richiesta che ha innescato la miccia a un nuovo putiferio, al quale però il sindaco risponde: «Accogliere i migranti è giusto e doveroso. Firenze lo sta già facendo mentre altri Comuni non fanno la loro parte. Vogliamo solo che sia riequilibrata la situazione, perché così non va».
Esercitare equità e solidarietà all’interno dei propri confini è d’altronde il prerequisito per farlo anche con chi quei confini li varca in seguito a immani sofferenze. Ma dare intanto un’occhiata a cosa queste persone, i migranti, restituiscono al territorio che li accoglie quando sono messi in condizione di farlo può essere molto utile a rasserenare gli animi.
È quanto avvenuto oggi proprio a Firenze (al Circolo Rondinella del Torrino), dove il Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno ha presentato i primi risultati del progetto “migranti bonificatori”, realizzato su impulso della Regione Toscana, in collaborazione con Chiantiform, Aics-Aig e Federazione delle Misericordie della Toscana.
I cosiddetti “migranti bonificatori” sono giovani di età compresa fra i 18 e i 26 anni, arrivati in Italia come richiedenti asilo da Mali, Senegal, Gambia, Ghana e Costa d’Avorio, e sono oggi ospiti con Aics-Aig presso l’Ostello di Villa Camerata di Firenze e con la Federazione delle Misericordie della Toscana presso diverse strutture di Pistoia.
Ragazzi che dopo una formazione realizzata in collaborazione con Chiantiform sono stati coordinati dal Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per un programma – volontario e senza alcuna retribuzione – di pulizie settimanali sui corsi d’acqua cittadini: fiume Arno e torrente Mugnone (Firenze), Rimaggio (Sesto Fiorentino), torrente Brana (Pistoia), torrente Ombrone (Pistoia). «Un progetto – ha dichiarato il presidente del Consorzio di bonifica, Marco Bottino – con risultati davvero positivi sia in termini di coinvolgimento, integrazione e futuro inserimento lavorativo per i migranti che in termini di decoro urbano che di maggiore sicurezza idraulica per i fiumi e torrenti».
A Firenze sono stati raccolti 1120 Kg di rifiuti (540 Kg di indifferenziato, 200 Kg di vetro, 120 Kg di lattine, 260 Kg di plastica,) mentre altri 500 Kg sono stati raccolti a Pistoia. Hanno, insomma, lavorato per tutta l’estate a ripulire fiumi e torrenti di Firenze e Pistoia e hanno deciso di andare avanti anche in inverno: oggi hanno raccontato la propria esperienza, spiegando le nozioni imparate durante il corso di formazione, ma soprattutto spiegando di aver avuto «grande soddisfazione dal rapporto con i cittadini, che hanno apprezzato il loro lavoro e, in vari casi, hanno segnalato i tratti dei fiumi con più rifiuti e i punti da pulire».
Il convegno, al quale ha inviato i suoi saluti l’assessore all’Ambiente di Firenze Alessia Bettini, oltre ad offrire i resoconti di tutti i soggetti finora coinvolti, è poi servito per annunciare – come accennato – il proseguo delle attività anche nel prossimo autunno-inverno, per valutare le prospettive di allargamento ad altre comunità e corsi d’acqua e ragionare sulle opportunità future per i “migranti bonificatori”. «Ringraziamo il Consorzio di Bonifica 3 Medio Valdarno per questo percorso pilota e all’avanguardia – ha detto l’assessore regionale Vittorio Bugli – che vogliamo ‘esportare’ in tutta la Toscana. La partenza potrebbe essere proprio in occasione dell’anniversario dell’Alluvione. Lavoreremo già dalle prossime settimane perché questo succeda e per estendere quindi l’esperienza a tutti i Comuni che si affacciano sull’Arno».
L. A.