Pronto l’impianto per dare il via alle operazioni di bonifica di Poggio Gagliardo
Bonifica dell'area sorgente di contaminazione dove sono presenti trielina e percloroetilene
[11 Gennaio 2018]
E’ arrivata a una fase decisiva la bonifica del sito di Poggio Gagliardo, a Montescudaio (PI), la Regione Toscana informa che «I primi giorni di gennaio si sono concluse le lavorazioni di rifinitura dell’impianto che consentirà di ridurre drasticamente la presenza di gas nel sottosuolo e nell’atmosfera e, al contempo, permetterà l’ulteriore evaporazione degli inquinati dalla falda, contribuendo così alla bonifica dell’area sorgente di contaminazione dove sono presenti trielina e percloroetilene. Tra i più importanti del Paese per dimensioni, l’impianto realizzato adesso è in custodia all’appaltatore (Rti Herambiente Spa e Water&Soil Remediation srl, tra le più note imprese di bonifica di siti inquinati in Italia) in attesa delle operazioni di collaudo, alle quali seguirà la consegna alla Water&Soil Remediation Srl per la fase di gestione di due anni».
Sulla base dei risultati ottenuti, durante il l primo anno si procederà, a prevedere una eventuale estensione per il tempo stimato occorrente al raggiungimento degli obiettivi di bonifica. La Regione spiega che «La fase di gestione, che sarà avviata nella seconda metà di febbraio dopo il collaudo e gli adempimenti amministrativi previsti, sarà preceduta dall’effettuazione di una campagna di monitoraggio durante la quale si acquisiranno i dati di contaminazione prima dell’avvio dell’impianto, in modo da valutare successivamente l’andamento dell’azione di risanamento. Nel corso dei due anni di gestione dell’impianto è previsto un servizio di monitoraggio delle matrici ambientali a opera della Regione, approvato insieme al progetto esecutivo, che sarà controllato da Arpat e Ausl. Arpat inoltre continuerà il monitoraggio presso il pennacchio di contaminazione (Falda di Cecina) i cui risultati sono già da tempo visibili sul sito dell’agenzia e continueranno ad esserlo in futuro. Dal 2004 presso il sito esiste una barriera di pozzi che, attraverso il pompaggio di acqua dalla falda profonda e la successiva depurazione, consente il contenimento dell’inquinamento verso valle».
La Regione, si dichiara soddisfatta per questo primo importante traguardo e ricorda che sta «agendo in danno dei responsabili della contaminazione inadempienti» e che ad oggi ha investito »ingenti risorse economiche, avendo anche attivato tutte le procedure di propria competenza per il recupero delle somme spese e risultando vincente in numerose cause fino al Consiglio di Stato».