Referendum Rimateria: si riunisce la Commissione per l’ammissibilità dei quesiti
Riguardano la realizzazione di una discarica per rifiuti speciali e la vendita di azioni di RiMateria ai privati
[8 Ottobre 2018]
Il Comune di Piombino ha annunciato che «Dopo la richiesta ufficiale da parte del Comitato promotore di indizione del referendum consultivo, avvenuta il 18 settembre scorso, la giunta comunale ha nominato le Commissioni che dovranno valutare l’ammissibilità o meno dei due quesiti presentati».
In una nota l’amministrazione comunale ricorda che «Secondo lo Statuto comunale la commissione deve essere composta da sei esponenti: il presidente del consiglio comunale che la presiede, il segretario generale del Comune, due funzionari (il dirigente del Servizio affari generali e uno del Servizio elettorale) e due esperti competenti in materia indicati uno dal sindaco e uno dal Comitato promotore. Pertanto, faranno parte delle due commissioni Angelo Trotta in qualità di presidente, Maria Luisa Massai segretario generale, Maurizio Poli dirigente Affari legali, Federico Paradisi responsabile Servizio elettorale, Renzo Grassi in qualità di esperto indicato dal sindaco, e due esperti indicati dal Comitato promotore che saranno Francesco Ferrari e Fabrizio Callaioli rispettivamente per il primo e per il secondo quesito».
Il primo quesito riguarda il progetto per la realizzazione di una nuova discarica per rifiuti speciali da 2,5 milioni di metri cubi nell’area chiamata LI53, il secondo chiede di consultare la popolazione sulla vendita di una parte delle azioni di RiMateria ai privati.
Le commissioni si riuniranno per la prima volta il10 ottobre alle 15 per avviare il lavoro per analizzare i due quesiti presentati.
Il Comune piombinese sottolinea che «Le sedute della Commissione non saranno pubbliche e non potranno essere registrate e mandate in streaming, come invece era stato richiesto dal Comitato promotore». Il presidente Trotta ha risposto ufficialmente alla richiesta facendo presente che «La Commissione è un organo tecnico e non politico, chiamato a esprimere un parere sulla ammissibilità del referendum. Come tale, i lavori non sono pubblici e non è consentita la registrazione in diretta».
La Commissione dovrà terminare i propri lavori e comunicare l’ammissibilità o meno dei due quesiti entro il 31 ottobre. A novembre il consiglio comunale sarà nuovamente chiamato ad esprimersi. La decisione della Commissione potrebbe essere ribaltata dal consiglio comunale ma solo in presenza di una maggioranza qualificata del consiglio e cioè dei 2/3 dei consiglieri.