Università di Pisa e Mit insieme per la ricerca: finanziati 5 progetti congiunti
[18 Luglio 2013]
L’accordo tra università di Pisa e il Massachusetts Institute of Technology dà i suoi frutti: sono cinque i progetti di ricerca selezionati che saranno ora sviluppati in collaborazione tra le due prestigiose istituzioni accademiche.
I progetti vincitori, che riguardano le aree dell’ingegneria e la matematica, scelti tra 19 proposte presentate, saranno finanziati attraverso dei rimborsi per viaggi e soggiorni che i gruppi di ricerca potranno programmare nell’università partner. I cinque vincitori del Mit-Unipi Project sono: Gianluca Fiori, del dipartimento di Ingegneria dell’Informazione, studierà le potenzialità dei materiali bidimensionali come il grafene e MoS2 nel campo dell’elettronica di prossima generazione e nei rivelatori di radiazioni sfruttando le competenze già possedute sia nella fabbricazione che nella simulazione dei dispositivi su scala nanometrica; il referente del Mit è Tomas Palacios.
Michele Lanzetta, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, mira a sviluppare un gripper (mano di robot) basato su una specie di calamita in grado di afferrare anche oggetti “non-ferromagnetici”, di qualunque forma e dimensioni; il referente del Mit è Karl Iagnemma.
Matteo Novaga, del dipartimento di Matematica, svolgerà attività nell’ambito del calcolo delle variazioni e delle sua applicazioni sia a problemi geometrici che fisico-matematici; il referente del Mit è Tobias Holck Colding.
Roberto Mauri, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, realizzerà uno studio di tipo teorico, sperimentale e numerico, sul livello fondamentale degli effetti interfacciali legati a flussi di emulsioni in mezzi porosi, allo scopo di sviluppare un modello predittivo che permetta di controllarli; il referente del Mit è Ruben Juanes.
Elisabetta Rosellini, del dipartimento di Ingegneria civile e industriale, ha come obiettivo lo sviluppo di scaffold che imitano il tessuto cardiaco naturale e che sono capaci di promuovere la rigenerazione del miocardio infartuato a seguito dell’impianto nel corpo del paziente; il referente del Mit è Ali Khademhosseini.
L’università di Pisa ha ritenuto particolarmente significative altre sette proposte e deciso di sostenerle per consentire di avviare una fattiva collaborazione con i gruppi di ricerca del Mit coinvolti e per gettare le basi per progetti futuri. Intanto, nel mese di settembre sarà emanata una nuova call per il finanziamento di nuovi progetti in collaborazione con l’istituto di ricerca americano. L’obiettivo iniziale dell’accordo tra Ateneo pisano e Mit, di consentire contatti diretti tra ricercatori in modo da sviluppare le idee progettuali e le forme di collaborazione, per definire progetti di respiro più ampio, pare centrato.