Aeroporto dell’Elba, Giani e Baccelli incontrano i sindaci: «Confronto costruttivo»

Legambiente: scoperto il bluff di un progetto inesistente e carente da ogni punto di vista. Ora Giani giochi a carte scoperte

[21 Giugno 2023]

Ieri pomeriggio il presidente della Regione Toscana e Eugenio Giani e l’assessore regionale alle infrastrutture Stefano Baccelli hanno convocato un incontro al Comune di Portoferraio per discutere del futuro dell’aeroporto di Marina di Campo il cui prolungamento è stato bocciato da un referendum che però non ha raggiunto il quorum.

All’incontro hanno partecipato 6 sindaci su 7 dei Comuni elbani (Campo nell’Elba, Capoliveri, Marciana, Marciana Marina, Portoferraio, Rio, assente Porto Azzurro) oltre  al presidente della Camera di Commercio della Maremma e del Tirreno Riccardo Breda. Era stata invitata anche la stampa ma non il Comitato del No al prolungamento della pista e nemmeno Legambiente che lo ha appoggiato.

Giani ha detto: «Mi sono confrontato con i Sindaci dell’isola d’Elba per l’ampliamento dall’aeroporto di Marina di Campo. Una riunione che segna un passo in avanti per un’infrastruttura a servizio dei cittadini elbani, attività economiche e di grande attrattiva turistica- ha detto il presidente Giani- ho manifestato la disponibilità della Regione e pensare ad un ipotesi di allungamento della pista che è una condizione essenziale per il mantenimento in attività e il potenziamento dello scalo. Ho visto un orientamento favorevole dei sindaci, seppur con richieste di approfondimento avanzate dal sindaco di Campo nell’Elba Davide Montauti, sull’orientamento della pista e sugli aspetti idraulici e ambientali. Ho manifestato la disponibilità della Regione a chiarimenti e verifiche, ma ho ribadito la necessità che la decisione venga presa ora, perché la società di gestione Alatoscana è in scadenza  al 31 dicembre, perciò si rende necessario definire un orientamento sullo sviluppo dell’infrastruttura. Nel mese di luglio sarò nuovamente all’Elba per un nuovo incontro con sopralluogo all’aeroporto, per la cui vicenda auspico che il percorso di condivisione avviato tra tutti gli enti prosegua in modo sempre più costruttivo e positivo. La Toscana ha necessità di aeroporti come Pisa, Firenze e l’isola d’Elba».
Secondo Baccelli: «Nel corso dell’incontro è stata ribadita la necessità di tutelare e potenziare lo scalo che è strategico in quanto costituisce l’unica via di accesso aereo all’Elba e all’intero arcipelago toscano, importante  sia per i residenti che per l’uso turistico».

Pungente il commento di Legambiente Arcipelago Toscano: «Le dichiarazioni del presidente della Regione Toscana Eugenio Giani dopo l’incontro con i sindaci dell’Isola d’Elba e la stampa confermano quanto Legambiente Arcipelago Toscano e il Comitato per il No al prolungamento dell’aeroporto di Marina di Campo avevano detto fin dall’inizio: il progetto presentato era poco più che carta straccia; non era stata fatta nessuna valutazione ambientale, nemmeno per l’impermeabilizzazione provocata della pista e il rischio idraulico; il prolungamento della pista che era inderogabile ora diventa “trattabile”; la continuità territoriale non è in questione e la sopravvivenza di Alatoscana nemmeno».

E il Cigno Verde isolano ricoda che «Eppure è su queste basi tecniche e di tempistica inderogabile che il Comune di Campo nell’Elba è stato  costretto a indire un referendum che ha visto bocciata la proposta di prolungamento della pista dell’aeroporto, nonostante il progetto inesistente e carente da ogni punto di vista avesse il sostegno di tutte le forze politiche e di tutte le associazioni di categoria. Un referendum che non ha raggiunto il quorum e che Giani – sbagliando ancora una volta – tende a prendere sottogamba, ma c’è da giurarci che se il risultato fosse stato favorevole si sarebbe andati avanti con un progetto che ora lo stesso presidente della Regione definisce incompleto e rivedibile».

Legambiente conclude: «Chi ha presentato quel progetto nato già vecchio e superato, e i politici e gli imprenditori che lo hanno sostenuto. aveva in mano un bluff che è stato scoperto da un pugno di cittadini, da Legambiente e da un’amministrazione comunale che ha evidenziato che molte cose non tornavano. Il presidente Giani ha ammesso che quel bluff non è riuscito, ma sembra voler iniziare un’altra partita a poker. Legambiente Arcipelago Toscano chiede di giocare finalmente a carte scoperte e di farla finita con la politica del prendere e lasciare. Non ha funzionato e non funzionerà».