Maretta nel PD, Marras: Necessaria, ma non ad ogni condizione. Nencini e Ceccarelli potevano risparmiarsi quei commenti

Autostrada Tirrenica, per la Regione Toscana e il governo è un’opera strategica

Conferenza dei servizi entro gennaio. Inascoltate le preoccupazioni del territorio

[4 Gennaio 2017]

Dall’incontro di ieri tra il viceministro alle infrastrutture e trasporti Riccardo Nencini e l’assessore regionale Vincenzo Ceccarelli sono emerse diverse conferme e nuovi impegni che vedono la Regione Toscana protagonista, spesso nel ruolo di coordinatrice e in stretta collaborazione col Governo, di numerosi interventi di rilievo nazionale.

Ceccarelli ha detto che «In un momento difficile per le casse dello Stato,  il 2016 è stato un anno positivo che ha visto riavviare una serie di operazioni che battevano il passo e avevano bisogno di ripartire. Della collaborazione che ha contraddistinto i rapporti tra Regione e livello centrale a livello infrastrutturale ringrazio il vice ministro Nencini ed il Governo nel suo complesso. Sono state ricordate le terze corsie autostradali, la Firenze-mare, la Due Mari, gli assi viari di Lucca, l’autostrada Tirrenica, l’aeroporto di Firenze, gli interventi sui porti di Livorno, Piombino e Carrara, oltre al raddoppio delle ferrovia tra Lucca e Pistoia, il cui primo lotto è già in esecuzione. Tutto questo, accanto alle opere che sono in programmazione, testimonia quanto la collaborazione stretta tra gli enti territoriali e il governo sia fondamentale».

Nencini è stato telegrafico: «Risposto all’Unione Europea. Entro gennaio la conferenza dei servizi. Importo: 1.400 milioni di euro». Poi in conferenza stampa ha aggiunto: «Entro gennaio convocheremo la Conferenza dei servizi sulla Tirrenica: è la dimostrazione che la Tirrenica ha un valore prioritario per la viabilità nel Centro Italia. Abbiamo risposto all’Unione Europea e ora la diatriba si sta risolvendo positivamente». Quanto all’opposizione di diversi Comuni, «La conferenza dei servizi servirà anche a portare allo scoperto, se ci sono, nodi che possono essere affrontati. Il tratto da Civitavecchia a Tarquinia è già completato: qui deve ripartire ora con i lavori da nord, da Livorno verso Grosseto, e quindi dare il segno che la Tirrenica non ha i suoi lavori compiuti soltanto da una parte, il tratto laziale»,

Sono stati confermati i lavori in corso le  piste ciclabili e interventi sulle infrastrutture ferroviarie della Toscana, ma questo non fa certo diminuire le preoccupazioni di associazioni ambientaliste, comitati locali e amministrazioni comunali che vedono confermati praticamente tutti i progetti ai quali si oppongono, non sempre come un unico fronte, ma spesso sì, come per l’Autostrada Tirrenica in Maremma: Nencini e la regione non hanno tenuto minimamente conto delle gravi ripercussioni sul territorio prospettate da Legambiente, né delle problematiche e della contrarietà al progetto emerse nell’ affollata assemblea pubblica tenutasi il 20 dicembre a Rispescia (Gr).

Legambiente attacca duramente il governo: «L’annuncio del viceministro ai trasporti Nencini di convocare la conferenza di servizi per la realizzazione dell’autostrada Tirrenica ci lascia esterrefatti e attoniti. Ci sembra assurdo andare avanti come se nulla fosse, nonostante il no unanime del territorio alla realizzazione di questa infrastruttura e nonostante le negatività del progetto. Basti pensare al forte impatto ambientale, in particolare sul Parco della Maremma, o all’estrema delicatezza e fragilità dal punto di vista idrogeologico dell’area dell’Albegna, colpita da gravi fenomeni alluvionali limitando incredibilmente la cassa di espansione delle acque. Ma ancora più inconcepibile è il trattamento riservato ai residenti che oltre a pagare un pedaggio salatissimo, oltre 10 euro tra Capalbio e Grosseto (mentre da Grosseto a Rosignano sarà gratuita), saranno obbligati a percorrere strade alternative su stradine spesso inadeguate e poste addirittura in aree alluvionali. I potenziali turisti dovranno sfrecciare invece sull’autostrada senza possibilità di uscire (per le poche uscite presenti) se non con grandi difficoltà per visitare i luoghi più attrattivi della Maremma. Il capoluogo sarà letteralmente sommerso da flussi di traffico straordinari che manderanno in tilt il traffico cittadino oltre a provocare evidenti effetti fortemente negativi sull’inquinamento atmosferico».

Quello della Tirrenica sembra proprio un tracciato che scontenta tutti e che secondo gli ambientalisti «sembra realizzato, solo sulla carta, da chi non conosce il territorio. Questo progetto umilia la dignità dei maremmani trattati come cittadini di serie b che devono subire un’opera che spacca in due la Maremma, non rispetta il territorio e l’ambiente, e pianifica in termini di viabilità uno scenario addirittura molto peggiore dell’attuale».

Angelo Gentili, della segreteria nazionale di Legambiente, manda a dire a Nencini e Ceccarelli: «Invece di convocare la conferenza dei servizi e andare avanti senza considerare il parere delle istituzioni e dei cittadini per un’opera che non vuole nessuno, sarebbe più ragionevole e sensato prevedere un progetto di messa in sicurezza dell’Aurelia, adeguando i 22 km rimasti a due corsi ed eliminando gli ingressi a raso, rendendo l’Aurelia una superstrada sicura e senza pedaggio. Questo è quello che serve alla Maremma, non progetti faraonici che non si faranno mai anche perché i flussi di traffico  sono molto bassi e non rispondono allo sviluppo di agricoltura di qualità, turismo sostenibile e tutela dei beni naturali. Per tutto questo Legambiente chiede alla Regione Toscana e al Governo centrale di rispettare il parere delle popolazioni del territorio e delle istituzioni locali, rinunciando a portare avanti questo progetto con una prova di forza inutile e dannosa per il territorio. E’ per questo che i sindaci dei comuni attraversati dall’autostrada (Capalbio, Orbetello, Magliano e Grosseto) si stanno opponendo fermamente insieme alle principali associazioni di categoria, ai cittadini delle aree coinvolte e alle associazioni ambientaliste da sempre contrarie a ogni progetto autostradale».

Perplessità diffuse delle quali cerca oggi di farsi interprete, con un difficile tentativo di equilibrismo, l’ex presidente della Provincia di Grosseto e attuale  capogruppo PD in Regione Leonardo Marras,  che ha detto che la Tirrenica è una «Infrastruttura necessaria, ma non ad ogni condizione. Il progetto di Sat va cambiato».

Marras sottolinea: «Non mi sono mai piaciute le posizione ideologiche sull’autostrada: il no a prescindere e il sì purché si faccia; tanto da proporre, nel 2011, ben 9 tracciati alternativi a Sat che si è dimostrata però sempre sorda a qualsiasi contributo e ad avanzare ricorso al Tar contro l’approvazione del lotto 5a, quello di Capalbio, perché pregiudicava la possibilità di un tracciato retrocollinare. Il dibattito di queste settimane conferma la bontà di quelle idee ma non possiamo guardare all’indietro».

Marras spiega quale è la posizione del PD  – ormai in minoranza in diversi Comuni interessati dal tracciato – e ricapitola: «Noi vogliamo l’autostrada per accompagnare lo sviluppo del nostro territorio che dal deficit infrastrutturale subisce un danno lungo ormai quasi cinquanta anni; i dati dimostrano come nell’ultimo periodo questa forbice tra noi e altri territori italiani con caratteristiche simili al nostro si allarghi sempre di più. Ma la vogliamo fatta bene e non al ribasso. Il progetto presentato da Sat sono quelle che in Maremma si chiamano “nozze coi fichi secchi” e nessuno può accettarlo.Fanno bene i sindaci ad organizzare una posizione istituzionale comune. Anche noi insieme ai consiglieri comunali e ai rappresentanti istituzionali del Partito Democratico dei Comuni interessati, stiamo elaborando una serie di osservazioni da presentare ai singoli Comuni perché siano un contributo alla formazione di osservazioni puntuali, solide ed efficaci».

Ma l’approccio alla questione tra maremmani e regione e governo sembra molto diverso: «Il viceministro Nencini e l’assessore Ceccarelli, ieri, potevano risparmiarsi quei commenti in conferenza stampa – dice Marras – Non hanno aggiunto nulla. anzi, hanno portato solo ulteriore tensione. Dire: “il territorio è contrario ma il progetto ė strategico” è come dire: “vi asfaltiamo!”. E questo non può accettarlo nessuno! Ministero e Regione invece garantiscano di essere terzi e di ascoltare le osservazioni serie e circostanziate che i Comuni offriranno, senza il rispetto delle quali è impossibile andare avanti».

Per  quanto riguarda l’altra grande opera contestata e che divide il PD,  il sotto attraversamento dell’alta velocità a Firenze, Ceccarelli ha detto che «15 giorni fa abbiamo chiesto una serie di integrazioni alla documentazione fornita dalle Ferrovie. Non si può non realizzare un pezzo di un progetto in corso da 15 anni, dopo una valutazione di impatto ambientale e scelte urbanistiche, idrauliche e ambientali già effettuate. Credo comunque che Firenze abbia bisogno di una stazione passante che connetta facilmente l’alta velocità con il servizio regionale, e se vogliamo valorizzare la centralità di Santa Maria Novella, come da sempre sosteniamo, la stazione passante deve essere la più vicina, vale a dire quella che può costituirne una sorta di prolungamento. Sulle dimensioni si potrà discutere, noi continueremo a farlo con tutti gli enti locali. Nelle prossime settimane dovremo uscire da questa fase con idee chiare perché questa sia l’ultima riflessione, per quanto necessaria, che dovrà poi lasciare il passo a una definitiva speditezza nella realizzazione dell’opera».

Nencini ha spiegato: «La valutazione di impatto ambientale è stata concessa, con prescrizioni importanti: ci vorrà un po’ di tempo prima dei cantieri». Sulla Tav a Firenze, tunnel e stazione Foster, governo e Regione attendono risposte da Ferrovie. Non c’è chiarezza di obiettivi da parte di Fs. Non ci sono novità, non ci sono nuove riunioni convocate con soggetti istituzionali. Vogliamo risposte sui treni per pendolari, sulla centralità di Santa Maria Novella, sui treni merci».