Building information modeling, dopo vent’anni di ricerca all’università di Pisa arriva il master
Ermete Realacci: «Il Bim diventerà sempre più rilevante per tutto il mercato delle costruzioni»
[25 Luglio 2016]
Il Building information modeling (Bmi) è una metodologia innovativa per la filiera delle costruzioni divenuta da pochi anni una priorità strategica per il nostro Paese, in conseguenza alle direttive emanate dal Parlamento europeo sulla sua adozione anche in Italia a partire dal settore dei lavori pubblici: il Bim riguarda tutti gli aspetti di progetto, costruzione e manutenzione di un edificio. Non si tratta quindi di un prodotto in sé, né di un mero software, o di una norma, bensì di un metodo di raccolta e utilizzo integrato di informazioni su un edificio. L’università di Pisa è stata fra le prime in Italia a sviluppare una ricerca specifica su questo tema ed oggi è uno dei pochi atenei in grado di proporre un master su questa tematica.
Ecco che la prima edizione del master “Building information modeling e Bim manager” dell’università toscana è stato presentato oggi a Pisa, alla presenza tra gli altri di Ermete Realacci, presidente della commissione Ambiente della Camera. «Uno dei risultati attesi dall’applicazione del Bim sarà la razionalizzazione della spesa pubblica – ha spiegato Realacci – e sarà mia cura vigilare sulla sua attuazione nel Codice».
«Su impulso dell’Europa, il nuovo Codice degli appalti ha introdotto per la prima volta nell’ordinamento italiano il Bim come standard di progettazione – ha infatti ricordato Paolo Fiamma, direttore del master – da qui l’esigenza e l’urgenza di formare le nuove figure professionali, una sfida che come Ateneo possiamo raccogliere grazie all’attività di ricerca su questo tema che conduciamo da ormai quasi venti anni».
Oltre ad imparare l’utilizzo dei software gli allievi del master potranno metabolizzare reali casi di applicazione, incontrare chi già utilizza il Bim e svolgere un tirocinio in ambito lavorativo a scelta, dagli studi professionali, alle aziende costruttrici e di componenti, alle pubbliche amministrazioni. «È molto importante formare una questa nuova figura di tecnico per il nuovo Codice degli appalti – ha osservato Valter Tamburini, presidente della Camera di Commercio di Pisa – ed è importante che questo avvenga nell’alveo dell’ormai consolidato rapporto fra la Camera di Commercio e l’università di Pisa».
«Il Bim – ha concluso Realacci – diventerà sempre più rilevante per tutto il mercato delle costruzioni, si tratta di una grande occasione in cui l’Italia, e Pisa in particolare, possono farsi portatori di qualità e bellezza, un ruolo che ben rappresenta la missione del nostro Paese nel mondo».