Corridoio tirrenico, Legambiente contro l’ipotesi autostrada rilanciata da Fratelli d’Italia

«Le parole del deputato Donzelli si riferiscono a un’epoca che non c’è più, l’unica opzione percorribile è l’adeguamento dell’Aurelia: da anni chiediamo l’apertura dei cantieri»

[26 Settembre 2023]

Intervenendo a Firenze nell’iniziativa di partito “Italia vincente”, il deputato Giovanni Donzelli dei Fratelli d’Italia – guidati da Giorgia Meloni – ha disseppellito un dibattito che sopiva ormai da anni, affermando che il Corridoio tirrenico si farà, ma non sarà una superstrada.

Secondo Donzelli, il progetto sarà quello di Altero Matteoli: un’autostrada che verrebbe intitolata proprio all’ex ministro scomparso nel 2017.

Peccato che l’ipotesi sia già stata bocciata dalla storia dopo decenni di confronti, e che dal 2020 l’ipotesi sul tavolo per la Tirrenica sia quello che verte sull’adeguamento dell’Aurelia: un risultato ottenuto anche grazie alla lotta messa in campo sul territorio dalle associazioni ambientaliste, a partire da Legambiente.

Le parole del deputato Donzelli si riferiscono a un’epoca che non c’è più – rincarano oggi la dose Angelo Gentili, componente della segreteria nazionale di Legambiente, e Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana – L’ipotesi di un’autostrada in Maremma è tramontata ormai da tempo, grazie al grande lavoro messo in campo dal fronte del “No” sui territori coinvolti. A oggi, l’unica opzione percorribile è quella dell’adeguamento dell’Aurelia. Un intervento quanto mai urgente, considerando l’altissima incidentalità di una lingua d’asfalto già di per sé pericolosa e, negli ultimi anni, totalmente abbandonata al proprio destino. Ormai da anni, come associazione chiediamo che vengano aperti i cantieri, a partire dai tratti più pericolosi come quello di Capalbio in cui, peraltro, ha perso la vita il senatore Altero Matteoli, a cui Donzelli vorrebbe intitolare la fantomatica autostrada».

L’adeguamento dell’Aurelia prevede un investimento da circa mezzo miliardo di euro, con la Regione Toscana che è pronta a metterci 100 mln di euro; come spiegato a fine primavera dal presidente Giani, sul tema è in corso col Governo Meloni un serrato confronto, che evidentemente però non è ancora chiuso bloccando di fatto gli investimenti.

«Non c’è più margine per i proclami – concludono Gentili e Ferruzza – Serve piuttosto dedicare tempo, energie e risorse affinché i cantieri partano velocemente. A questo proposito, chiediamo al governo Meloni di agire in questo senso e alla Regione Toscana di adoperarsi nella medesima direzione. Le automobiliste e gli automobilisti non hanno bisogno di tira e molla utili solo a strappare qualche voto in più».