Dal Pnnr 143 milioni di euro per i porti toscani

Gli interventi interessano Livorno, Piombino, Portoferraio e Marina di Carrara

[5 Agosto 2021]

Con l’intesa raggiunta nel corso della Conferenza Stato-Regioni è stata stabilita la ripartizione del fondo complementare del Piano nazionale di ripresa e R<rsilienza (Pnrr) per il settore portuale.

Alla Toscana vanno un totale di 143 milioni di euro per interventi che riguardano i porti di Marina di Carrara, Livorno, Portoferraio e Piombino.

Il presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, l’assessore regionale alle infrastrutture, Stefano Baccelli e il consigliere delegato Gianni Anselmi che si occupa, tra le altre materie, del Pnrr e delle aree di crisi complessa, hanno espresso tutta la loro soddisfazione in una dichiarazione congiunta: «Si tratta di uno stanziamento per interventi ai quali abbiamo lavorato con determinazione e che rappresentano cinque opere fondamentali per lo sviluppo della nostra portualità. Ringraziamo il Governo per aver messo a disposizione della Toscana queste importanti risorse che siamo da subito impegnati ad utilizzare in tempi brevi».
Nel dettaglio gli interventi riguardano la realizzazione di alcune previsioni del Waterfront del porto di Marina di Carrara, per un totale di 10,15 milioni di euro.
Tutti i finanziamenti saranno erogati all’Autorità di Sistema Portuale del Mar Tirreno Settentrionale, che li gestirà.

L’intervento finanziariamente più consistente riguarda Piombino dove, con un investimento di 55 milioni di euro, è stata interamente finanziata la nuova strada di accesso al porto di Piombino, cioè il lotto 2 della bretella di Piombino sulla SS398 nel tratto tra Gagno e il Porto, che completerà il lotto 1, oggi in fase di appalto da parte di Anas. A questo si aggiunge poi un finanziamento di 16 milioni di euro per la fornitura di energia elettrica da banchina per le navi tipo crociera e per i traghetti all’’area passeggeri.

Giani, Baccelli e Anselmi spiegano che «Si tratta di un finanziamento lungamente atteso e perseguito, che vede finalmente la sua concretizzazione. L’asse di penetrazione nel porto è un’opera strategica, che cercheremo di realizzare in tempi ragionevolmente brevi e che permetterà di dare nuovo impulso alle attività portuali, di rendere sempre più attrattivo lo scalo piombinese, e di garantire un miglior futuro alla città con positivi riflessi su tutte le attività produttive e sull’occupazione. L’altro intervento rappresenta un valore aggiunto che forniamo alle navi da crociera e ai traghetti che attraccheranno nel porto, con evidenti ricadute postive in termini ambientali vista la necessità di non tenere accesi i generatori per produrre energia elettrica».

La Regione evidenzia che «La realizzazione della bretella permetterà un sensibile miglioramento dell’accesso al centro abitato, alla zona industriale ed al porto per le provenienze dalla strada statale a quattro corsie, così come un sensibile miglioramento delle modalità di uscita dal porto e dal centro abitato. La sezione stradale avrà una larghezza complessiva, tra le barriere di sicurezza esterna, di 22,20 m e sarà composta da corsie di 3,25 metri di larghezza, da banchine di 1 metro, e marciapiedi di 1,5 e uno spartitraffico di 1,8. La lunghezza del nuovo tracciato è pari a 1 chilometro e 760 metri. L’inizio dei lavori è previsto nel 2023 e il loro completamento nel 2025».

Al poto di Livorno andranno  45,5 milioni di euro per due interventi per la fornitura di energia elettrica. Il primo riguarda la fornitura da banchina per le navi tipo portacontainer a banchina presso la Darsena Toscana e la Darsena Europa, con un intervento da 16 milioni di euro. Il secondo prevede la fornitura di energia elettrica da banchina per le navi da crociera e di tipo Roro Pax presso l’area passeggeri per un importo di 29,5 milioni di euro.

Giani e Baccelli spiegano che «Con questi due interventi lo scalo livornese si appresta a compiere una ulteriore azione di miglioramento funzionale e ambientale che lo pone a maggior diritto tra i più importanti approdi sia commerciali che turistici italiani. La Regione ha pianificato interventi strategici nell’area portuale e retroportuale e ora anche questi ulteriori progetti arrivano finalmente ad essere finanziati. I servizi di fornitura di energia elettrica a banchina determineranno un sensibile miglioramento della qualità ambientale e dell’atmosfera, evitando che decine di gruppi elettrogeni di bordo siano in funzione con i loro scarichi».

A Portoferraio sono in arrivo 16 milioni di euro per un intervento di fornitura di energia elettrica da banchina per le navi da crociera e traghetti a banchina presso l’area passeggeri e in questo caso Giani e Baccelli evidenziano che «L’intervento si inserisce nelle opere di miglioramento strutturale e ambientale dello scalo elbano. A navi da crociera e traghetti sarà fornita energia elettrica in banchina, rendendo non più necessario tenere accesi i generatori di bordo ed evitando così emissioni inquinanti in atmosfera. Sarà uno degli elementi di qualificazione del maggior approdo dell’isola».

10 milioni e 150 mila euro sono destinati a Marina di Carrara per interventi relativi agli ambiti 1, 2 e 4 del Waterfront. I lavori hanno una durata prevista di 34 mesi.

Giani e Baccelli concludono: «Il waterfront del porto fa parte di un progetto complessivo da 67 milioni di euro alla cui realizzazione la Regione concorre con circa 13 milioni di euro, così come prevede l’Accordo di programma che abbiamo sottoscritto nel 2018 ed integrato nel 2020. Gli interventi sugli ambiti finanziati riguardano la riqualificazione del sistema degli accessi al porto con un adeguamento prestazionale e geometrico del ponte sul torrente Carrione e della passeggiata a mare, ma anche il miglioramento delle opere esterne di difesa dello scalo marittimo per una più efficace protezione dal moto ondoso. Insomma siamo di fronte ad un intervento complessivo di difesa e riqualificazione, capace di garantire un netto miglioramento dello scalo apuano».