Dalla Regione 80 milioni di euro per la rigenerazione urbana

Fondi europei per 3 nuovi progetti a Empoli e Capraia e Limite, Bagno a Ripoli e Sesto Fiorentino

[28 Settembre 2022]

La Giunta regionale della Toscana ha dato il via libera, destinando ulteriori risorse, per finanziare altri tre progetti di rigenerazione urbana che vanno ad aggiungersi ai 10 già individuati ad aprile, coinvolgendo complessivamente 19 comuni toscani. Le proposte progettuali puntano all’inclusione sociale, alla sicurezza, al contrasto al degrado socio-economico, alla sostenibilità ambientale, alla cooperazione tra territori. Si tratta in tutto 80 milioni provenienti dal nuovo programma del Fondo europeo di sviluppo regionale (Fesr) 2021-2027 che vanno a  progetti che coinvolgono i comuni di Empoli e Capraia e Limite, Bagno a Ripoli  e Sesto Fiorentino

A Empoli e Capraia e Limite con “Arno Vita Nova – Move, Live, Learn” si intende ridare vita a tutto ciò che sta intorno all’Arno, riscoprendo le radici delle città del territorio, proiettandosi verso obiettivi strategici dell’Unione Europea come la mobilità sostenibile, il progresso sociale, la formazione per il lavoro e per i giovani.

A Bagno a Ripoli, con il progetto “Rigenera Sorgane” la rigenerazione urbana vedrà quale oggetto principale di intervento gli spazi pubblici e la mobilità sostenibile; i servizi di vicinato e di quartiere oltre alla partecipazione che accompagnerà lo sviluppo di tutto il progetto.

A Sesto Fiorentino (progetto “Vivere Sesto”) la strategia di rigenerazione urbana andrà a  completare il disegno di rigenerazione del territorio, andando a ridefinire e ricollegare alcuni spazi importanti tra cui il centro storico e il polo culturale di Doccia, recuperandone il valore identitario e inserendovi nuove funzioni sociali.

La Regione ricorda che «Questi tre progetti si aggiungono ai 10 già selezionati per l’ammissione al programma regionale Fesr e che riguardano l’area Ilva a Follonica, il Parco delle mura di Siena, l’ABCura (Ambiente, Benessere, Cultura) di Poggibonsi, il Fabbricone di Prato; il complesso di San Salvi a Firenze e l’ecosistema culturale della Valdera nelle zone di Calcinaia, Bientina, Buti, Vicopisano. Ma anche progetti fra natura e cultura a San Giovanni Valdarno e nuovi spazi per l’arte, la cultura e l’impresa a Livorno, un nuovo modo di abitare a Monteroni d’Arbia, Rapolano Terme e Castellina in Chianti. E la riqualificazione di San Concordio e Ponte a Moriano a Lucca. Le strategie territoriali si svilupperanno sulla base di processi partecipativi tradizionali e di percorsi innovativi di condivisione e di coinvolgimento della cittadinanza a partire dall’analisi dei bisogni fino alla elaborazione e definizione degli interventi di rigenerazione urbana in base alle caratteristiche del contesto. Le proposte individuate saranno sviluppate, nell’ambito di un percorso che vedrà il coinvolgimento della Regione Toscana, nonché dei Comuni selezionati, a seguito della definitiva approvazione del programma regionale Fesr 2021-27.

Il presidente della Regione, Eugenio Giani, ha sottolineato che «La rigenerazione urbana e la riqualificazione dei nostri centri urbani sono fra gli obiettivi principali di questo Giunta anche nella logica dei finanziamenti che vengono dall’Europa. Aggiungiamo altri 3 progetti ai 10 già selezionati  per  avere una Toscana diffusamente riqualificata sul piano dei medi e piccoli centri e delle città.  La politica di coesione europea nel ciclo di programmazione 2021-2027 conferma l’attenzione alla realtà urbana, per intervenire sulle criticità che si manifestano, da quelle socio-economiche a quelle culturali ed ambientali, con l’obiettivo di perseguire uno sviluppo sostenibile dei territori, attraverso un approccio integrato e multi-settoriale capace di esaltare i punti di forza della città, in termini di opportunità di crescita e sviluppo».

L’assessore regionale alle infrastrutture, mobilità e governo del territorio, stefano Baccelli, ha concluso: «Si rafforza la strategia della Regione Toscana verso la rigenerazione urbana, perché è il modo vero per non sprecare consumo di suolo che non può essere solo affermato in una norma. La strada giusta è quella di dare risorse ai comuni per riqualificare immobili ed intere aree stimolando e accompagnando la loro progettualità. Siamo partiti con i Progetti di innovazione urbana (Piu) che hanno riguardato i comuni medio grandi della Toscana, abbiamo proseguito con un bando regionale per i piccoli comuni, quelli sotto i 15mila abitanti, come prevede la legge 145. Abbiamo accompagnato la progettualità dei comuni per i progetti della qualità dell’abitare PINQuA . In questo caso utilizziamo le risorse del programma Fesr, incrementandole. Stiamo interloquendo con la Commissione Europea e continueremo a fare gli opportuni passaggi per raggiungere l’obiettivo entro qualche mese».