Legambiente Toscana: «Classifiche che servono a pungolare le amministrazioni comunali a fare della sostenibilità ambientale il cardine della propria mission istituzionale»

Ecosistema urbano 2022: Siena e Lucca ai vertici della sostenibilità urbana in Toscana

Tra le 16 buone pratiche c’è la prima “giungla urbana” al mondo di Prato

[7 Novembre 2022]

Dopo la pubblicazione di  Ecosistema Urbano 2022, Legambiente Toscana fa il punto sulla situazione regionale e sottolinea che «Nel 2022 tra le province del territorio toscano permangono differenze considerevoli. Siena cresce considerevolmente e si aggiudica il 12° posto in classifica nazionale e il primo in Toscana con un punteggio di 65,43% secondo i parametri di sostenibilità urbana di Ecosistema Urbano. Seguono Lucca (61,41%), Arezzo (59,60%) e Livorno (57,03%) che ottengono un punteggio sopra la media italiana (53,41%). Firenze decresce di 14 posizioni rispetto all’anno precedente e ottiene un punteggio di 56,20%. Risultati meno positivi per Pisa (52,02%), Prato (47,07%) e Grosseto (46,14%). Nella parte finale della classifica troviamo Pistoia (40,72%) e Massa (38,41%) con notevoli criticità rispetto a produzione di rifiuti e offerta di trasporto pubblico.

Per quanto riguarda la percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti urbani, «In Toscana solo Lucca e Pisa raggiungono l’obiettivo minimo del 65% fissato dalla legge. Colpisce il 51,3% di Firenze che si posiziona 83esima nella classifica nazionale. Alta persino la quantità di rifiuti prodotti, in particolar modo nei capoluoghi di Massa e Pisa (seconda e quinta nella classifica nazionale) con più di 700 kg pro-capite».

Va male per le perdite della rete idrica a  Firenze e Massa dove si disperde più della metà dell’acqua immessa nelle condutture. Invece, «Livorno rimane un esempio in Toscana con solo il 14% di dispersione idrica ma degni di nota anche i risultati di Siena e Arezzo con una percentuale che si attesta sotto il 20%».

Lucca è in testa alla classifica italiana per estensione delle isole pedonali con un valore di 6,79 mq/ab, nettamente sopra la media nazionale (0,47 mq/ab). Pisa è indubbiamente la migliore in Toscana per espansione della rete ciclabile, Prato invece si distingue per il verde urbano e l’uso efficiente del suolo. A Firenze diminuisce il numero di auto circolanti (54 ogni 100 abitanti) e cresce l’uso del trasporto pubblico da parte dei cittadini ma continua a impressionare gli oltre 8 morti e feriti ogni 1000 abitanti per incidenti stradali registrati.

Infine, secondo Legambiente Toscana «Meritano citazione i numeri relativi all’inquinamento dell’aria. Per le Pm10 anche quest’anno il valore limite per la protezione della saluta umana previsto dalla direttiva comunitaria (media annua di 40 μg/mc) è rispettato in tutte le città italiane, notizie positive anche in Toscana dove nessun capoluogo supera la media annua di 25 μg/mc».

Nelle 16 le buone pratiche premiate da Ecosistema Urbano c’è anche la  prima “giungla urbana” al mondo di Prato e Il rapporto evidenzia che «Il progetto Prato Urban Jungle (PUJ), partito a fine 2019, mira a sviluppare giungle urbane ‘intelligenti’, entro agosto 2023. Aree ad alta densità di verde, immerse nella struttura urbana che moltiplicano la capacità naturale delle piante di abbattere le sostanze inquinanti, ripristinare la fruizione del suolo e dello spazio nella comunità trasformando aree marginali e con maggiore criticità sociale, produttiva e ambientale in hub verdi attivi. Il progetto, coinvolgendo cittadini, scuola e parti interessate attraverso una piattaforma digitale e un modello di governance innovativi, supporterà uno sviluppo del verde urbano più inclusivo. Le azioni del progetto si concentreranno su 4 aree della città di Prato: la sede di Consiag – Estra dove un edificio adibito ad uffici verrà rinnovato mediante la realizzazione di tre tipologie di facciate verdi, con vasi per alberi, arbusti e strutture leggere per la crescita di rampicanti unitamente alla trasformazione della copertura in uno spazio verde per il welfare aziendale; gli edifici di Edilizia Pubblica Pratese di via Turchia, con soluzioni innovative con facciate verdi e sistemi di frangisole per incrementare il comfort termico e la trasformazione del parcheggio in un’area permeabile; la riconversione del mercato coperto nel quartiere Macrolotto Zero, che prevederà il ridisegno degli spazi esterni di sosta, la creazione di una grande facciata verde e la realizzazione di una serra indoor in grado di depurare l’aria con le piante; l’area commerciale di via delle Pleiadi dove sarà realizzato un progetto legato al cibo che attiverà nuove funzioni nell’area verde in fase di sviluppo. Su tutte le aree verranno sviluppate dal CNR-IBE tecnologie e modelli matematici per il monitoraggio ambientale e della qualità dell’aria per quantificare i benefici e gli impatti degli interventi».

Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, conclude: «Siamo convinti che queste classifiche, stilate da Ambiente Italia in collaborazione col Sole 24 ore, servano a pungolare le amministrazioni comunali a fare della sostenibilità ambientale il cardine della propria mission istituzionale;  nella nostra regione ad esempio si registra un quadro fatto di luci e ombre, nel quale comunque spiccano le performances di Siena e Lucca. Motivo di più per spingere i capoluoghi più popolosi come Firenze e Prato a fare ancor meglio rispetto al passato».