Approvata all’unanimità la mozione presentata da Meini

Il Consiglio regionale della Toscana vuole ripristinare la ferrovia Saline-Volterra

Pieroni: «Un’occasione per dare corpo alle aspettative dei territori della Val di Cecina e intercettare nuove forme di mobilità, come la trazione a idrogeno»

[26 Ottobre 2023]

Il Consiglio regionale della Toscana ha approvato all’unanimità una mozione per ripristinare la funzionalità della ferrovia Saline-Volterra, impegnando la Giunta a procedere di concerto con ministero delle Infrastrutture, Rfi e gli altri soggetti interessati (come la Fondazione Fs).

A presentare in Aula la mozione è stata la prima firmataria, la capogruppo della Lega Elena Meini, che ha ringraziato il collega del Pd Andrea Pieroni per avere riportato «insieme» il tema delle linee ferroviarie minori all’attenzione del Consiglio regionale.

«La Regione Toscana tra i suoi impegni – spiega Meini – ha quello di valorizzare le linee ferroviarie minori, quali: la linea Siena Grosseto, la linea Cecina-Saline di Volterra, la linea Porretta Terme-Pistoia, la linea Siena-Chiusi, la linea Lucca-Aulla, la linea Arezzo-Pratovecchio-Stia e la linea Arezzo-Sinalunga. In questo caso si tratta di una linea interessante e storica, che percorre le colline della Val di Cecina, che potrebbe attrarre molti turisti, ma che verrebbe utilizzata anche dagli studenti».

La tratta Cecina-Saline di Volterra, in particolare, negli ultimi anni è stata oggetto di particolari attenzioni sia da parte di Legambiente che da alcuni docenti delle Università di Pisa, Siena e Firenze, dai quali era partita una petizione a sostegno del ripristino dell’intera tratta.

«Si tratta di garantire l’accessibilità territoriale ad aree periferiche a rischio spopolamento, aree uniche e con potenzialità turistiche enormi – aggiunge Pieroni – Dove sono state ripristinate le linee ferroviarie c’è stata una vera e propria esplosione delle presenze turistiche, una soluzione molto apprezzata da un turismo lento. Sulla tratta Cecina-Volterra Saline-Pomarance sono stati già investiti 7 mln di euro da Rete ferroviaria italiana per lavori di manutenzione straordinaria. Un servizio sospeso dalla primavera del 2020 per la pandemia con la previsione di bus sostitutivi per gli studenti. Questa sarebbe un’occasione per dare corpo alle aspettative dei territori della Val di Cecina e intercettare nuove forme di mobilità come la trazione a idrogeno dei mezzi ferroviari».