La reindustrializzazione della costa toscana passa dalla portualità
Confindustria: «Forti motivi di attrattività nei porti di Carrara, Livorno e Piombino e nell’intermodalità collegata»
[16 Maggio 2023]
Piero Neri, presidente di Confindustria Livorno Massa Carrara, ha aperto oggi l’incontro – organizzato nella città labronica – col vicepresidente di Confindustria con delega all’Economia del mare, Pasquale Lorusso, incaricato di approntare un masterplan per avviare un dialogo con il Governo sui temi marittimi.
Nieri ha spiegato l’impegno confindustriale nel progetto per la reindustrializzazione della costa toscana: «Siamo convinti che le direttrici dei traffici internazionali e le aree geografiche a elevata produttività manifatturiera troveranno nei porti di Carrara, Livorno e Piombino e nell’intermodalità collegata, forti motivi di attrattività sia per la collocazione geografica sia per l’alta specializzazione di importati player della logistica già operanti sulla costa della Toscana».
Un fattore di competitività economica che riguarda tutta la regione, come mostra anche il processo di fusione in atto tra le associazioni confindustriali di Livorno Massa Carrara e di Firenze, che punta a unire la manifattura dell’area metropolitana e i poli logistici costieri.
«L’obiettivo del consolidamento e dello sviluppo del sistema manifatturiero operante sulla Toscana costiera – ha continuato Nieri – ha comportato la concretizzazione negli ultimi tempi del potenziamento dei collegamenti ferroviari sia dal porto di Livorno all’Interporto Vespucci, sia direttamente all’Interporto. Si tratta di sfruttare più intensamente la rete di intermodalità che certamente costituisce un fattore attrattivo anche per nuovi investitori. Sarà per questo decisivo rendere stabile e continuativo il rapporto con la Regione e le Istituzioni interessate, da cui è già scaturito l’inserimento nella pianificazione urbanistica dell’area livornese,la previsione della realizzazione di un polo industriale manifatturiero oltre che l’avvio della progettazione di collegamenti ferroviari finanziati per 337 milioni, che collegheranno i siti industriali da Piombino a Livorno ai mercati europei, completando il disegno progettuale iniziato con i lavori dello “Scavalco” ferroviario, opera necessaria per fare defluire contenitori e merce dalle banchine verso l’Interporto per le loro destinazioni».
Al contempo, occorre vigilare affinché lo sviluppo infrastrutturale sia a favore di uno sviluppo realmente sostenibile per la costa toscana; nel merito, recentemente Legambiente ha avviato un percorso di approfondimento in merito alla realizzazione della nuova Darsena Europa, chiamata a traghettare il porto di Livorno nel XXI secolo.