L’assessora Monni: «Entro il 2024 completeremo tutte le opere di messa in sicurezza»
Livorno, 38 milioni di euro per mettere in sicurezza il Rio Maggiore: inaugurato il primo lotto
Il sindaco Salvetti: «Tre anni e mezzo fa quest'area era devastata ed a pochi metri da qui una famiglia di quattro persone ha perso la vita. Una tragedia che non deve più accadere»
[25 Febbraio 2021]
I primi 5,1 milioni di euro per la messa in sicurezza del Rio Maggiore – provenienti da fondi statali ma destinati allo scopo dalla Regione – hanno portato i loro frutti: il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani e l’assessora regionale all’Ambiente Monia Monni, insieme al sindaco Luca Salvetti e al consigliere regionale Francesco Gazzetti, hanno inaugurato stamani a Livorno il primo lotto di sei dei lavori di messa in sicurezza sul Rio avviati dopo l’alluvione del 2017 che si è portata via otto vittime oltre a infierire numerosi danni al territorio.
I lavori – iniziati il 13 gennaio dello scorso anno e conclusi con tre mesi di anticipo rispetto al cronoprogramma (dovevano infatti terminare il 17 maggio prossimo) – consistono nello stombamento del torrente e nell’ampliamento della sua sezione, così da renderlo in grado di far defluire senza problemi una massa d’acqua pari a quella caduta nel corso del disastroso evento alluvionale che si verificò nel settembre 2017.
«Quella di oggi è una inaugurazione attesa che riguarda un tratto fondamentale dei lavori post alluvione – dichiara Salvetti – Una giornata che aspettiamo da tempo. Tre anni e mezzo fa quest’area era devastata ed a pochi metri da qui una famiglia di quattro persone ha perso la vita. Una tragedia che non deve più accadere».
In particolare il primo lotto esecutivo ha riguardato l’adeguamento del tratto da via Rodocanacchi a via dei Pensieri, in zona stadio, con la demolizione del tombamento e l’ampliamento della sezione idraulica, che è stata più che raddoppiata;. Sono stati quindi realizzati due nuovi ponti, sulle vie Rodocanacchi e dei Pensieri.
A questo primo lotto di lavori ne seguiranno altri cinque, per un importo complessivo pari a oltre 38 milioni di euro: con questo complesso di interventi, che si sostanziano soprattutto nello stombamento, ovvero nel mettere a cielo aperto vasti tratti del torrente aumentandone la capacità di deflusso ed eliminando i rischi di intasamento riducendo drasticamente quelli di tracimazione, si metterà in maggior sicurezza l’intero Rio Maggiore ed in particolare i suoi punti più critici, rappresentati dal tratto completamente tombato, da via Cattaneo fino al mare, e dai forti restringimenti di sezione in corrispondenza dei ponti di via di Salviano e via dell’Ardenza.
«Entro il 2024 – spiega Monni – completeremo tutte le opere di messa in sicurezza del Rio Maggiore, dopo aver ultimato questo primo lotto. E’ un intervento particolarmente significativo perché è il primo stombamento effettuato dalla Regione. Il Rio Maggiore è stato riportato a cielo aperto e la sua sezione raddoppiata, con un intervento nel cuore della città che ha richiesto quindi un’attenzione particolare, sia ambientale che dal punto di vista strutturale. Possiamo dire che a tre anni di distanza da quella ferita profondissima nella carne viva della città, Livorno oggi è più sicura»
Il primo dei cinque lotti di lavoro rimasti per il Rio Maggiore, in corso di attuazione e con fine lavori prevista nel marzo del prossimo anno, riguarda la realizzazione del nuovo ponte in via Peppino Impastato, la demolizione del ponte di via di Salviano e la ricostruzione di un attraversamento ciclo-pedonale, con l’adeguamento della sezione di deflusso: il costo previsto è di 3,5 milioni di euro.
«In questo momento – conclude Giani, che dopo il taglio del nastro ha invitato i presenti ad osservare un minuto di silenzio – il mio pensiero va alle vittime dell’alluvione del 2017 e ai loro familiari, come a tutti coloro che hanno avuto la loro vita segnata da quell’evento. Ma quando la Pubblica amministrazione si comporta in questo modo e riesce a realizzare questa mole di lavori con grande efficacia, siamo soddisfatti per la sua capacità di reagire di fronte alle tragedie e di dare risposte convincenti. Così hanno fatto sia la comunità livornese in primo luogo, che quella toscana».