Entro il 2019 tutte le opere dovranno essere saranno appaltate
Livorno, dei 294 interventi previsti nel post alluvione 266 sono conclusi
Rossi: «Abbiano messo la città in condizione di affrontare un evento meteorologico analogo a quello avvenuto con tutt'altro livello di sicurezza»
[20 Febbraio 2019]
Il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi, in qualità di commissario per l’emergenza dopo l’alluvione che nel settembre 2017 ha colpito duramente Livorno, ha effettuato oggi un nuovo sopralluogo in città per valutare lo stato di avanzamento del piano lavori, che conta 294 interventi per un ammontare complessivo circa 85 milioni di euro (di cui 70 messi a disposizione dalla Regione Toscana e 15 dal Governo).
«Sono contento del progredire dei lavori di ripristino e anche i cittadini – commenta Rossi – sembrano soddisfatti del lavoro svolto. Abbiano messo la città di Livorno in condizione di affrontare un evento meteorologico analogo a quello avvenuto con tutt’altro livello di sicurezza. Ci auguriamo che questo non debba mai accadere, ma per precauzione abbiamo fatto un lavoro di messa in sicurezza molto superiore a quanto ci avrebbe chiesto la legge».
Nel dettaglio, ad oggi dei 294 interventi previsti 266 sono conclusi, altri (quelli relativi alla fase di riduzione del rischio futuro) sono in corso o in fase di gara; entro marzo dovranno esser avviate tutte le gare per i lavori restanti, e per la fine dell’anno tutte le opere dovranno essere saranno appaltate. «Abbiamo fatto tutto quello che potevamo – continua Rossi – con serietà e in tempi rapidi. Come Regione siamo stati vicini anche alle famiglie ed alle imprese, anche se devo dire che sulla fase di rendicontazione dei danni qualcosa non è andato nel verso giusto: nella prima fase avevamo avuto denunce danni per 50 milioni, 25 dalle famiglie e 25 dalle imprese, ma al momento della rendicontazione solo 7 milioni sono stati documentati. E questo ha creato un certo imbarazzo per la Regione Toscana in sede nazionale».
Nel suo sopralluogo di questa mattina Rossi, accompagnato dal consigliere regionale di Livorno Francesco Gazzetti, ha visitato i punti ritenuti più critici, in particolare il ponte sul Rio Maggiore (che sarà rifatto, anche se prima sarà necessario procedere allo storno del Rio a valle), il nuovo ponte di via Remota (dove un comitato di cittadini lo ha accolto e gli ha donato un tagliere artigianale in legno di ulivo in segno di riconoscenza), il nuovo muro di contenimento sul Rio Ardenza lungo via di Popogna e la foce dell’Ardenza, in località Tre Ponti, dove sono stati consolidati gli argini e sia la luce del torrente che quella del ponte che lo oltrepassa sono state significativamente allargate.
«Amo Livorno – conclude il commissario – e per tutelare questa città siamo andati anche oltre la legge ed abbiamo accolto le sollecitazioni dei cittadini riguardo al Rio Maggiore, aggiungendo proprio stamani una nuova opera a quelle previste, cioè il rifacimento del ponte sul Rio Maggiore nei pressi del cimitero della Misericordia».