Lucca, ex Manifattura Tabacchi: le associazioni chiedono il Consiglio comunale aperto

La lettera di Italia Nostra, Legambiente e Rete dei Comitati a Comune e Regione

[7 Luglio 2020]

Glauco Borella, presidente di Italia Nostra Lucca, Michele Urbano, presidente di Legambiente Città di Lucca, Eros Tetti, presidente della Rete dei Comitati per la difesa del territorio hanno scritto al Sindaco, al presidente del Consiglio comunale e ai consiglieri comunali di Lucca e al presidente del Consiglio regionale e ai Consiglieri della Regione Toscana per chiedere la convocazione di un consiglio comunale aperto sulla vicenda della ex Manifattura Tabacchi. Ecco cosa scrivono:

 

In merito alla destinazione della parte pubblica della ex Manifattura Tabacchi non soggetta al PIUSS è stupefacente osservare come una proposta su cui “Non c’è nulla di già deciso a tavolino”, come affermato dal Sindaco Tambellini, abbia già prodotto profondi effetti tangibili a livello amministrativo. Successivamente alla manifestazione di interesse di un privato, l’Amministrazione Comunale ha operato con Delibera n° 65 del 19 settembre 2019 una variante alla programmazione delle opere pubbliche, che ha stralciato la “Realizzazione parcheggio presso ex manifattura tabacchi con relativa costituzione di piazza in quota e collegamenti con passeggiata delle mura” dalla programmazione dell’Ente; il 27 novembre è stata adottata nottetempo in tutta fretta una variante urbanistica, sulla cui legittimità a distanza di 6 mesi siamo ancora in attesa di riscontro in merito alla nostra osservazione  protocollata.

L’“opportunità” messa sul piatto dal privato è in contraddizione a quanto esposto dall’Amministrazione in Consiglio Comunale, dove non è stato illustrato alcun progetto/proposta in merito. Di chi è la convenienza?

Sulla “trasparenza solo mistificazioni” ha affermato il Sindaco. Chiediamo di chiarire: quali sono le motivazioni addotte dall’Amministrazione per stralciare dal Piano Triennale delle Opere Pubbliche a settembre 2019 un’opera ritenuta così strategica e di così modesto rilievo economico, valutata 3.9 milioni di euro: una cifra in linea con i proventi dei parcheggi di cui giova l’Amministrazione, quale la “Realizzazione parcheggio presso ex manifattura tabacchi con relativa costituzione di piazza in quota e collegamenti con passeggiata delle mura” (cuore della proposta del privato, che ne giustificherebbe l’interesse pubblico)? Non potevano essere utilizzati altri provenienti da cessioni o progetti o altri strumenti?

E’ bene evidenziare che il Codice dei contratti pubblici prevede due distinte procedure di finanza di progetto: la procedura su iniziativa della Pubblica Amministrazione per la realizzazione dei lavori già inseriti negli strumenti di programmazione formalmente approvati dalla medesima Amministrazione sulla base della normativa vigente (cfr. articolo 183, commi 1-14); la procedura su iniziativa dell’operatore economico privato per la realizzazione di lavori fuori programmazione (articolo 183, commi 15-19).

Lo stralcio dell’opera contraddice programmazioni ed impegni pluriennali e determina una posizione subalterna dell’Amministrazione rispetto alla proposta di un privato che si è innesta su una progettualità già consolidata. A noi pare un grave errore di prospettiva, potendo l’Amministrazione già scegliere di affidare la concessione sulle opere, ponendo a base di gara il progetto di fattibilità, pubblicando un bando finalizzato alla presentazione di offerte che contemplassero l’utilizzo di risorse totalmente o parzialmente a carico dei soggetti proponenti, con una procedura aperta a tutti i soggetti economici che possedessero requisiti adeguati (art. 183 D.lgs 50/2016). Perchè non è stata attuata questa possibilità?

Perché il Comune, che ha destinato elevate risorse economiche per la programmazione delle funzioni nella ex Manifattura, prevedendo la partecipazione come strumento in grado di valorizzare esperienze e competenze locali e di incentivare la collaborazione tra soggetti pubblici e privati (Project Financing), tanto da affidare una cospicua consulenza al soggetto privato (SINLOC) che ha individuato funzioni idonee compatibili per la ex Manifattura, non abbia poi attuato le proprie previsoni precedentemente assunte? SINLOC è lo stesso soggetto che, successivamente, sul proprio sito web ha dichiarato: “Sinloc ha collaborato attivamente, in qualità di advisor economico-finanziario di Coima, nella predisposizione della proposta promotore in un’ottica di concreta attivazione della rigenerazione in Partenariato Pubblico-Privato (PPP) dell’ex Manifattura Tabacchi”. Qual è la relazione fra le proposte che SINLOC ha predisposto per l’Amministrazione Comunale e quella presentata dal privato sullo stesso bene pubblico?

Ora assistiamo alla richiesta di riconoscimento di una “nuova” proposta privata per ottenere la pubblica utilità per realizzare un tale parcheggio: questa è una contraddizione in termini, essendo stata già stata stralciata dell’Amministrazione la previsione di un parcheggio dallo strumento che ne certificava la pubblica utilità. Questa proposta a noi pare una minestra riscaldata.

Siamo rammaricati che sulla destinazione di un bene pubblico della Città di così elevato valore, anche economico, l’Amministrazione Comunale non abbia preliminarmente avviato un dibattito per ricercare le soluzioni ottimali.

Riteniamo non più rimandabile il dovuto confronto in un Consiglio Comunale aperto, prima che vengano assunte decisioni irrevocabili.