Riceviamo e pubblichiamo

Mobilità sostenibile, a Livorno circolano troppe auto: è arrivata l’occasione per cambiare

Approvato un Pums che punta ad abbassare l'inquinamento atmosferico e acustico e aumentare la sicurezza e il benessere dei cittadini, con una maggiore attenzione alle fasce più deboli

[14 Maggio 2021]

Finalmente la città di Livorno ha un suo Piano urbano per la mobilità sostenibile (Pums). Indubbiamente è un risultato storico, frutto dell’impegno e del lavoro dell’assessora Giovanna Cepparello e degli uffici comunali competenti.

Il Pums è stato approvato dal Consiglio comunale dopo 16 incontri partecipativi e 7 commissioni consiliari dedicate, e a valle di oltre 200 osservazioni ricevute da privati cittadini e soggetti organizzati.

Il Pums, per la città di Livorno, rappresenta una svolta in termini di qualità ambientale, sicurezza e salute.  Per la prima volta, dopo anni di quasi anarchia e improvvisazione in termini di mobilità (l’ultimo piano del traffico comunale risale ad oltre venti anni fa), l’amministrazione comunale ha elaborato e approvato un piano caratterizzato da una strategia integrata, sostenibile e coerente con le politiche europee e nazionali.

Le azioni e gli interventi previsti dal Pums, che saranno realizzati nei prossimi anni, miglioreranno la qualità della vita e la salute dei livornesi e, al tempo stesso renderanno più agevole e sicuro il loro modo di spostarsi all’interno della città.

Il Pums cambierà in meglio il volto di Livorno, anche da un punto di vista di attrattività turistica (una parte del piano è dedicato allo sviluppo del turismo), e porrà la nostra città al livello delle città europee più moderne, sostenibili e sicure.

Purtroppo, le opposizioni, specialmente quelle dell’area di centrodestra, si sono dimostrate più interessate a un tornaconto di tipo propagandistico ed elettorale che alla salute e alla sicurezza dei cittadini, avanzando critiche totalmente fuori luogo, dimostrando la loro non conoscenza (anche normativa) sul tema.

L’obiettivo del Pums infatti non è quello di “obbligare i livornesi ad andare in bicicletta”, di “impedire l’uso dell’automobile” o di “chiudere il Romito” (non si capisce cosa abbiano letto i consiglieri dell’opposizione, essendo queste affermazioni totalmente false e prive di fondamento), ma quello di equilibrare maggiormente l’utilizzo dei diversi mezzi di trasporto nel corso di 10 anni, allo scopo di abbassare l’inquinamento atmosferico e acustico e aumentare la sicurezza e il benessere dei cittadini, con una maggiore attenzione alle fasce più deboli.

A Livorno circolano troppe auto. Chiedere ai livornesi di usare altri mezzi (bici, autobus) o spostarsi a piedi se il tratto da effettuare è breve e creare le condizioni per diminuire il numero dei mezzi a motore circolanti (costruire piste ciclabili, instaurare zone 30, creare corsie preferenziali per i bus, realizzare cerniere di mobilità intese come centri di servizi, mettere in sicurezza la mobilità scolastica) è utile e necessario, ma prima di tutto è un atto di civiltà.

di Gabriele Benucci (Casa Livorno), Carlo Bornaccini (Futuro!)