Molte adesioni all’appello per la rapida approvazione della nuova legge urbanistica della Toscana
[18 Dicembre 2013]
Eddyburg, il sito che raccoglie numerosi urbanisti italiani, era già intervenuto sulle polemiche che, come sanno bene i lettori di greenreport.it, circondano la nuova legge urbanistica della Toscana. « Difendiamo una legge che impedisce lo spreco assurdo del consumo di suolo – dicono ad Eddyburg – Il “blocco edilizio” vorrebbe rinviarla, moderarla, mitigarla, svuotarla. In una parola, proseguire la devastazione del patrimonio comune.
Per questo è stato lanciato da Marco Cammelli, Giovanni Caudo, Vezio De Lucia, Salvatore Lo Balbo, Paolo Maddalena, Giampiero Maracchi, Edoardo Salzano l’appello “Perché sia rapidamente approvata la proposta di legge urbanistica della Toscana”, sostenuto da Rete dei Comitati per la difesa del territorio, Associazione Bianchi Bandinelli, Associazione VAS Verde Ambiente Società, Associazione Ampugnano per la Salvaguardia del Territorio, Cittadini area fiorentina, Accademia Kronos, che ha già raccolto molte adesioni e, «Condividendo le valutazioni dei promotori dell’appello e la loro sollecitazione a una tempestiva approvazione del disegno di legge approvato dalla Giunta regionale, hanno subito aderito: Alberto Asor Rosa, Paolo Baldeschi, Piero Bevilacqua, Roberto Camagni, Vittorio Emiliani, Domenico Finiguerra, Roberto Gambino, Maria Cristina Gibelli, Maria Pia Guermandi, Alberto Magnaghi, Oscar Mancini, Giorgio Nebbia, Tomaso Montanari, Massimo Quaini, Salvatore Settis, Renato Soru, Carlo Petrini.
Ecco il testo dell’appello rilanciato da Eddyburg:
«Siamo venuti a Firenze da altre città e altre regioni. Analizzando e discutendo la proposta di legge in materia di urbanistica e di governo del territorio abbiamo imparato molto su come si può fare per combattere davvero il consumo di suolo, cioè l’espansione dell’urbanizzazione (la “repellente crosta di cemento e asfalto”) sull’intero territorio nazionale. Il blocco dell’espansione è un obiettivo che molti dicono di voler raggiungere ma le intenzioni diventano efficaci solo se ad esse seguono i fatti. Quando si tratta del territorio i primi fatti sono le regole. Le regole per il buon governo proposte dalla Giunta della Regione Toscana ci sembrano esemplari. Vorremmo che fossero presto approvate, per almeno due ragioni: perché consentono di bloccare subito la dilapidazione di una risorsa – lo spazio aperto – indispensabile per il futuro della Toscana e prezioso per tutta l’umanità presente e futura; perché sono un esempio per le altre istituzioni elettive che hanno responsabilità in proposito: dal Parlamento nazionale ai Comuni. È un percorso che può contribuire far uscire l’Italia dalla crisi soddisfacendo l’esigenza della sicurezza del territorio e dei suoi abitanti, della tutela dei patrimoni comuni, e quella di uno sviluppo fondato sul lavoro e sul benessere degli abitanti».