Nei porti dell’Alto Tirreno lavorano 9.700 persone: arriva da qui l’1,5% del Pil toscano
Alla Versiliana il segretario generale Paroli: «La Darsena Europa verrà realizzata nel massimo rispetto dell'ambiente»
[17 Luglio 2023]
L’Autorità di sistema portuale (Adsp) del Mar Tirreno settentrionale, col suo segretario generale Matteo Paroli, è stata tra i protagonisti della celebre kermesse culturale de La Versiliana, in corso a Marina di Pietrasanta.
Un’occasione per mettere a fuoco il contributo offerto dai porti dell’Alto Tirreno – Livorno, Piombino, Portoferraio, Rio Marina-Cavo e Capraia – all’economia regionale, offrendo una prospettiva sul futuro del più grande scalo toscano: quello labronico.
I porti dell’Adsp «danno lavoro a 9700 persone (16.800 con l’indotto) e generano l’1,5% del Pil regionale, 3,1 miliardi di euro. Queste cifre danno una chiara dimensione di quale importanza abbiano a livello territoriale i nostri porti», spiega Paroli, che ha insistito però sulla necessità di una maggiore semplificazione e razionalizzazione delle norme a livello ambientale.
Paroli ha offerto in proposito uno spaccato sul contesto normativo di settore, portando ad esempio quanto accadutogli nel corso della sua precedente esperienza ad Ancona: «Quando ero segretario generale nell’Adsp del Mar Adriatico centrale – ha ricordato – ci siamo occupati di demolire 80 metri di diga foranea: l’obiettivo era quello di frantumare gli scogli della diga e utilizzarli per rifiorire un’altra struttura di protezione del porto, posizionata a poche centinaia di metri di distanza: ebbene, abbiamo avuto problemi incredibili perché la normativa ci imponeva di bonificare le scogliere, risultate contaminate dal sale marino. Prima di rimuovere gli scogli e reintrodurli in un ambiente peraltro identico a quello da cui erano stati estratti, abbiamo dovuto lavarli per decontaminarli dal sale».
Per quanto riguarda invece l’espansione a mare dello scalo labronico, Paroli ha comunque assicurato che il tema della tutela ambientale sarà centrale: «La Darsena Europa – ha sottolineato – verrà realizzata nel massimo rispetto dell’ambiente: sono stati pubblicati studi sulle dinamiche delle correnti marine, superficiali e sottomarine, sull’impatto che queste opere potrebbero avere sull’eventuale erosione del territorio litoraneo e sulle praterie di posidonia, che hanno un’importanza strategica nel mantenimento dell’ambiente marino».
La Darsena Europa rappresenta un elemento centrale per lo sviluppo del porto di Livorno, ma sarebbe utopico pensare che un’opera di questa portata non abbia alcun impatto ambientale; da Legambiente sottolineano anzi più criticità che sarebbe opportuno limare, tant’è che l’associazione ambientalista ha inviato puntuali osservazioni al progetto nell’ambito della Valutazione d’impatto ambientale (Via) in corso a livello nazionale.