Guerrieri: «I dati fotografano una situazione complessa per la portualità italiana»

Nei porti dell’alto Tirreno traffico merci in calo dell’1,6% nel primo semestre 2023

A Piombino già trasbordati oltre 168 mila mc di Gnl nel rigassificatore Gola Tundra

[30 Agosto 2023]

Nella prima metà del 2023 i porti dell’alto Tirreno hanno movimentato 18.798.266 tonnellate di merce, con un calo dell’1,6% su base semestrale.

I dati diffusi dall’Autorità di sistema portuale (Adsp) del mar Tirreno settentrionale mostrano comunque una situazione molto sfaccettata, a seconda degli scali e dei relativi flussi analizzati.

Il porto di Livorno in particolare ha risentito, al pari di moti altri scali portuali italiani, della situazione congiunturale negativa caratterizzata dalla frenata dell’economia europea, con una flessione del 3,2% sulla movimentazione complessiva dei traffici (attestatisi a 15,4 mln di ton).

Significativa invece la crescita del traffico passeggeri: sono stati 1.194.522 quelli in transito nello scalo toscano nel primo semestre del 2023 (26,8%), con oltre 997mila passeggeri dei traghetti (+21,6%) più di 197mila crocieristi (+61,4%).

Anche il porto di Piombino vede il traffico passeggeri in crescita (1.213.185, +9,5%), sia per quanto riguarda quelli dei traghetti (+9,4%, 1.207.794 unità) sia per i crocieristi (+27,3%, passati a 5.391 unità).

In controtendenza invece i dati sulle merci, coi traffici aumentati del 4,3% a oltre 2 mln di ton.

«A sostenere i numeri del porto – dettagliano dall’Adsp – la crescita del 790% del traffico delle rinfuse liquide, passato a 179.079 tonnellate a seguito dell’entrata in funzione del rigassificatore e del conseguente trasbordo di oltre 168 mila mc di gas naturale sulla Golar Tundra», dove il primo carico di Gnl è arrivato dall’Egitto solo nel maggio scorso.

Con riferimento infine ai porti elbani, quelli di Portoferraio, Rio Marina e Cavo hanno chiuso il semestre con un aumento significativo del traffico rotabile in tonnellate (+10,5%, a 1.3 mln di ton), passeggeri dei traghetti in crescita del 9,6% (1.197.560 transiti) così come i crocieristici (9.970, +84,7%).

«I dati sui traffici relativi al primo semestre – commenta il presidente dell’Adsp, Luciano Guerrieri –  fotografano una situazione complessa per la portualità italiana, alle prese con le incertezze legate all’esaurirsi della spinta dell’export a causa della debolezza della domanda globale. Sebbene Livorno abbia accusato al pari di altri porti le ricadute negative dovute a questi fenomeni macro-economici, vanno sottolineate le buone prestazioni del porto nel comparto chiave delle auto nuove, dei passeggeri e delle rinfuse liquide. Anche Piombino e gli scali portuali elbani hanno dimostrato di saper sfruttare le proprie caratteristiche di forza, fornendo un’ottima risposta dal lato del traffico passeggeri e di quello rotabile».