Rischio idrogeologico: a Carrara cura del territorio e opportunità di lavoro per 28 disoccupati
Progetto di Comune di Carrara, Amia e Consorzio 1 Toscana Nord con fondi europei
[23 Novembre 2017]
Con la costituzione dell’associazione temporanea di scopo che vede firmatari il Comune di Carrara, la società Amia e il Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord, ha preso il via ufficialmente il progetto “La mia Carrara” che, spiegano in Comune «E’ finalizzato all’assunzione a tempo determinato di ventotto persone in cerca di lavoro e inattive, residenti a Carrara e iscritte alle liste di collocamento, che verranno impiegate in lavori di pubblica utilità. Il progetto, di circa 300 mila euro, è finanziato per il 52% dalla Regione Toscana con fondi del POR Regionale sulla linea di stanziamento comunitario del Fondo sociale europeo, e per la restante parte da Comune di Carrara, che è anche soggetto capofila, Amia S.p.A e Consorzio di bonifica 1 Toscana Nord».
Secondo il sindaco di Carrara, Francesco De Pasquale, «Si tratta di un progetto lodevole che unisce la necessità di tenere puliti fossi, canali e caditoie, che solitamente sono quelli che vanno in sofferenza prima di tutti in caso di forti piogge, e l’esigenza di lavoro, che purtroppo nel nostro territorio è ben presente. La nostra città ha già pagato ampiamente i disagi dovuti alla fragilità del territorio da un punto di vista idrogeologico. Per questo con la firma di oggi avviamo nei fatti l’impegno avviato nel 2016 a conferma del fatto che i buoni progetti non hanno colore politico».
L’assessore alle politiche sociali di Carrara, Anna Galleni, aggiunge: «E’ innegabile che in un periodo di profonda crisi economica, che va a coinvolgere anche il ceto medio e che comporta impoverimento diffuso e consequenziale richiesta di aiuti anche al sociale, progetti come questi sono accolti con il massimo favore».
I 28 nuovi posti di lavoro verranno attivati con contratto part time: 12 occupati lavoreranno per 10 mesi per il Consorzio di Bonifica e verranno impiegati in interventi focalizzati nel Fosso della Macchia e sul Torrente Carrione. Contemporaneamente Amia seguirà con 16 persone, assunte per 12 mesi, lavori che verranno svolti su superfici urbane che riguarderanno la pulizia di caditoie, vecchi canali irrigui, l’individuazione di eventuali scarichi fognari nelle acque meteoriche e alcune manutenzioni nelle aree ad uso pubblico. Tutte attività che contribuiranno al recupero di zone degradate e a favorire il recupero idrogeologico di aree naturali sensibili. La zona di Carrara è infatti individuata dalla normativa vigente in materia come area di crisi, ed è pertanto ammessa a presentare progetti di pubblica utilità che favoriscano l’occupazione di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro, inoccupati, disoccupati di lungo periodo e persone che si trovano ai margini del mercato del lavoro, che non possono usufruire degli altri ammortizzatori sociali.
Il presidente del Consorzio Toscana nord, Ismaele Ridolfi, evidenzia che «La cura del territorio e la sua sicurezza possono creare nuova occupazione Il finanziamento europeo messo a disposizione dalla Regione, prosegue Ridolfi, con la partecipazione del Comune di Carrara, di Amia e del nostro Consorzio dà modo di proseguire un progetto che il Consorzio ha già sviluppato negli anni. Esso offre infatti l’occasione di fare opere di manutenzione del nostro territorio e l’opportunità di creare posti di lavoro. Il nostro impegno con 12 addetti partime per circa un anno sarà rivolto a lavori di bonifica e ricostruzione argini Fosso della Macchia e interventi sul Torrente Carrione. Crediamo davvero che la sicurezza idraulica e ambientale debbano diventare anche occasione di lavoro».
Anche il vicepresidente del Consorzio Bonifica, Enrico Bertelli, si dichiara soddisfatto per l’avvio del progetto che «andrà a migliorare le condizioni idrauliche dei corsi d’acqua e darà garanzia a ventotto famiglie di poter rientrare nel mondo del lavoro, seppur per un periodo a tempo determinato».
Pascal Arrighi, amministratore unico di Amia, dice che per la municipalizzata, «Questo nuovo progetto è ulteriore motivo di soddisfazione in quanto segue un progetto simile realizzato nello scorso anno; il successo di questa capacità progettuale premia senz’altro la collaborazione tra la macchina amministrativa e le aziende che operano sul territorio».
La direttrice di Amia, Lucia Venuti, comclude: «Amia avrà a disposizione 16 unità. Di queste 6 provvederanno alla pulizia delle condotte per lo smaltimento delle acque meteoriche, 6 saranno incaricate dell’individuazione di scarichi irregolari, mentre 4, anche in collaborazione con Erp, saranno incaricate della manutenzione di aree pubbliche. Si tratta di settori importanti che andranno ad agire su problemi di cui spesso la popolazione ha chiesto soluzione e che completano e potenziano l’impegno quotidiano di Amia sul territori».