Rossi e Gentiloni: un Patto per la Toscana da 300 milioni

Sul tavolo Tirrenica, Grandi Molini di Livorno e acciaierie di Piombino

[14 Aprile 2017]

Uno dei temi su cui si sono trovati d’accordo ieri il presidente della Regione Toscana Enrico Rossi e il presidente del Consiglio Paolo Gentiloni è quello di «Un Patto per la Toscana da 300 milioni per nuovi investimenti soprattutto su viabilità e difesa del suolo».

Dopo l’incontro a Palazzo Chigi, Rossi ha spiegato: «Abbiamo parlato dei problemi della Toscana, di alcune emergenze e concordiamo sull’obiettivo di firmare presto, entro qualche mese, a fine primavera il patto per la Toscana che preveda l’utilizzo delle risorse del fondo nazionale per lo sviluppo e coesione non ancora utilizzati. Puntiamo a qualcosa come 300, 350 milioni che, uniti a quelli già spesi e già impegnati, potrebbero dare risposta a vari problemi di investimenti come viabilità, assetto idrogeologico e mantenere un livello di impegni nella nostra regione sufficientemente adeguato».

Rossi e Gentiloni hanno poi affrontato anche il nodo della Tirrenica e il presidente della Regione – grande sconfitto dalla decisione del governo di non costruire un nuovo tratto autostradale in Maremma –  ha annunciato che la settimana prossima  incontrerà il ministro dei trasporti Graziano Del Rio.

Per quanto riguarda la lotta all’evasione, Rossi ha detto che «C’è la possibilità per la Toscana di dare un contributo per la lotta all’evasione sulla base di un progetto mirato, ottenendo anche una percentuale del recupero Iva. Vorrebbe dire poter contare su maggiori risorse e dare soprattutto equità, il che andrebbe a favorire ancora nuovi investimenti nella nostra regione. E’ un’iniziativa che vorremmo mettere a punto e chiudere in tempi rapidi, entro l’estate. Ci stiamo ragionando. Sarebbe tra l’altro il primo caso a livello nazionale».

Il terzo argomento affrontato da Rossi e Gentiloni è stato quello della situazione economica della Grandi Molini di Livorno, i cui rappresentanti verranno ricevuti la settimana prossima al ministero dello sviluppo economico, e la situazione di Piombino, che secondo Rossi «E’ da seguire con grande attenzione. Ci sono gravi ritardi da parte di Rebrab, l’imprenditore algerino che ha rilevato le acciaierie, un impegno della Presidenza del Consiglio perché tutto vada positivamente è parso fondamentale chiederlo e ringrazio il presidente Gentiloni per la sua disponibilità».