La giunta regionale ha approvato il regolamento
In Toscana sconti Irap alle aziende che investono in cultura e paesaggio
[26 Febbraio 2014]
Dal 2014 aziende toscane dal 2014 (anche se lo sconto si sentirà nel 2015) hanno la possibilità di pagare meno tasse, «almeno le imprese e i liberi professionisti che investiranno quest’anno su cultura e tutela e valorizzazione del paesaggio». È quanto spiega la giunta regionale, che ha approvato definitivamente il regolamento di attuazione della legge, la n. 45 del 2012, che prevede uno sconto sull’Irap, l’imposta regionale sulle attività produttive. Nel 2011 in Toscana l’Irap valeva circa 2 miliardi, a pagarla erano 234 mila contribuenti. Solo una piccola parte (di un’imposta che è regionale solo in parte) è però la quota libera e manovrabile, visto che le aliquote ordinarie le stabilisce lo Stato e le risorse sono per lo più (assieme all’addizionale Irpef) vincolate al finanziamento del fondo nazionale della sanità. La legge toscana sulle agevolazioni fiscali per gli investimenti in cultura ha avuto un percorso travagliato: la prima proposta la Toscana la aveva avanzata nel nel 2011, il governo la aveva impugnata ma nel giugno 2013 la Consulta ha dato ragione alla Regione e ad ottobre la giunta aveva approvato il regolamento poi inviato in Consiglio regionale per un parere.
«Spendi mille e ne scali duecento, la sintesi è tutta qui – sottolinea una nota regionale – Per il primo anno a disposizione c’è complessivamente un milione di euro per il credito d’imposta, un milione di entrate a cui la Regione rinuncerà». E l’assessore alla presidenza e al bilancio della Regione, Vittorio Bugli spiega: «La cultura e con la cultura, in Toscana, anche il paesaggio, sono il nostro più grande patrimonio: un patrimonio che il pubblico e le istituzioni hanno il dovere di difendere e valorizzare e che può essere volano per lo sviluppo economico e la creazione di nuovi posti di lavoro. Nonostante la difficile stagione che stiamo vivendo e nonostante i tagli di risorse che abbiamo subito in questi anni, non solo comunque non abbiamo tagliato gli investimenti in cultura (anzi li abbiamo aumentati) ma abbiamo messo in campo questa legge, e siamo stati i primi in Italia a farlo, consentendoci di coinvolgere il privato e il mondo imprenditoriale in questa opera di valorizzazione. Adesso vogliamo informare di questa opportunità aziende ed associazioni e stiamo studiando il canale migliore».
Ecco come funziona – Dal 2015 (con la dichiarazione che riguarda i redditi 2014) «Chi finanzia iniziative culturali o contribuisce alla tutela e valorizzazione del paesaggio, sostenendo ad esempio il recupero di immobili posti sotto tutela, potrà contare sul uno sconto sull’Irap pari al 20 per cento di quanto ha speso. Per il paesaggio l’intervento dovrà essere coerente con il piano regionale omonimo, per la cultura con quello della cultura. Donazione minima: 1.000 euro (nella prima versione erano cinquemila). Lo sconto fiscale varrà se i promotori dei progetti sono soggetti pubblici o enti privati o associazioni senza fini di lucro, che per statuto fanno promozione o gestiscono attività culturali. Varrà per tutte le imprese, con la sola eccezione di banche, fondazioni bancarie, compagnie e imprese di assicurazione e aziende in difficoltà economica. Varrà se finanzi un festival teatrale o il restauro di un quadro, un palazzo o un’opera d’arte, se aiuti uno dei tanti enti o associazioni che in Toscana fanno cultura».
Chi beneficia delle erogazioni dovrà comunicarlo agli uffici regionali attestando il possesso dei due requisiti necessari: l’operare senza fini di lucro è l’indicazione nello statuto o nell’atto costitutivo delle finalità della promozione, organizzazione e gestione di attività culturali o della valorizzazione del patrimonio culturale o del paesaggio. Chi intende godere delle agevolazioni fiscali e del credito d’imposta deve invece prenotare la richiesta: in futuro sarà online attraverso una piattaforma dedicata, in attesa le domande dovranno essere presentate per posta elettronica certificata. Chi prima lo farà avrà la precedenza, fino ad esaurimento del fondo che per il primo anno sarà pari appunto ad un milione di euro: il 70% destinato ad iniziative culturale, il resto al paesaggio.
Entro il 15 marzo di ogni anno gli uffici regionali approveranno l’elenco delle erogazioni liberali e dei soggetti destinatari dell’agevolazione fiscale. La detrazione varrà per l’anno fiscale in cui è stata fatta la donazione. Gli uffici regionali effettueranno controlli a campione e tutte le informazioni saranno trasmesse all’Agenzia delle Entrate.