Tra Firenze e Prato via libera a una «vera e propria superstrada ciclabile»
Cecilia Del Re: «Un’infrastruttura pensata come un grande asse verde, che punta a sostenere il passaggio dall’auto alla bicicletta»
[17 Novembre 2020]
Il Consiglio comunale di Firenze ha dato il via libera alla variante urbanistica semplificata per realizzare «il primo caso in Italia di infrastruttura ciclabile ad alta capacità», ovvero la “superciclabile” di collegamento tra Firenze e Prato.
Come spiega il sindaco Dario Nardella si tratta di «una vera e propria superstrada ciclabile che unirà le città di Firenze e Prato, con caratteristiche che la differenziano in modo sostanziale dalle piste ciclabili ordinarie presenti sul territorio italiano. Un’infrastruttura progettata per diventare un grande asse di collegamento della piana fiorentina, in grado di innovare il sistema della mobilità incentivando forme alternative rispetto al mezzo motorizzato. Una superpista concepita per soddisfare le esigenze di mobilità dell’utenza abituale, ma anche di quella saltuaria e turistica».
Come emerso dalla Conferenza dei servizi convocata dalla Città metropolitana, parte dell’infrastruttura attraversa aree di proprietà privata da sottoporre a procedura espropriativa: la variante adottata è funzionale alla creazione del vincolo per procedere all’esproprio.
Più nel dettaglio, il progetto prevede una pista con larghezza nominale di 4 metri per consentire il sorpasso e quindi l’utilizzo in sicurezza da parte di un’utenza diversificata; anche i raggi di curvatura sono incrementati in modo da permettere la circolazione in sicurezza a velocità sostenute (25 km/h). Il tracciato è diretto e prevede deviazioni solo dove inevitabili; le intersezioni sono studiate per garantire la massima sicurezza dell’utenza debole.
La pista presenta inoltre una pavimentazione con asfalto riciclato, ed è dotata di un impianto di illuminazione dedicato con un sistema di sensori di presenza per il controllo biodinamico della luce che permette l’accensione nelle ore notturne; il progetto del verde prevede infine la riqualificazione e ombreggiatura del contesto attraversato dalla pista.
Complessivamente il progetto prevede «un’infrastruttura pensata come un grande asse verde – conclude l’assessore all’Urbanistica e ambiente Cecilia Del Re –, che punta a sostenere il passaggio dall’auto alla bicicletta ma anche a creare nuova domanda ciclabile grazie all’offerta di un servizio innovativo e non paragonabile a quelli esistenti».