Arcipelago toscano: blitz della guardia costiera contro la pesca a strascico illegale

Confiscato il pescato e oltre 2.000 euro di multa

[13 Gennaio 2023]

Con un’efficace operazione la la Motovedetta CP 2117 Guardia Costiera di Portoferraio, nel corso dei controlli effettuati nelle acque dell’Arcipelago Toscano, «Ha accertato, nei pressi del promontorio di Pomonte, che un peschereccio intento in attività di pesca a strascico, appartenente alla marineria di Porto Santo Stefano, non aveva contabilizzato da diversi giorni il prodotto ittico pescato sul libro di bordo elettronico, anche noto come “logbook”, ed aveva a bordo un marittimo extracomunitario risultato non regolarmente imbarcato. Tali violazioni hanno determinato l’irrogazione di una sanzione amministrativa di circa 2.400 euro, nonché la sanzione accessoria della confisca del pescato (circa di 200 kg di prodotto ittico costituito principalmente da pagelli, triglie, razze e naselli). Un risultato importante quello raggiunto dalla guardia Coostiera di Portoferraio a difesa del consumatore finale e della salute pubblica, ma soprattutto a tutela della risorsa ittica e dell’ambiente marino e costiero dell’Arcipelago Toscano».

Condividiamo l’importanza dell’intervento della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Portoferraio, con la quale ci complimentiamo, ma non si può non notare l’esiguità della sanzione rispetto alla gravità di quanto riscontrato. In altri Paesi europei reati simili comportano il fermo o il sequestro dell’imbarcazione e multe molto più salate. Nelle condizioni il rischio vale la candela, con pescherecci e pescatori “sportivi” che si spingono fin dentro le aree protette a mare, e che vengono sanzionati con multe basse e che possono continuare senza grandi problemi – salvo il sequestro a volte delle reti – la loro attività.