Parte da Firenze la rivoluzione Blues: presentato il primo treno ibrido Blues

Giani: «Svolta per la cura del ferro». Baccelli: 900 milioni di euro per innovare completamente la flotta, 100 nuovi treni su 150

[4 Marzo 2022]

Oggi in piazza della Repubblica a Firenze è partito  il road show nelle principali piazze italiane per far conoscere a cittadini e istituzioni il nuovo convoglio della flotta regionale di Trenitalia progettato e costruito da Hitachi Rail che si affianca ai treni Rock e Pop già in consegna da maggio 2019 in tutta Italia.
Prosegue quindi la rivoluzione del Regionale di Trenitalia che prevede entro i prossimi quattro anni il rinnovo dell’80% della flotta regionale.
In un comunicato della Regione Toscana si legge che «Quello presentato stamani è il primo treno ibrido di Trenitalia (Gruppo FS Italiane) a tripla alimentazione, elettrica, diesel e a batterie. Un treno con un’impronta green ancora più sostenibile per il ridotto impatto ambientale e per la maggiore attenzione sociale con la possibilità di offrire alle famiglie un’area dedicata ai bambini».

Il Villaggio Trenitalia dove è presente un modello in scala reale del Blues è stato oggi dal presidente della Regione Eugenio Giani insieme all’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, dall’assessore alla mobilità e trasporti del Comune di Firenze Stefano Giorgetti e dell’amministratore delegato  e direttore generale di Trenitalia Luigi Corradi. Presenti anche Sabrina De Filippis, direttore Business Regionale Trenitalia, Marco Trotta, direttore direzione regionale Toscana Trenitalia, Luca D’Aquila, amministratore delegato Hitachi Rail STS e Maurizio Manfellotto, presidente Hitachi Rail STS. Il villaggio resta aperto a tutti, oggi e domani, dalle 10,00 alle 2100,

Giani ha spiegato che «Oggi vediamo un treno ibrido blues  di grandissima qualità ed evidente perfezione sul piano dell’estetica e del design. La presentazione nazionale si svolge a Firenze perché nei numeri c’è la sostanza. Dei 110 nuovi Blues, 44 arrivano in Toscana e il modello è esposto in piazza della Repubblica, piazza simbolo della Firenze romana che già 2000 anni fa era il centro  dei trasporti e dei collegamenti della città. Oggi è un passaggio storico – prosegue Giani- che rappresenta un salto di qualità nei collegamenti del  trasporto pubblico locale e nell’innalzamento dei livelli di accoglienza. E’ la cosiddetta cura del ferro  e in questo, con Trenitalia,  la Regione vive un livello di assoluta collaborazione. I nuovi Blues rappresentano un passo importante verso la transizione ecologica  e la loro qualità li rende piacevoli, accoglienti affinché vengano preferiti all’uso della macchina”. Giani ha ricordato gli importanti investimenti della Regione nei treni ricordando il via libera nell’ultima seduta di Giunta alla delibera con cui, grazie al Pnrr si stanziano 21milioni di euro  a favore di Trenitalia per 3 ulteriori nuovi treni».

Baccelli ha fatto il quadro complessivo della situazione: «Col contratto di servizio  che abbiamo in essere  investiamo qualcosa come 900milioni di euro per innovare completamente la flotta, 100 nuovi treni su 150, l’età media dimezzata arriverà a 7 anni già nei prossimi anni». Baccelli ha ricordato  i 12 treni rock già messi su ferro, e ha detto che «I blues saranno ben 44  entro il 2022 per completare la flotta dei 100 nel 2023. Sono treni molto attesi, soprattutto su alcune linee, quelle che hanno avuto i dati peggiori in termini di puntualità, ma anche per  materiale vetusto come i diesel; linee ad esempio come la Faentina, la Siena Empoli, l’Empoli- Chiusi, saranno ovviamente prioritarie. Non a caso domani avremo una presentazione con i sindaci di questi territori. Si rinnova una flotta, lo si fa con un importantissimo investimento economico da parte della regione Toscana. L’obiettivo è che le persone prendano il treno. Vogliamo che si instauri  un nuovo dialogo treno-bus. Grazie al nuovo contratto con Autolinee toscane bisogna che fra treni blues e bus scatti un meccanismo di  complementarietà e non di concorrenza così davvero avremo un’intermodalità che ci consentirà di svolgere un trasporto  pubblico fortemente alternativo  quello privato»

Le consegne del treno regionale Blues partiranno proprio dalla Toscana. Nel 2022 il nuovo treno arriverà sulle linee non elettrificate del bacino senese, del bacino faentino e della Val di Sieve, prevedendo nel 2023 un cambio completo del modo di viaggiare su queste linee. In totale sono previsti 110 treni Blues nelle seguenti Regioni: Valle d’Aosta, Friuli-Venezia Giulia, Toscana, Lazio, Calabria, Sicilia, Sardegna.
Trenitalia  spiega che «Il nuovo regionale Blues rappresenta un salto generazionale, perché può viaggiare con motori diesel su linee non elettrificate, con motore elettrico su quelle elettrificate, e con batterie per percorrere il primo e l’ultimo miglio sulle linee non elettrificate o durante la sosta nelle stazioni così da evitare l’uso di carburanti, azzerando emissioni e rumori. La tecnologia ibrida consente di ridurre del 50% il consumo di carburante, oltre a una forte diminuzione delle emissioni di CO2 rispetto agli attuali convogli diesel. Il Blues è attrezzato con l’ERTMS, il più evoluto sistema di segnalamento ferroviario in Europa».