Sì della giunta regionale toscana al rinnovo parco bus Tpl
Stanziati quasi 42 milioni per 130 mezzi più ecologici, confortevoli e affidabili
[9 Marzo 2022]
Con una delibera approvata dalla Giunta regionale su proposta dell’assessore regionale ai trasporti Stefano Baccelli, prosegue, con oltre 41 milioni e 800 mila euro di investimenti per l’annualità 2022 prosegue il piano di rinnovo del parco degli autobus circolanti in Toscana. Lo stanziamento che ha avuto l’ok della giunta servirà al rinnovo di circa 130 mezzi.
Un’azione che punta anche a migliorare la qualità dell’aria, l’affidabilità dei mezzi ed il comfort dei viaggiatori grazie all’abbattimento dell’età del parco mezzi e l’utilizzo di bus nuovi, con minori emissioni ed una qualità di servizio maggiore.
Le risorse assegnate attraverso la delibera derivano da risorse ministeriali stanziate con i decreti 81/2020, 223/2020 e 315/2021. Di queste ben 37.761.410 euro andranno al gestore unico del lotto di trasporto pubblico regionale Autolinee Toscane spa, altri 750.038 euro andranno alla Città metropolitana di Firenze, mentre i restanti 3 milioni e 300 mila euro saranno ripartiti tra i ‘lotti deboli’, con l’assegnazione di 160.000 euro ciascuno ai Comuni di Pieve S.Stefano, Badia Tedalta, Cavriglia, S.Giovanni Val D’Arno, Talla, Cortona, Terranova Bracciolini, Castel S.Niccolò, Subbiano, Loro Ciuffenna, Castelfiorentino, Fucecchio, Montaione, Montespertoli, Vinci, San Casciano in Val di Pesa, Firenzuola, Vicchio, all’Unione dei Comuni del Valdarno e della Valdisieve e 260 mila euro alla Provincia di Livorno.
Baccelli ha spiegato che «Il rinnovo del parco mezzi è uno dei punti di forza delle politiche regionali nell’ambito dei trasporti. La sfida della Toscana , sia in ambito ferroviario che in ambito di trasporto pubblico locale, è proprio quella di rendere sempre più ‘ecologici’ i mezzi che devono essere allo stesso tempo più giovani, più confortevoli, più affidabili. E soprattutto contribuire ad abbattere in maniera significativa le emissioni inquinanti, con effetti particolarmente apprezzabili nei grandi centri urbani. Il nostro rinnovo tuttavia non dimentica i centri più piccoli, per questo oltre al gestore del lotto unico regionale finanziamo anche i lotti a domanda debole».