«Ancora troppe criticità nei laghi de Lazio, siamo a disposizione dei Comuni purché si intervenga fermando gli scarichi fognari che segnaliamo»
Goletta dei Laghi: nel Lazio inquinati 12 dei 22 prelievi
Per i 5 punti inquinati nel lago di Bolsena e i 4 nei laghi Pontini partono gli esposti
[30 Luglio 2018]
Goletta dei Laghi ha presentato i risultati del monitoraggio microbiologico effettuato sui laghi laziali e il risultato è che «12 punti risultano inquinati o fortemente inquinati su 22 prelievi, nei laghi di Bolsena, Bracciano, Vico, Canterno, Albano, Paola, Fondi e Fogliano. 5 punti critici nel Lago di Bolsena su 6 prelievi, 4 nei laghi pontini di Paola, Fogliano e Fondi su 6 prelievi, 3 a Bracciano su 4 prelievi».
Il responsabile della Goletta dei laghi, Simone Nuglio, spiega che «La Goletta dei Laghi da tredici anni attraversa il Paese alla ricerca delle principali criticità che affliggono i bacini lacustri italiani non solo relative alla cattiva o mancata depurazione delle acque, ma all’intero sistema territoriale che insiste sui bacini quest’anno la campagna di Legambiente ha scelto di fare i campionamenti non in relazione ai chilometri di costa ma concentrandosi sui “malati cronici”, cioè i punti dove la contaminazione derivante da mancata depurazione è sempre risultata dalle nostre analisi ben oltre i limiti di legge».
Ecco nel dettaglio i risultati di tutti i laghi laziali:
Nel lago di Bolsena (VT), su 6 punti campionati, 5 risultano fuori dai limiti. La Foce del Torrente nei pressi del Parco giochi a Montefiascone è risultata fortemente inquinato come peraltro da oltre un decennio Goletta dei Laghi segnala, così come l’acqua del lago della spiaggia in fondo a Via Cava a Marta. Anche i due punti campionati a San Lorenzo Nuovo e Grotte di Castro – il Fosso Ponticello e il canale della località Prati Renari – risultano fortemente inquinati. Se il primo è così già dal 2015, il secondo punto di rilevamento vede invece un peggioramento – da inquinato a fortemente inquinato – rispetto all’anno scorso. Risulta infine inquinato il punto di Foce del Fosso Cannello (o Fosso Rigo) a Gradoli, con un miglioramento relativo rispetto al 2016 quando era risultato fortemente inquinato.
Sui laghi pontini costieri, su 6 prelievi effettuati, ben 4 punti risultano con valori fuori dai limiti per presenza di organismi microbiologici di origine fecale. Nel Lago di Fogliano tra Latina e Sabaudia (LT) il punto di campionato sul Canale sulla Strada Litoranea 626 è risultato fortemente inquinato, punto che si trova peraltro all’interno dell’area dell’Ufficio Territoriale della Biodiversità – Parco Nazionale del Circeo – Località Cicerchia. Sul lago di Paola a Sabaudia (LT) è risultato entro i limiti il monitoraggio nei pressi della Strada di Selva Piana ma il Canale su Via Orsolini Cencelli è risultato fortemente inquinato, così come il Canale su Via dei Bersaglieri, entrambi provenienti da aree antropizzate. Più a sud è stato campionato in due punti anche il Lago di Fondi (LT): il prelievo sul Canale su Via Acquachiara, proveniente dalla città di Fondi (LT) è risultato fortemente Inquinato, entro i limiti il Lago alla foce del canale Portella che arriva da Monte San Biagio (LT).
Nel lago di Bracciano (Roma, è risultato entro i limiti il prelievo nei pressi dell’incile dell’Arrone ad Anguillara Sabazia, fortemente inquinata la Foce del fosso della Lobbra, così come è fortemente inquinato il lago, allo sbocco del Fosso di Grotta Renara. Anche il Canale presso incrocio tra Via della Rena e Via San Pietro a Trevignano Romano è risultato doppiamente fuori dai limiti.
Entro i limiti, per presenza di microrganismi fecali, i 2 prelievi sul Lago Albano, i 2 sul Lago di Canterno a Fiuggi (FR) e i 2 prelievi sul Lago di Vico a Ronciglione (VT) e Caprarola (VT).
Il Lago di Bracciano inoltre è stato oggetto di un nuovo tipo di analisi per la ricerca di micro plastiche anche nella colonna d’acqua. Il ricercatore Enea Loris Petrelli sottolinea che «Grazie alla collaborazione tra Enea e Legambiente è stato possibile inserire nel programma del lago laziale un ulteriore attività dalla prossima edizione questo ulteriore indicatore sarà inserito in modo permanente nel programma di analisi di ogni lago».
Roberto Scacchi, presidente di Legambiente Lazio, conclude: «Le analisi della Goletta dei laghi confermano nuovamente la presenza di troppi punti critici nei laghi del Lazio, straordinarie risorse naturali da preservare con molta più cura e maggior impegno ai comuni e agli enti territoriali interessati chiediamo di intervenire sui luoghi che segnaliamo, per risolvere le criticità puntuali emerse con evidenza incontrovertibile; non diamo alcun giudizio sullo stato di salute complessivo tantomeno patenti di balneabilità per la quale ci sono i controlli di Arpa Lazio, ma segnaliamo che nei laghi entrano troppi scarichi fognari non depurati che ne mettono a rischio la salute, il più delle volte peraltro, in punti non campionati dalle autorità competenti. Nello splendido scenario naturale del Lago di Bolsena, le amministrazioni comunali, devono intervenire dove continuiamo a segnalare risultati pessimi, riconducibili inequivocabilmente alla presenza di fogne non depurate. Nei laghi pontini, molto più piccoli e fragili, i comuni e gli enti parco devono monitorate più e meglio gli scarichi fognari che dalla città di Sabaudia sversano nel Lago di Paola e quelli che da Fondi arrivano all’omonimo lago, ma anche frenare gli scarichi fecali che entrano nel lago di Fogliano. Per questi motivi abbiamo deciso di inviare esposti alle procure competenti per il Lago di Bolsena e per i Laghi pontini, chiedendo che si possano così individuare le responsabilità degli scarichi fognari e di eventuali mancati controlli da chi avrebbe dovuto farne. Da questi giorni di campagne e approfondimenti emergono anche aspetti positivi come la costruzione di molti Contratti di Lago, ed è importante e giusta l’istituzione da parte della Regione dell’ufficio di scopo per i Contratti di Fiume che ha un compito strategico da portare avanti in tutto il territorio laziale. Veniamo anche dalla sentenza emessa dal tribunale delle acque che, respingendo il ricorso di Acea e Comune di Roma, ha fermato le captazioni del gestore idrico nel Lago Bracciano, siamo a disposizione dei comuni del lago contro futuri tentativi di emungimento, ma anche per fermare gli sversamenti di reflui che i nostri tecnici hanno rintracciato. Tutelare la ricca biodiversità degli ecosistemi lacustri del Lazio, continuerà ad essere prioritario per Legambiente e indispensabile per lo sviluppo ecosostenibile delle comunità locali: torneremo a dare il nostro contributo nei prossimi mesi quando presenteremo i risultati dei monitoraggi che con Enea in questi giorni sono stati svolti per analizzare, oltre agli scarichi fecali, anche la presenza di microplastiche nei laghi».