Save the forest Angola: la mostra che racconta anche i 30 anni di Cospe
La mostra fotografica allestita il 5 giugno 2013 e visitabile fino a domenica 9 all’RFK Center di Firenze (via Ghibellina 12/A), in occasione della Giornata Mondiale dell’Ambiente e delle celebrazioni dei 30 anni di COSPE, è un ritratto dell’Angola di oggi. Le immagini di Susanna Finardi e Massimiliano Sanfilippo raccontano un Paese dove la piaga della produzione illegale di carbone è ancora forte, ma anche in cui, grazie all’attività del progetto COSPE Foreste, si sta lavorando per un utilizzo più consapevole delle foreste e dei loro frutti. I corsi di formazione stanno coinvolgendo più di 1000 persone e 200 famiglie, per incentivare la raccolta di frutti selvatici ed erbe medicinali da cui ricavare prodotti come l’olio di mumpek (molto richiesto nel mercato nazionale) e il miele (che in Angola viene importato ma che potenzialmente potrebbe essere prodotto senza problemi), e avviare attività alternative di carbonai nelle province.
La foresta angolana rappresenta una grande risorsa per la popolazione del Paese, che fatica ancora a riprendersi, dopo 30 anni di guerra, nonostante la ricchezza di risorse petrolifere e non che si trovano nel suo territorio.
Il progetto COSPE Foreste punta proprio a diffondere una cultura di uso sostenibile di queste ultime e al blocco della produzione di carbone da parte delle multinazionali, per dare invece nuove fonti di reddito, basate sull’agricoltura, la produzione di miele, la valorizzazione dei saperi locali e delle risorse naturali, e alternative al disboscamento, alle popolazioni rurali della provincia di Namibe.
Il progetto prevede, infine, anche studi di fattibilità per avviare azioni pilota per la riduzione delle emissioni di C02, come la fornitura di fornelli ecologici a circa 300 famiglie per evitare l’utilizzo domestico di carbone, l’inquinamento e il disboscamento.
Alessandra Modica