C’è una nuova specie aliena nei mari italiani, la bavosa dalla bocca rossa
Ispra: è la 27esima specie ittica introdotta dall’uomo in acque italiane, che si somma alle altre 16 entrate naturalmente dallo stretto di Gibilterra
[23 Gennaio 2019]
Come documenta il nuovo studio pubblicato ieri sulla rivista BioInvasion Records, nei mari italiani ha ormai fatto la sua comparsa una nuova specie aliena: come spiegano dall’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) si chiama «Redlip blenny (Ophioblennius atlanticus), che in italiano significa la Bavosa dalla bocca rossa, ed è la 27esima specie ittica introdotta dall’uomo in acque italiane che, sommata alle altre 16 entrate naturalmente dallo stretto di Gibilterra, porta ad un totale di 43 nuove specie di pesci presenti nei mari italiani».
Questa specie aliena può raggiungere il 20 cm di lunghezza e prende il nome dal colore della bocca tendente leggermente al rosa: appartenente alla famiglia dei blennidi, o bavose, questa specie, molto comune nelle isole oceaniche e facilmente osservabile nell’arcipelago delle isole Canarie, si nutre principalmente di alghe e detriti.
Identificata nel luglio del 2017 durante un monitoraggio scientifico condotto da ricercatori Ispar insieme a tecnici dell’Area marina protetta delle Isole Pelagie, questa specie aliena «sembra essere arrivata tramite il trasporto navale, uno dei principali vettori nella diffusione di specie aliene negli ecosistemi marini». Per questo lo studio pubblicato su BioInvasion Records sottolinea «l’importanza di monitorare aree strategiche e ad alto valore ambientale e culturale come, appunto, le aree marine protette, per l’identificazione precoce delle introduzioni biologiche».
«I risultati – spiegano dall’Ispra – si devono al progetto europeo Mpa‐Adapt, nato per guidare le aree marine protette nell’era del cambiamento climatico. Eventuali avvistamenti o osservazioni possono essere inviate contattando i ricercatori all’indirizzo alien@isprambiente.it oppure tramite il portale www.seawatchers.org o anche attraverso il gruppo facebook Oddfish https://www.facebook.com/groups/1714585748824288/».