Acqua, aria, legalità, arte, e biodiversità: 5 campi d’azione per un grande progetto nazionale di monitoraggio scientifico partecipato
VolontariXNatura, migliaia di giovani in tutta Italia per prendersi cura dell’ambiente
Il progetto di Legambiente per diffondere la cultura del volontariato e la citizen science
[4 Febbraio 2019]
«Occuparsi dell’ambiente, dedicargli un po’ del proprio tempo, conoscere il territorio in cui si vive, imparare a fare campionamenti, condividere un grande progetto scientifico è un’attività certamente utile, ma, allo stesso tempo, anche molto divertente». E’ quel che propone ai giovani VolontariXNatura, il progetto nazionale di Legambiente finanziato dal ministero del lavoro e delle politiche sociali (progetti finanziati con avviso n.1/2017) e cofinanziato dal Parco nazionale dell’Aspromonte. «Un’iniziativa che punta diffondere la pratica del volontariato tra gli under 36 – spiega il Cigno Verde – realizzando un grande progetto di monitoraggio scientifico partecipato. Un’esperienza educativa non formale, che propone l’apprendimento learning by doing, allo scopo di stimolare un rinnovato interesse verso il volontariato e al contempo rafforzare le competenze scientifiche dei ragazzi».
Giorgio Zampetti, direttore nazionale di Legambiente, sottolinea che «E’ un progetto molto ambizioso di citizen science che coinvolge in modo attivo ragazze e ragazzi delle scuole e delle università in azioni di monitoraggio e tutela ambientale L’idea da cui nasce VolontariXNatura è semplice: il volontariato ambientale può dare un contributo molto importante alla conoscenza del territorio, con campagne di raccolta dati e azioni di sensibilizzazione, come dimostrano le tante esperienze che Legambiente ha già messo in campo in questi anni. Aumentare la consapevolezza riguardo l’ambiente che ci circonda, inoltre, ci aiuta a prendercene cura e a sentirlo nostro, rafforzando il senso di comunità e soprattutto di corresponsabilità, fattore indispensabile. I destinatari del progetto sono le giovani generazioni perché oggi più che mai è necessario consegnare il pianeta a persone attente e capaci di salvaguardarlo e che sappiano interpretare i fenomeni che lo coinvolgono, sicuramente meglio di come ha fatto chi li ha preceduti».
Ognuno può contribuire al risultato della campagna, mettendo i propri dati insieme a quelli degli altri, esattamente come i pixel che compongono la grafica del progetto, pensato sotto ogni aspetto per incontrare il gusto dei ragazzi, per entrare in sintonia con loro. Acqua, aria, legalità, arte e biodiversità: sono cinque i campi d’azione in cui cimentarsi attraverso monitoraggi, raccolta dati e segnalazioni che andranno compilati online sul sito volontaripernatura.it (è possibile anche scaricare e stampare le schede in formato pdf e procedere in seguito all’inserimento dei dati), un grande hub concepito per assumere in tempo reale le informazioni e processarle, perché diventino la base, il campione scientifico, su cui poi effettuare analisi e proposte, sia in chiave nazionale che locale. Ogni monitoraggio può essere fatto da un gruppo di persone come da un singolo volontario e, una volta validato, apparirà su una mappa virtuale, una cartina dell’Italia composta dalle tante azioni di citizen science dei volontari.
Il coordinamento è garantito su base regionale da 13 Green hubs (in Liguria, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Emilia Romagna, Toscana, Umbria, Marche, Abruzzo, Lazio, Campania, Puglia, Calabria e Sicilia), pensati come luoghi di formazione, di condivisione e di informazione. Ogni settore prevede molteplici tipologie di monitoraggio, diversificate per livello di difficoltà e per contenuto.
Cosa fanno esattamente i VolontariXNatura? Legambiente spiega che «A seconda del proprio interesse o curiosità e in base alle caratteristiche e alle criticità del territorio in cui abita, studia o lavora, ognuno sceglie il campo di attività in cui cimentarsi, collegandosi a volontaripernatura.it. Chi vive in una città compromessa da alti tassi di inquinamento atmosferico può effettuare il monitoraggio “SOS aria”, contribuendo alla mappatura dei luoghi sensibili, scuole, ospedali, mercati, esposti a una cattiva qualità dell’aria, oppure partecipare a “Smog” appendendo le federe alle finestre e ai balconi in strade molto trafficate e misurando gli effetti dell’inquinamento con una banda colorimetrica, oppure censire con “Traffico” i percorsi più intasati che richiedono interventi urgenti di mobilità alternativa, o misurare le concentrazioni di polveri sottili e altri inquinanti nei punti critici della città con “Hot spot”. Il campo legalità prevede l’impiego di una semplice app (Gaiaobserver), scaricabile dal sito, per segnalare con foto e georeferenziazione, discariche abusive e casi di maltrattamento di animali. Nel campo della biodiversità, l’obiettivo dei rilevamenti è duplice: c’è quello di verificare l’accessibilità e fruibilità delle aree naturali e quello di censire le specie aliene che ne mettono a repentaglio l’equilibrio, così come le specie rare che possono indicare, al contrario, un’alta qualità ambientale. I monitoraggi nel campo dell’Arte puntano invece a verificare l’accessibilità e l’esposizione ai rischi naturali dei beni culturali; mentre quelli dell’acqua riguardano la segnalazione di scarichi sospetti, il censimento puntuale del beach litter, ossia i rifiuti sulle spiagge oggetto di un grande lavoro collettivo che coinvolge molti paesi del Mediterraneo, e l’analisi delle acque dei fiumi».
I primi monitoraggi sono già partiti e quelli in corso sono oltre 120. La maggioranza riguarda l’inquinamento dell’aria, tra Palermo, Napoli, Pescara, Bari, Milano, Venezia, Bologna, Parma e Rimini. Stanno arrivando anche le prime segnalazioni sui beni culturali, la biodiversità, l’acqua e gli illeciti. A Calitri, in provincia di Avellino, sono stati fatti monitoraggi sulla fruibilità dei beni culturali del paese e sugli sversamenti sospetti lungo i corsi d’acqua, mentre a Enna alcuni gruppi di volontari si sono organizzati pe verificare l’accessibilità dei parchi naturali e censire flora e fauna. Per quanto riguarda gli scarichi sospetti lungo i corsi d’acqua diverse segnalazioni sono arrivate dalla provincia di Arezzo, L’Aquila, Teramo e Roma.
VolontariXNatura prevede anche un’intensa attività nelle scuole perché siamo convinti che la sfida dello sviluppo sostenibile comincia proprio tra i banchi, habitat ideale per “coltivare” i cittadini di domani, diffondendo tra i ragazzi tutti i vantaggi e il divertimento alla base delle iniziative di volontariato. Alcuni dei questionari, scaricabili dal sito o compilabili online, sono infatti opportunamente segnalati come “adatti alla compilazione anche da parte delle scuole”. I dati raccolti nelle cinque aree di monitoraggio saranno sintetizzati in altrettanti dossier informativi finali, una sintesi utile per descrivere e analizzare le criticità ambientali rilevate e definire indicazioni operative per affrontarle e risolverle. Documenti inediti, risultato del più grande progetto di monitoraggio scientifico partecipato mai realizzato, a cui si darà la massima diffusione attraverso i media e con la pubblicazione sul sito internet. In un progetto che si rivolge ai giovani un ruolo di primo piano è quello dei social network, per comunicare e confrontarsi.
Gli account Instagram, Youtube e Facebook @LegambienteLab, attraverso l’hashtag #vxn, saranno la community del VolontariXNatura, il luogo dove costruire la rete nazionale della citizen science. E per favorire l’incontro, nel 2019 sono previsti 30 summer camps sulla cittadinanza attiva che coinvolgeranno circa 450 volontari, organizzati in tutte le regioni.