Unieco Ambiente – unificazione, ricapitalizzazione, nuove alleanze al servizio dei cittadini ed imprese toscane
[25 Febbraio 2019]
Il nuovo anno appena avviato si preannuncia, per Unieco Ambiente, un anno importante per la qualificazione del proprio insediamento in Toscana. Dopo la riorganizzazione avvenuta al termine del 2018, con la quale tutte le società controllate e tutte le altre partecipazioni in società miste pubblico-private sono passate sotto il diretto controllo della holding ambientale di Reggio Emilia, nei giorni scorsi, è stata data concreta esecuzione ad una significativa ricapitalizzazione di 12,6 milioni di euro per la holding che controlla tutte le partecipazioni in Toscana.
Entro il mese di marzo sarà poi realizzato una ulteriore patrimonializzazione di Società Toscana Ambiente (STA SpA) per oltre 11 milioni. L’obbiettivo è quello di consolidare sul territorio toscano, con l’assunzione del controllo da parte di UHA, il rafforzamento patrimoniale delle partecipate e delle attività in settori strategici delle gestione dei rifiuti industriali ed urbani.
“Entrambe le scelte di unificazione e ricapitalizzazione – ha sottolineato l’AD di UNIECO AMBIENTE Stefano Carnevali – consentiranno di realizzare sia una piena integrazione industriale, che un riassetto organizzativo dentro alla holding. Il rafforzamento patrimoniale diventa invece l’inevitabile presupposto per riprendere uno storico protagonismo, che negli ultimi 24 mesi è stato rallentato dalla necessità di gestire una difficile situazione ereditata dal fallimento della cooperativa Castelnuovese.”
Questo consolidamento integrale consentirà alle partecipazioni toscane di inserirsi, a pieno titolo e senza più vincoli, nel sistema industriale di Unieco Ambiente, che oggi ha un fatturato annuo consolidato intorno ai 120 milioni di euro, mezzi patrimoniali adeguati, ed una posizione finanziaria netta che presenta un “free capital di liquidità” di circa 30 milioni di euro. Il piano industriale 2019 – 2021, in corso di completamento, sarà illustrato agli stakeholders in occasione della presentazione del bilancio consuntivo 2018, entro il prossimo mese di marzo.
D’altra parte le sfide sul tavolo sono già oggi sono consistenti: vanno dal futuro industriale a Scarlino Energia e ai suoi lavoratori, dopo la sentenza del 18 gennaio del Consiglio di Stato, allo sviluppo del progetto di Rimateria per il quale UHA, per il tramite di UNIRECUPERI, non lascerà nulla di intentato per salvaguardare un coraggioso progetto industriale che vuole farsi carico di un lavoro di bonifica e ricostruzione industriale, di cui anche la recente visita della Commissione regionale di inchiesta ha riconosciuto i diversi passi avanti compiuti rispetto al 2016.
Le difficoltà tecniche e giurisdizionali che attanagliano il settore, non hanno fatto arretrare di un passo il gruppo emiliano, che sta lavorando sul territorio per costruire nuove alleanze con altri partner pubblici e privati del settore, per garantire ai progetti ed alle istituzioni maggioreaffidabilitàe solidità, nonché la pianificazione e realizzazione dei nuovi investimenti nel settore degli impianti e delle infrastrutture, senza i quali il sistema toscano della gestione dei rifiuti rischia una crisi senza ritorno.
Infatti, l’obiettivo primario per il 2019 sarà quello di migliorare ancora ed allargare la capacità di trattamento, selezione, recupero/riciclaggio e smaltimento finale, di rifiuti speciali ed urbani. E con la concretezza che ha sempre contraddistinto UHA, si investirà nel comparto del recupero di materia, cercando anche nuove partnership con i migliori operatori italiani.
“La rete di impianti realizzata in tutti questi anni – ribadisce l’AD Carnevali – rappresenta una garanzia di reale capacità industriale ed un valore aggiunto, non solo per il nostro gruppo, ma per le istituzioni e il sistema delle imprese, che hanno trovato in noi sempre un interlocutore affidabile, solido, trasparente e che ha operato nel rispetto delle legalità. Le scelte che stiamo compiendo confermeranno questo ruolo anche in futuro.”