Governi di destra ed estremisti contro la società civile
Rapporto Civicus: tra gli “esempi allarmanti” anche l’Italia. Ma donne e giovani progressisti stanno reagendo
[8 Aprile 2019]
Questo articolo affronta lo stato attuale delle organizzazioni della società civile, che sarà al centro della Civil Society Week (ICSW), sponsorizzata da Civicus, e che si tiene a Belgrado, in Serbia, a partire da oggi e fino al 12 aprile. E’ stato pubblicato da IPS il 28 marzo e poi ripreso da testate online di diversi Paesi
La vasta repressione politica in Paesi come Filippine, Egitto e Arabia Saudita e la crescita del nazionalismo negli Stati Uniti, Brasile, Italia, India, Polonia e Ungheria hanno provocato sempre più gli attacchi ai diritti umani e alle organizzazioni della società civile (OSC).
Il rapporto annuale “State of Civil Society” 2019 presentato il 27 marzo presenta “un panorama terribile nel le libertà fondamentali si trovano sotto grave minaccia in 111 Paesi del mondo, ben oltre la metà di tutti gli Stati del mondo”.
Solo il 4% della popolazione mondiale vive in Paesi dove si rispettano e si permettono le libertà fondamentali di associazione, di riunione pacifica e di espressione
Lo studio di Civicus, l ‘alleanza globale, con sede a Johannesburg, di organizzazioni non governative e attivisti impegnati a rafforzare l’azione dei cittadini e la società civile in tutto il mondo, avverte che la crescita del populismo di destra e l’influenza dei gruppi estremisti anti-diritti umani aggravano le minacce alla democrazia in molti Paesi.
Ma il rapporto delinea anche i vari modi in cui in molti Paesi la società civile e i cittadini stanno contrattaccando e ottenendo alcune vittorie in difesa dei loro diritti.
Segnala come uno degli “esempi allarmanti” la decisione del governo italiano di imporre una forte multa a una delle organizzazioni umanitarie più conosciute al mondo, come Medici senza Frontiere e di congelare contemporaneamente i loro beni, sequestrando la loro nave di salvataggio e indagando sul loro personale per tratta di esseri umani … come rappresaglia per i loro sforzi per salvare i migranti e i rifugiati che affogano nel Mar Mediterraneo.
Anche negli Stati Uniti ci sono casi di attivisti accusati, processati e condannati per aver dato acqua ai migranti che hanno compiuto il mortale attraversamento del deserto di Sonora alla frontiera con il Messico.
Lysa John, segretaria di Civicus, ha dichiarato: “la società civile, agendo mossa da impulsi umanitari, si confronta con un’ondata crescente di povertà di civismo globale, che mette in questione i valori umanitari come non si era mai visto dalla Seconda Guerra Mondiale (1939-1945). Abbiamo bisogno di una nuova campagna, sia a livello locale globale che locale, per rafforzare i valori umanitari e il diritto ad agire delle organizzazioni della società civile progressista.
Il tema della Civil Society Week (ICSW) di quest’anno, che si tiene a Belgrado tra l’8 e il 12 aprile, è “”The Power of Togetherness”, che si concentrerà sul rafforzamento del potere dell’azione collettiva per rispondere alle limitazioni in materia dei diritti e al globalismo di destra.
Il rapporto di Civicus segnala che in Europa, Stati Uniti e altrove. Dal Brasile all’India, i populisti di destra, nazionalisti e gruppi estremisti mobilitano le popolazioni dominanti per attaccare i più vulnerabili.
Questo ha portato a un attacco contro i valori che sono alla base della risposta umanitaria, dato che le persone vengono spinte a incolpare le minoranze e i gruppi vulnerabili per le loro preoccupazioni riguardo all’insicurezza, alla disuguaglianza, alle difficoltà economiche e all’isolamento dal potere.
Questo significa che attaccano le organizzazioni della società civile che appoggiano i diritti delle popolazioni escluse, come le donne e le persone LGBTQI, e che difendono i diritti dei lavoratori.
Mentre vengono imposte le nozioni di sovranità nazionale, il rapporto segnala che le potenze come Cina, Russia e Stati Uniti, che rifiutano di rispettare le regole, riscrivono il sistema internazionale.
“Leader autoritari, che impongono il loro stile di governo personale negli affari internazionali, rafforzano frontiere e muri ignorando le istituzioni esistenti, gli accordi e le norme.
Il documento segnala anche il preoccupante picco delle proteste legate economica, alla disuguaglianza e alla povertà, che scatenano subito una repressione violenta, ed evidenzia la serie di elezioni irregolari e fraudolente in molti Paesi nell’anno passato.
«I valori democratici sono sotto pressione da parte di uomini forti che non si fanno carico delle loro azioni e attaccano la società civile e i media in modi senza precedenti e sempre più brutali», ha osservato Andrew Firmin, capo redattore di Civicus e responsabile del rapporto.
E il 2018 si sta dimostrando come l’anno in cui le forze retrograde hanno guadagnato terreno.
Ma è stato anche uno degli anni in cui gli attivisti impegnati hanno fatto in generale fronte all’aumento della repressione contro i diritti.
Per segnalare quanto l’azione collettiva abbia guadagnato terreno, il rapporto evidenzia il successo dei movimenti in difesa dei diritti delle donne come #MeToo, passando per la March for Our Lives, che chiede la riforma del possesso delle armi, guidata dagli studenti negli Stati Uniti, fino agli school strike sul cambiamento climatico.
«Nonostante le tendenze negative, cittadini attivi e organizzazioni della società civile hanno ottenuto un cambiamento in Armenia, dove c’è una nova amministrazione politica, e in Etiopia, dove sono stati liberati decine di prigionieri di coscienza», ha detto John.
Il documento presenta diverse raccomandazioni per l’azione civica e della società civile. Ma reclama nuove strategie per far fronte al populismo di destra e esorta urgentemente le forze progressiste a includere il civismo per arrivare ad alternative migliori e più positive.
Questo comprende lo sviluppo e la promozione di nuove idee sulla democrazia economica per economie più giuste, che mettano al centro le persone e ai diritti. In particolare, il rapporto chiede di rafforzare lo spirito dell’internazionalismo, l’umanità condivisa e l’importanza centrale della compassione in tutto ciò che diciamo e facciamo.
Intanto, afferma, le istituzioni internazionali in difficoltà e ostacolate per mano di interessi e alleanze di Stati potenti, fanno poco per rispondere alle grandi sfide, non lottano contro la schiacciante disuguaglianza, tacendo sulle violazioni dei diritti umani di Stati come l’Arabia Saudita Arabia e il Sudan, lasciando che vengano travolti il popolo siriano e il popolo Rohingya del Myanmar, tra i molti altri.
Da parte sua, Mandeep Tiwana, Chief Program Officer di Civicus, ha fatto notare che l’Onu sta passando problemi economici che lo rendono dipendente dai contributi economici dei grandi Paesi. «Questo potrebbe portare a situazioni in cui i leader ultranazionalisti o coloro che aderiscono ai precetti autoritari ottengono un pass gratuito per le loro azioni che violano in modo flagrante lo spirito della Carta delle Nazioni Unite e anche il diritto internazionale.
Anche molte Agenzie dell’Onu si rivolgono al settore privato per ottenere fondi per gli Obiettivi di sviluppo sostenibile, il che potrebbe dar loro un peso politico non desiderato nella lotta alla diseguaglianza, sui diritti dei lavoratori e sugli sforzi per ridurre la corruzione nelle alte sfere».
Spesso le restrizioni alla società civile aumentano con una maggiore collaborazione tra governi e settore provato, che non si sottomette a nessun controllo.
“E’ importante ricordare – ha detto Tiwana . che mentre l’Onu si rivolge sempre più al settore privato in cerca di un sostegno allo sviluppo sostenibile, spesso sono le organizzazioni della società civile che lavorano fianco a fianco con le Nazioni Unite per fornire servizi umanitari in prima linea, rischiando così la vita del loro personale. Le azioni contraddittorie ed egoistiche dei leader nazionalisti indicano che potremmo essere diretti verso crisi totale del sistema multilaterale. Nella situazione attuale in cui ci troviamo di fronte a una crisi di compassione a causa delle azioni miserabili dei populisti di destra, è importante che le Nazioni Unite sitano insieme alle organizzazioni della società civile e agli attivisti che lavorano per società giuste, ugualitarie e sostenibili. Nell’attuale situazione, l’Onu deve far causa comune con i leader politici e i governi impegnati e rafforzare il multilateralismo e il quadro internazionale dei diritti umani in questi tempi difficili».
di Thalif Deen
capo dell’ufficio Onu e direttore regionale del Nord America di Inter Press Service (Ips)